2030 il primo passo…da Messina

Il 14 dicembre p.v., dalle ore 9.00 alle 13:00, si terrà nel Salone dei Cavalieri del Centro Diurno Camelot,  Cittadella Sanitaria Lorenzo Mandalari, Messina, il convegno dal titolo “2030 il primo passo…da Messina”  incentrato sulla localizzazione degli Obiettivi dello Sviluppo Sostenibile (OSS o Agenda 2030) e organizzato dall’associazione Il Centauro onlus, dal Comitato MMO, dalla Post Consumo onlus, in sinergia con il Centro Diurno Camelot del Dipartimento di Salute Mentale Asp 5, con il patrocinio del Comune di Messina e l’Università degli Studi di Messina.

Lo Sviluppo Sostenibile (SS) mira a rispondere ai bisogni delle generazioni attuali, senza compromettere la capacità delle generazioni future a soddisfare i loro propri bisogni. Si tratta di un approccio globale e integrato allo sviluppo che tiene conto della sfera sociale, ambientale ed economica allo stesso tempo.

Dopo il lungo lavoro preparatorio attraverso gli Obiettivi del Millennio, nel settembre del 2015 l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite all’unanimità, ha adottato la Risoluzione 70/1 che definisce il programma per lo Sviluppo Sostenibile all’orizzonte 2030, individuando 17 obiettivi (OSS) e 169 sotto-obiettivi.

L’Agenda 2030 rappresenta il programma universale per le strategie di sviluppo che i paesi si sono formalmente impegnati a realizzare, la cui strutturazione presuppone necessariamente una visione sistemica, ponendo al primo posto il benessere, la dignità della persona e dei popoli, la salubrità ambientale. Una politica di civiltà che come dice Edgar Morin abbia come mission quella di solidarizzare il pianeta nella prospettiva di un nuovo umanesimo.

Nel contesto europeo, anche i paesi membri dell’Unione hanno firmato quest’impegno verso i propri cittadini e sono in via di elaborazione i piani strategici nazionali che implementeranno la programmazione comunitaria. La dichiarata determinazione dell’Europa alla piena attuazione dei suoi diciassette obiettivi costitutivi, nel prossimo futuro ci imporrà un cambiamento di paradigma operativo.

Tra gli aspetti fondamentali, emerge determinante anche il riconoscimento dell’impellenza del cambio di modello di sviluppo attuale, evidentemente non più perseguibile. Inoltre, essendo un quadro di riferimento, la sua concretizzazione dipende esclusivamente dalla volontà politica di ciascun paese, ad ogni livello di governo, dal coinvolgimento di tutte le espressioni della società e della loro integrazione sinergica ai processi decisionali, in particolar modo locali.

Riteniamo che la Sicilia e Messina in particolare possa e debba iniziare percorsi di sviluppo consoni alle sue peculiarità, bisogni e priorità, diventando un “progetto pilota” e fornire un importante contributo alla implementazione, in corso, della Strategia Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile.

Per questo si è valutato opportuno iniziare il processo di divulgazione e riflessione sull’Agenda 2030 a livello locale. Data l’ampiezza dell’argomento, il 14 dicembre sarà solo il primo di una serie di appuntamenti per individuare in modo condiviso e democratico quale sviluppo intraprendere sui nostri territori e sul come conseguirlo. Per questo il convegno è rivolto a tutte le espressioni delle società, anche singoli cittadini.

Occorre una maggiore consapevolezza che la rinascita è possibile. Ma bisogna partire dal singolo individuo. È lui che può compiere il primo responsabile passo per salvare l’umanità. La scelta della sede del convegno in un Centro Diurno della Salute Mentale vuole essere in tal senso paradigmatica.

Relatori e Moderatori: Giuseppe Abbati, Matteo Allone, Maurizio Ballistreri, Sergio Bertolami, Rosaria Brancato, Vincenzo Campolo, Antonino Ciraolo, Mons. Cesare Di Pietro, Cosimo Inferrera, Salvatore Mondello, Dafne Musolino, Giuseppe Rao, Mohamed Refaat, Giovanni Saccà, Salvatore Santamaria, Giuseppe Scattareggia, Danilo Zizzo. Ha confermato la sua presenza il sindaco Cateno De Luca. Il prorettore Luigi Chiara.

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