Napoli e il suo ducato baluardo estremo dell’Occidente contro la conquista Araba

Di Paolo Pantani

A partire dall’anno 827 (data del loro primo sbarco a Mazara del Vallo) gli Arabi, dopo avere esteso il loro dominio a tutta l’Africa settentrionale e parte della Spagna, cominciano la progressiva conquista della Sicilia che utilizzano come base per compiere razzie in tutta l’area del Tirreno.
Nell’estate dell’849 una flotta costituita dalle navi dei ducati di Amalfi, Gaeta, Napoli e Sorrento riunite nella Lega Campana, sotto la guida del console Cesario di Napoli (figlio secondogenito del duca di Napoli Sergio), sbaragliò una flotta di navi saracene che si apprestava a sbarcare presso Ostia con l’intento di operare l’invasione e la devastazione di Roma.
Il console Cesario, giunto in soccorso, si presentò a Roma; si fece annunziare al pontefice Leone IV, che lo accolse in Laterano e che riaccompagnatolo ad Ostia benedisse i guerrieri della Lega Campana con una preghiera ch’è rimasta nella storia della liturgia cristiana cattolica.
Quando, la mattina seguente, s’appressarono le navi africane, Cesario le investì vigorosamente, affondandone parte. Lo scontro tra le due flotte fu violentissimo e durò un’intera giornata con esito incerto, fin quando un’improvvisa tempesta non sopravvenne creando lo scompiglio tra le navi saracene. I più esperti marinai campani ebbero allora il sopravvento infliggendo al nemico gravi perdite e catturando numerosi prigionieri.
Fu, secondo vari storici, la più insigne vittoria navale dei cristiani sui musulmani prima della battaglia di Lepanto, la quale rappresentò la fine dell’espansionismo islamico in Europa e salvò la capitale dell’Occidente cristiano da una sicura devastazione saracena. La Battaglia di Ostia è stata rappresentata da Raffello Sanzio in un affresco databile 1514 situato nella Stanza dell’Incendio di Borgo, una delle Stanze Vaticane.L’immagine dell’affresco è allegata al post.

La Battaglia di Ostia di Raffaello Sanzio


Anche una delle più belle, panoramiche e marittime strade di Napoli è dedicata a Cesario Console, peccato che il monumento è dedicato ad Augusto Imperatore, il quale non c’entra assolutamente nulla, è un abusivo, sono solo reminiscenze da arredo urbano di origine del ventennio.
La coalizione del console Cesario sicuramente tratta della prima coalizione di Stati italiani opposta vittoriosamente alla prepotente minaccia straniera, anticipando di circa tre secoli la più pubblicizzata, enfatizzata, esagerata e strumentalizzata, lega lombarda. E non sarà la prima e unica volta, siamo stati uno stato cuscinetto di tutto il continente europeo. Tale territorio è del tutto omogeneo e, pur avendo perso per un periodo abbastanza lungo la Sicilia, ha mantenuto la sua identità, la sua lingua, la sua cultura, la sua sovranità e l’idem sentire cristiano.Se ciò non fosse accaduto ci saremmo addormentati come la penisola balcanica e la Grecia.

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