Abbas – Il fotografo iraniano che scriveva con la luce

 

Si è spento a Parigi Abbas Attar, il grande fotografo che si firmava col solo cognome. Ha lavorato per l’Agenzia Magnum Photos dal 1981. La stessa agenzia ha diffuso la notizia della sua scomparsa. Celebre per i suoi reportage, ha fotografato guerre e rivoluzioni, fame e carestie, dall’Irlanda del Nord al Vietnam, da Cuba al Sud Africa. A partire dagli anni Novanta del Novecento anticipa le tensioni esplose nel mondo musulmano e l’interesse per l’Islam lo porta a sviluppare i temi più attuali legati al rapporto tra le religioni attraverso coinvolgenti libri fotografici: cristianesimo, buddhismo, induismo. FLIP rinvia ad un ricordo curato da Michele Smargiassi su “Repubblica.it” e i link seguenti rimandano alla miriade di scatti, presenti nei suoi libri più famosi e che vediamo in un website incentrato sulla figura di Abbas o sulle pagine del suo Portfolio curato dall’Agenzia Magnum. Qui troviamo anche un resoconto tracciato dallo stesso autore sull’attività degli ultimi anni, che ha consolidato la sua fama. Sommariamente traduciamo: «Dal 1978 al 1980 ho coperto la rivoluzione iraniana, poi per sette anni, dal 1987 al 1993, ho viaggiato nella terra dei musulmani. Dal Sinkiang al Marocco, da Londra a Timbuktu, visitando New York e la Mecca, ho fotografato le vite quotidiane dei musulmani, i rituali della loro fede, la loro spiritualità e l’emergere dell’islamismo, del suo fanatismo e della sua violenza. Spinto dal desiderio di comprendere le tensioni all’interno delle società musulmane, ho esposto il conflitto tra un’ideologia politica emergente – che cerca ispirazione in un passato mitico – e il desiderio universale di modernità e democrazia. Questo lavoro è durato sei anni, dal 1995 al 2000. Ho anche fotografato le comunità cristiane di tutto il mondo con lo stesso occhio critico. Annunciando l’alba del “terzo millennio”, l’anno 2000 si impose come calendario universale e quindi simbolo della civiltà occidentale: gli ebrei celebravano l’anno 5760 e i musulmani l’anno 1420. Durante questi viaggi, ho fotografato pure gli ebrei, figli di Abramo, il profeta rivendicato come antenato comune anche dai cristiani e dai musulmani. Infine, ho raccolto le tre religioni monoteiste in un’unica mostra con estratti dai miei diari di viaggio».

Abbas.site: L’opera fotografica di Abbas attraverso le sue stesse immagini

Agenzia Magnum Photos: Portfolio, Abbas Iranian/French, b. 1944, d. 2018 (Estate)

 

ABBAS ATTAR (Iran, 1944 – Parigi, 25 aprile 2018) è stato un fotografo iraniano noto per i suoi reportage in Biafra, Vietnam e Sudafrica negli anni settanta, e per i suoi ampi saggi sulle religioni negli anni successivi. È stato dal 1971 al 1973 membro dell’agenzia Sipa, membro dell’agenzia Gamma dal 1974 al 1980 e di Magnum Photos dal 1981. Abbas Attar, iraniano trapiantato a Parigi, ha dedicato i suoi reportage più importanti agli eventi politici e sociali dei paesi in via di sviluppo. (Da Wikipedia, l’enciclopedia libera).

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Addio Abbas, patriarca con metodo

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