Giovanni Mollica – Le distanze si misurano in ore, non in chilometri

Sabato 19 gennaio 2018 nella Sala delle Bandiere di Palazzo Zanca a Messina, Rete Civica per le Infrastrutture nel Mezzogiorno, presieduta da Fernando Rizzo, ha tenuto un importante convegno sul tema “La Sicilia e l’Italia: un progetto di coesione e condivisione”. Oltre agli esponenti di spicco di Rete civica sono intervenuti: il sen. Armando Siri (Sottosegretario ai Trasporti), l’on. Francesco D’Uva (Capogruppo del Movimento 5 Stelle alla Camera), il prof. Gaetano Armao (Assessore Regionale dell’Economia), l’on. Cateno De Luca (Sindaco di Messina), il dott. Tonino Genovese (CISL), i professori Pietro Massimo Busetta e Rocco Giordano.
Di seguito pubblichiamo la prima parte dell’intervento di Giovanni Mollica, fra gli organizzatori di questo incontro sull’importanza delle regioni meridionali e sulla centralità del Mediterraneo.

Intervento di Giovanni Mollica

Gentili signore e signori, autorità,
ora che si conoscono meglio le linee guida del reddito di cittadinanza, ci auguriamo di non leggere più obiezioni pretestuose sui media nazionali e che il confronto si concentri su come far funzionare al meglio il provvedimento .. tenendo presente che è facile ironizzare sull’abolizione della povertà per legge .. ma irridere pregiudizialmente il tentativo di ridurre il numero dei cittadini sotto la soglia di povertà è una squallida difesa dei privilegi di alcuni a danno di altri … e ha ragione Di Maio quando dice che è ridicolo sostenere che uno dei fattori fondamentali della crisi è il basso livello dei consumi interni e, nello stesso tempo, contrastare puntigliosamente l’aiuto da dare a milioni di cittadini che hanno a malapena i soldi per sopravvivere …

Se i dati economici forniti dal professor Busetta e il drammatico quadro della disoccupazione rappresentato dal Segretario Genovese sgomentano, ancora più paura deve fare le motivazioni di chi, proprio a quei milioni di esclusi, attribuisce la colpa della scarsa competitività dell’Italia in Europa. 

Lasciamo ai sociologi il compito di capire se le insostenibili diseguaglianze del Paese derivano dall’insaziabile voracità delle lobby finanziarie e industriali settentrionali – che condizionano media e governi – o dall’inettitudine di un Meridione che vanifica la prosperità del resto d’Italia .. una prosperità più immaginaria che reale, considerato che, da 10 anni, la regione più ricca cresce la metà della Baviera … né ci lasciamo turbare dal desiderio di autonomia del LombardoVeneto .. un desiderio che nasconde l’illusione di essere mezzi tedeschi e la vana speranza di diventarlo per intero .. tardivo omaggio al Principe di Metternich che, 200 anni fa, sosteneva che l’Italia è solo un’espressione geografica …

Allo stesso tempo, però, siamo consapevoli che la Lega interpreta le ragioni di quel Nord operoso che tiene in piedi l’Italia e Salvini non ha torto a temere che un reddito di cittadinanza mal gestito possa far crescere il numero dei furbastri che vogliono vivere alle spalle dello Stato.

Contrapposizioni superate dal sottosegretario ai Trasporti Siri, che salutiamo con simpatia perché ha mostrato di non confondere i fini con i mezzi, perché i mezzi possono essere cambiati, mentre i fini giusti non si discutono … “Sono le imprese a creare lavoro – ha detto Siri – ed è attraverso esse che vanno veicolate le risorse .. non possono farlo i Centri per l’Impiego da soli .. organismi di intermediazione che, soprattutto a Sud, saranno troppo a lungo impreparati a operare in un mondo in rapidissima trasformazione”.

Ma non tutti hanno l’onestà intellettuale di Siri, che tenta di trasformare un reddito di cittadinanza in reddito di avviamento al lavoro, e così i santoni dei talk show hanno messo in guardia il Governo dall’abuso di uno strumento che rischiava di trasferire risorse a un Meridione parassitario, scatenando una gara a chi proponeva gli strumenti più restrittivi per impedire prevedibili tentativi di elusione … tra le perle di questa competizione dickensiana, brillano proposte quali i 6 anni di galera ai bugiardi, la riduzione del contributo per il Meridione – perché, sia sa .. laggiù .. la vita costa meno – e la puntigliosa precisazione delle distanze al di sotto delle quali l’offerta di lavoro è vincolante .. dimenticando che i 222 km tra Roma e Napoli si fanno in 1h e 10’, mentre i 223 tra Messina e Palermo in quasi 3 ore .. e fingendo di ignorare che, nel 3o millennio, le distanze si misurano in ore, non in km …

Questa ossessione del rigore non ci spaventa, ma rischia di far perdere al Paese e al Mezzogiorno un’occasione storica .. perché la capacità di conseguire i risultati sperati non deriva solo dall’ammontare delle risorse stanziate, dalla struttura burocratica che dovrà gestirle e dal dinamismo delle imprese che le utilizzeranno …  ma anche dal ruolo che l’Italia si propone di occupare nel panorama euro mediterraneo … non è saggio puntare sulle carrozze a cavalli quando inizia l’era dell’automobile, anche se chi costruisce le carrozze è ancora disposto ad assumere … nell’era della globalizzazione, crescere vuol dire capire quale sarà il mondo che verrà e anticiparne i cambiamenti …

Capire come sarà il mondo che verrà … il prof. Giordano ha illustrato da par suo alcuni fattori sui quali il Governo dovrebbe riflettere: .. la crescita dell’Africa, l’invecchiamento dell’Europa, il disgelo dell’Artico, i flussi mercantili della Nuova Via della Seta e i nuovi metodi di produzione legati all’Intelligenza Artificiale, alla robotica, all’industria 5.0 e alla rete di 5a generazione .. insistendo sull’opportunità di tenere conto del bisogno di conoscenza dei tanti giovani che vivono nei Paesi emergenti .. Paesi pronti a spalancare le porte a noi italiani più che ad altri – .. a patto di avvicinarli con umiltà … permettetemi un pizzico di retorica .. a patto di avvicinarli all’italiana … centinaia di milioni di persone che non ci guardano dall’alto in basso, come spesso fa chi guida un’Unione europea che volutamente ostacola la crescita di alcuni a favore di altri …


Parte prima
Parte seconda

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