Vincent van Gogh – Il Sentiero di notte in Provenza

Sentiero di notte in Provenza, 1890, Museo Kröller-Müller, Otterlo, Paesi Bassi

IL DIPINTO

Il Sentiero di notte in Provenza, conosciuto anche come Strada con cipressi e cielo stellato, è un dipinto del pittore olandese Vincent van Gogh realizzato nel 1890 e conservato nel Museo Kröller-Müller a Otterlo nei Paesi Bassi. Il cielo notturno e la Luna in particolare sono in grado di impressionare persino un impressionista. Vincent van Gogh è rimasto molte volte a bocca aperta davanti alle stelle, e non ha esitato a rappresentarle in molte sue opere. Una di queste, anche se meno celeberrima della “Notte stellata”, si intitola “Sentiero di notte in Provenza”. Su questa tela è rappresentato, come suggerisce il nome, un sentiero in mezzo ai campi della Provenza. Lo percorrono una coppia di pedoni ed un carrettino trainato da un cavallo che ospita un piccolo gruppo di persone. In fondo a destra è visibile una casa dai tetti spioventi che sorge al limitare di un boschetto di cipressi. Il paesaggio è diviso da uno di questi alberi, situato lungo il sentiero, che si staglia nel cielo bluastro. Le macchie gialle a sinistra rappresentano probabilmente spighe di grano, che nel mese di maggio, in cui è stato dipinto il quadro, è quasi al culmine della sua crescita. All’orizzonte si scorgono delle montagne, sormontate da nuvole basse e rade. Tutto il paesaggio è illuminato dalla luce delle stelle e della Luna, nella fase di falce crescente.

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Autoritratto, 1887, The Art Institute of Chicago

L’ARTISTA

Vincent Willem van Gogh (Zundert, 30 marzo 1853 – Auvers-sur-Oise, 29 luglio 1890) è stato un pittore olandese. Fu autore di quasi novecento dipinti e di più di mille disegni, senza contare i numerosi schizzi non portati a termine e i tanti appunti destinati probabilmente all’imitazione di disegni artistici di provenienza giapponese. Tanto geniale quanto incompreso se non addirittura disprezzato in vita, Van Gogh influenzò profondamente l’arte del XX secolo; dopo aver trascorso molti anni soffrendo di frequenti disturbi mentali, morì all’età di soli trentasette anni. Iniziò a disegnare da bambino nonostante le continue pressioni del padre, pastore protestante che continuò ad impartirgli delle norme severe; continuò comunque a disegnare finché non decise di diventare un pittore vero e proprio. Iniziò a dipingere tardi, all’età di ventisette anni, realizzando molte delle sue opere più note nel corso degli ultimi due anni di vita. I suoi soggetti consistevano in autoritratti, paesaggi, nature morte di fiori, dipinti con cipressi, rappresentazione di campi di grano e girasoli. La sua formazione si deve all’esempio del realismo paesaggistico dei pittori di Barbizon e del messaggio etico e sociale di Jean-François Millet.

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