Borghi of Italy – Come concepire uno spazio “free and safe”

 

Quella che riportiamo di seguito è la scheda ufficiale come compare sul sito delle News della Biennale di Venezia di quest’anno, in relazione ai 12 Eventi Collaterali alla Biennale Architettura 2018. Fra questi “eventi collaterali” c’è l’argomento Borghi, già è tanto che se ne parli, ma ora sono chiamati “aree interne”: la sostanza non cambia, perché sono ugualmente a rischio. Rischio sismico, ma anche di spopolamento, perché non intervenire nel modo giusto significa ridurre questi spazi di storia antica, progressivamente, a ruderi. Scrive bene Pierluigi Panza nell’articolo che fornisce spunto alla pagina di FLIP: «Le aree interne sono i danni collaterali del Capitalismo estetico (quello della finanza, delle smart city, archistar, social, gated community) che le recupera solo in chiave rural-chic».

Borghi of Italy – NO(F)EARTHQUAKE

L’inedito progetto espositivo Borghi of Italy – NO(F)EARTHQUAKE è dedicato alla prevenzione antisismica e alla messa in sicurezza del patrimonio artistico e architettonico, e alla rivitalizzazione dei luoghi simbolo dell’architettura del nostro Paese: i borghi italiani. Il concetto di Freespace lanciato dalle Curatrici della Biennale Architettura 2018 è qui legato all’idea di uno spazio “free and safe”, in cui coloro che ne fruiscono e lo vivono, i residenti in primis, possano sentirsi “liberi”: liberi dalla paura del terremoto e liberi di ritornare ad abitare nei luoghi più caratteristici dell’Italia che in questo momento storico rischiano di essere completamente abbandonati, in favore di nuovi centri urbani – nuove civitas – costruiti lontano dal loro luogo di origine, spesso proponendo forme e consistenze avulse dal contesto storico. “Borghi of Italy” presenta inoltre il progetto del Concilio Europeo dell’Arte “BorgoAlive!” per la rivitalizzazione sostenibile di un borgo e del suo territorio, in cui la salvaguardia e il recupero di un edificio-simbolo di quel borgo sia l’occasione per il riutilizzo e la rigenerazione del centro storico danneggiato e/o abbandonato e la riconversione del suo patrimonio abitativo storico urbano; un’occasione per valorizzare le risorse artistiche e culturali dei centri urbani minori e dell’entroterra, per l’innalzamento delle opportunità di crescita sociale ed economica, di sviluppo turistico delle comunità locali e il ripopolamento dei borghi italiani.
Sede: InParadiso Gallery, Giardini della Biennale, Castello, 1260
Promotore: Concilio Europeo dell’Arte
www.borghiofitaly.org
www.concilioeuropeodellarte.org

 

LA MOSTRA INTERNAZIONALE DI ARCHITETTURA (o Biennale di architettura) di Venezia si svolge ogni due anni alternandosi all’Esposizione internazionale d’arte di Venezia. Fu istituita dalla Fondazione della Biennale di Venezia nel 1980. Sono allestite durante gli anni settanta, presso i Magazzini del Sale e le Zattere, le prime mostre di architettura della Biennale all’interno del settore Arti visive. La prima Mostra internazionale di architettura curata da Paolo Portoghesi, intitolata La Presenza del Passato, viene allestita nella Strada Novissima delle Corderie dell’Arsenale. (Da Wikipedia, l’enciclopedia libera).

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CORRIERE DELLA SERA

La Biennale di Architettura ridà speranza all’Italia dei borghi

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