La prosa di alcuni autori studiati in questo libro – di Pirandello, Palazzeschi, Sbarbaro, Vittorini, oltre che degli stessi De Roberto e Ungaretti – disvela una figura che attraversa emblematicamente il nostro Novecento letterario: dell’«uomo solo» che, partecipe tenacemente della vita e a un tempo distante da essa, incontra le emozioni del mondo ora con un volto a ciglio asciutto, ora con un volto gaio.
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