Medardo Rosso – Ecce Puer

L’Ecce Puer. Riproduzione situata sulla tomba di Medardo Rosso, cimitero monumentale di Milano

IL DIPINTO

Ecce Puer (conosciuto anche come: Portrait de l’enfant Alfred Mond, Enfant anglais, Impression d’enfant) è un’opera di Medardo Rosso (1858-1928) che rappresenta la «vision de purité dans un monde banal» ossia la visione di purezza davanti ad un mondo banale, lo stupore di un bambino davanti ad un evento che ad un adulto appare banale. «Una sera c’era stato un ricevimento e la sala era piena di ospiti eleganti. Ad un tratto la tenda era aperta un po’ ed un bambino guardò dentro, le labbra aperte di sorpresa poi si è ritirato. Medardo corse alla sua stanza, ha lavorato tutta la notte fino al giorno dopo per completare la testa. L’hanno trovato sul divano con i vestiti serali indosso» (Scolari-Barr).

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Medardo Rosso al lavoro nel suo laboratorio

L’ARTISTA

Medardo Rosso (Torino, 21 giugno 1858 – Milano, 31 marzo 1928) è stato uno scultore italiano, importante esponente dell’impressionismo italiano. Medardo Rosso nacque a Torino nel 1858. Si trasferì con la famiglia a Milano nel 1870. Frequentò dal 1882 al 1883 l’Accademia di belle arti di Brera dove si dimostrò insofferente all’insegnamento accademico. Iniziò la sua carriera artistica nell’ambito della scapigliatura milanese. Nel 1885 sposò Giuditta Pozzi e nello stesso anno ebbero un figlio, che fu l’unico, Francesco Rosso. Il matrimonio naufragò già nel 1889. Proprio nel 1889 si recò a Parigi, dove venne a contatto con artisti impressionisti. Ritornò a Milano nel 1914, dove morì nel 1928 in seguito ad un’infezione dovuta a un problema al sangue. Realizzò soprattutto sculture in cera, ma anche in bronzo, terracotta, gesso e disegni a matita e a colori. Metteva molte cose insolite nei suoi “impasti”. Espose le sue opere a Parigi al Salon des Artistes Français, al Salon des Indipendents, nella Gallerie Thomas e Georges Petit, e a Vienna nel 1885. Eseguì alcuni busti per il cimitero monumentale di Milano. Nel 1886 espose a Londra e a Venezia e nel 1889 all’Esposizione universale di Parigi. Fu stimato, tra i suoi contemporanei da Edgar Degas e Auguste Rodin. Influenzò, successivamente, artisti come Boccioni, Carrà e Manzù.

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