Arnold Böcklin – Giorno d’estate

 

Giorno d’estate – 1881

La scena è immersa in un’atmosfera onirica che, né più né meno di altre opere del pittore, grande influenza avrà nella cultura artistica tra fine Ottocento ed inizio Novecento, a cominciare dal surrealismo e dal novecentismo. Rappresenta adolescenti che si bagnano sulle rive di un fiume o giocano a rincorrersi. Atmosfera onirica, perché la distesa di verde fiorito (quasi un richiamo a giardini fantastici raffigurati in affreschi medievali), il percorso fluviale di una definizione innaturale, gli alberi che ricordano gli alti cipressi del suo quadro più famoso come “L’isola dei morti”, tutto il contesto, appaiono immobili e silenziosamente irreali come comparirebbero in un sogno. Anche qui le figure dei ragazzi, nella loro nudità, si stagliano nel loro biancore come la figura di spalle, avvolta in un manto biancastro che veglia un feretro da trasferire in barca nel cimitero dell’isola dei morti. La pittura di Böcklin, infatti, è intrinsecamente legata all’arte fantastica di fine secolo, pur distaccandosi dal decadente simbolismo francese. Nell’artista contano molto le vicende personali che hanno forgiato il suo carattere introspettivo. Nonostante tutto in questa rappresentazione restituisce le peculiarità del romanticismo tedesco, alla ricerca del carattere inquietante dei luoghi, atemporali, ambigui, immaginari, perché non è facile comprendere dove finisca il sogno e inizi la realtà.

 

Arnold Böcklin

Arnold Böcklin

ARNOLD BÖCKLIN (16 ottobre 1827 – 16 gennaio 1901) è stato un pittore simbolista svizzero. È nato a Basilea . Suo padre, Christian Frederick Böcklin (nato nel 1802), discendeva da un’antica famiglia di Sciaffusa e si occupava del commercio della seta. Sua madre, Ursula Lippe, era originaria della stessa città. Arnold studiò all’Accademia di Düsseldorf sotto Schirmer, e divenne amico di Anselm Feuerbach. È associato alla scuola di pittura di Düsseldorf. Schirmer, che ha riconosciuto in lui uno studente di eccezionale promessa, lo ha inviato ad Anversa ea Bruxelles, dove ha copiato le opere di maestri fiamminghi e olandesi. Böcklin andò poi a Parigi, lavorò al Louvre e dipinse diversi paesaggi.

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