Paris Gallery Weekend – Una Fondazione e 44 gallerie per l’arte di domani

 

(Foto Riccardo Piaggio)

 

Oggi FLIP è tra le Gallery di Paris per il Weekend. Virtualmente, s’intende. L’iniziativa d’arte contemporanea che troviamo nei vecchi luoghi Bourgeois Bohémiens è spiegata da Riccardo Piaggio per il Sole 24 Ore. Quartieri rinati ormai da quasi mezzo secolo, ma chi nel Marais passeggiava negli anni Settanta del Novecento trovava in questo cuore di Parigi vecchie case e qualche bistrot, con anziani che giocavano a carte e bevevano vino. Però – in esecuzione della legge Malraux del 1962 per la protezione dei siti storici e in attuazione del piano del 1993 per la salvaguardia e la valorizzazione – il Marais è letteralmente resuscitato. Certo, non dimentichiamo l’effetto traino prodotto dal Centro Georges-Pompidou, poco distante, inaugurato il 31 gennaio 1977 tra le smorfie di molti intellettuali, che all’epoca erano una schiera più numerosa di quella odierna. Col Beaubourg (così lo chiamano i francesi), su progetto di Piano e Rogers, la cultura delle arti visive – design, architettura, fotografia ed, oggigiorno, opere multimediali – è entrata nel tessuto urbano di questi luoghi a un tiro di schioppo dalla Senna, che quando tracimava li rendeva simili ad una “palude”, perché questo è l’origine del nome Marais.

Non meraviglia, quindi, che 44 gallerie diano vita a “Paris Gallery Weekend”, iniziativa curata da un collettivo di galleriste che riunite nell’associazione Choises in questo fine settimana presentano un fiume straripante di exhibitions, openings, performances, concerti, screening, talks. La parola d’ordine è “Evidenziare l’arte moderna e contemporanea a Parigi in primavera”. Entrate sul sito ufficiale per documentarvi sul programma, c’è di tutto e di più. Citiamo solo uno degli incontri più simpatici, una visita guidata quale iniziazione ideale ad allenare l’occhio in modo giocoso per diventare “un collezionista”. E poi c’è il “gioco”, perché sabato e domenica, ci si può lanciare in una ricerca artistica attraverso le 44 gallerie per provare a vincere duemila euro utili per acquistare una delle opere d’arte in mostra. Basterà seguire e identificare i 5 indizi sparsi in 5 gallerie (quali fra tutte?) e infine trovare la scatola misteriosa col premio.

Dare vita ad una manifestazione di tutto rispetto significa, però, avere alle spalle validi sostegni finanziari rappresentati dall’intervento pubblico (nello specifico dal Ministero della Cultura e dalla Mairie come dire la municipalità parigina) e da quello privato espresso qui dalla nuova Fondation d’Entreprises Lafayette. La Fondazione s’impegna in attività d’appoggio attraverso il proprio braccio operativo costituito da Lafayette Anticipations, primo centro multidisciplinare in Francia nato per offrire ad artisti, designer e performeur condizioni e strumenti individuali per orientarsi nel proprio lavoro. Lo slogan è significativo: «Nel montaggio qualcosa sta sempre succedendo».

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FONDATION D’ENTREPRISE GALERIES LAFAYETTE. Creata nel mese di ottobre 2013 dal Groupe Galeries Lafayette, Lafayette Anticipations – Fondation d’entreprise Galeries Lafayette ha aperto le sue porte a marzo 2018 al n. 9 di rue du Plâtre, nel quartiere del Marais, a Parigi, in un edificio riabilitato da Rem Koolhaas e dalla sua agenzia di Architettura OMA . Questa fondazione d’interesse generale mira a sostenere gli artisti e i creatori del nostro tempo. Aperta al design e della moda, riconosce il pensiero singolare di tutti i creatori nella loro capacità di partecipare al cambiamento sociale e anticiparlo. La Fondazione è presieduta da Guillaume Houzé e il suo amministratore delegato è François Quintin. La Fondazione è operativa dal 2013 attraverso il programma di prefigurazione Lafayette Anticipations(Da Wikipedia, l’enciclopedia libera).

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IL SOLE 24 ORE

Un weekend tra le Paris Gallery

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