Leandra Lanzetta – Pompei, la suggestione della città riscoperta nella pittura di Alma Tadema

Che cos’è un museo? Quali sono i suoi obiettivi? Quale è il senso del museo ed in che modo comunica? La storia evolutiva dei musei è estremamente complessa, ma può essere tracciata seguendo, in parallelo, i mutamenti sociali che ne hanno determinato cambiamenti ed adattamenti. Questi ultimi sono legati principalmente alle esigenze di coloro che al museo hanno dato “vita”; ai mutamenti delle preferenze circa il gusto estetico; al mutamento della ricezione culturale, che da generale ha cominciato ad essere specifica. Il fare museo sembra trovare le proprie origini proprio nella natura umana; la nascita del museo infatti, si deve forse alla tendenza o al bisogno espressi dall’uomo, fin dal principio, di conservare la propria memoria, e di conseguenza, gli oggetti che ne hanno accompagnato la storia. La seconda parte dell’elaborato è interamente dedicata alla suggestione emotiva esercitata dalla città ricoperta: Pompei. Le scoperte archeologiche di Pompei e dell’area vesuviana, associate nel corso dell’Ottocento, alle prime campagne di scavo di natura scientifica, ad opera di Giuseppe Fiorelli, esercitarono un notevole influsso sull’immaginario dei pittori e dei scrittori del tempo, i quali ne restituirono la sua realtà sociale, politica e quotidiana, tanto da dare avvio ad una nuova corrente pittorica, definita “neopompeiana”.

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IMMAGINE DI APERTURA – Lawrence Alma Tadema, Una visuale privilegiata,1895, Collezione privata (Fonte: Wikipedia)

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