Camile Corot – La cattedrale di Chartres

La cathédrale de Chartres, Musée du Louvre

IL DIPINTO

La cattedrale di Chartres è un dipinto a olio su tela di Jean-Baptiste Camille Corot, realizzato nel 1830 e conservato al museo del Louvre di Parigi. Nel dipinto è raffigurata la facciata meridionale della Cattedrale di Chartres immersa in una calda luce pomeridiana che ne accentua la luminosità. La cattedrale, disegnata con linee chiare e precise, presenta due campanili affiancati, la cui verticalità è ripresa dai due alberi snelli sulla destra, secondo una composizione equilibrata e coerente che troviamo anche in altre opere di Corot. Nella scena ritratta vi è una serena armonia tra la natura e gli elementi artificiali: alla compatta massa muraria della chiesa, infatti, si contrappongono le due collinette erbose, ai piedi delle quali troviamo un cumulo di materiali edilizi. La Natura accoglie idillicamente anche l’uomo: sono diverse, infatti, le figure umane che popolano la scena, dal ragazzo accovacciato sulla pietra squadrata a sinistra al carrettiere sullo sfondo.

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Victor Laisné o Lainé, ritratto fotografico di Jean-Baptiste-Camille Corot

L’ARTISTA

Jean-Baptiste Camille Corot (Parigi, 16 luglio 1796 – Parigi, 22 febbraio 1875) è stato un pittore francese, considerato uno dei più sensibili paesaggisti dell’Ottocento. Jean-Baptiste-Camille Corot nacque il 16 luglio 1796 a Parigi, al n. 125 di rue du Bac, in uno stabile oggi demolito. La sua famiglia era di estrazione borghese – il padre era un mercante di stoffe e la madre una rinomata modista – e, a differenza di diversi altri artisti del periodo, non versò mai in condizioni economiche disastrose, poiché i suoi genitori si rivelarono eccellenti amministratori e gestori del patrimonio finanziario familiare. La formazione del giovane Camille avvenne nell’ambito del Lycée Pierre-Corneille di Rouen. Egli, tuttavia, non era uno studente brillante: il suo rendimento, infatti, era incerto e saltuario e ben presto fu costretto a entrare in un collegio, dove tuttavia continuò a riscuotere bassi profitti scolastici. All’età di diciannove anni Corot era ancora un «bambinone, timido e impacciato: arrossiva quando qualcuno gli parlava, era estremamente imbarazzato in presenza delle belle dame frequentatrici del salotto materno. […] Sotto il profilo emotivo, era un figlio affettuoso e beneducato, che adorava la madre e tremava appena il padre proferiva parola».

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