Sofocle – Rispettiamo le leggi dello Stato per evitare un campo di conflitti

 

Il libro che FLIP presenta oggi è l’opera congiunta di due fra i maggiori esponenti del Diritto costituzionale italiano, Marta Cartabia e Luciano Violante, scritto come dice il sottotitolo “per indagare i dilemmi del diritto continuamente riaffioranti nelle nostre società”.  Il libro si intitola “Giustizia e mito. Con Edipo, Antigone, Creonte”, laddove Edipo, Antigone, Creonte, sono i personaggi concepiti da Sofocle, capaci evidentemente ancora oggi di mettere in luce delle verità. Leggiamo a questo proposito la scheda curata dalla casa editrice “Il Mulino”: «Antigone, ovvero il conflitto tra coscienza individuale e ragion di stato, tra legge morale e legge positiva. Edipo, ovvero la tensione tra verità storica e oggettiva e verità soggettiva, tra domanda di giustizia e intransigenza nell’amministrarla, tra colpa, errore e responsabilità. Creonte, ovvero il contrasto tra la legge e la sua opposizione. Altrettanti dilemmi del diritto che riaffiorano continuamente nelle nostre società. Per quanto emancipata dal suo primitivo nucleo vendicativo, e oggi amministrata con molte garanzie, sancite soprattutto dalle costituzioni contemporanee, la giustizia infatti non risana mai del tutto i conti, né per le vittime né per i carnefici».

Tematiche di certo non semplici, ma di sostanziale interesse. Vale conoscere di più sui contenuti del libro, leggendo l’articolo di Sabino Cassese sul Corriere della Sera, giurista e accademico, giudice emerito della Corte costituzionale. Per chi volesse aggiornarsi anche sugli autori del libro, la scheda de “Il Mulino”, ce ne offre l’opportunità: «Marta Cartabia, professore ordinario di Diritto costituzionale, è attualmente Vice Presidente della Corte costituzionale. Per il Mulino ha pubblicato «L’Italia in Europa» (con J.H.H. Weiler, 2000) e curato «I diritti in azione» (2007), «Dieci casi sui diritti in Europa» (2011) e «La sostenibilità della democrazia nel XXI secolo» (con A. Simoncini, 2010); per Oxford University Press è coautrice di «Italian Constitutional Justice in Global Context». Luciano Violante, già professore ordinario di Diritto e Procedura penale, magistrato e parlamentare, presidente della Camera dei deputati dal 1996 al 2001, è presidente di italiadecide, associazione per la qualità delle politiche pubbliche. Fra i suoi libri «Politica e menzogna» (2013), «Il dovere di avere doveri» (2014) e «Democrazie senza memoria» (2017), tutti pubblicati da Einaudi».

 

SOFOCLE figlio di Sofilo del demo di Colono (496 a.C. – Atene, 406 a.C.) è stato un drammaturgo greco antico. È considerato, insieme ad Eschilo ed Euripide, uno dei maggiori poeti tragici dell’antica Grecia. Sofocle nacque nel 496 a.C. nel demo di Colono, che era un sobborgo di Atene. Figlio di Sofillo, ricco ateniese proprietario di schiavi, ricevette la migliore formazione culturale e sportiva, cosa che gli permise a 15 anni di cantare da solista il coro per la vittoria di Salamina. La sua carriera di autore tragico è coronata dal successo: a 27 anni conquista il suo primo trionfo gareggiando con Eschilo. Plutarco, nella Vita di Cimone, racconta il primo trionfo del giovane talentuoso Sofocle contro il celebre e fino a quel momento incontrastato Eschilo, conclusasi in modo insolito senza il consueto sorteggio degli arbitri: Eschilo, in seguito a questa sconfitta, scelse il volontario esilio in Sicilia. In tutto Sofocle conquistò 24 vittorie, arrivando secondo in tutte le altre occasioni.  (Da Wikipedia, l’enciclopedia libera).

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CORRIERE DELLA SERA

Il diritto nello specchio di Sofocle

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