E. Palazzotto – Il progetto del restauro del Moderno

Con questo testo, frutto delle attività svolte nell’ambito del Dottorato di Ricerca in Progettazione Architettonica presso la facoltà di Architettura dell’Università di Palermo, è possibile affrontare il tema del restauro del moderno. Cesare Ajroldi, nell’introdurre il Quaderno dedicato al compianto prof. arch. Pasquale Culotta, spiega: «Diviene esplicito come lo studio di questi edifici non possa prescindere da una analisi delle fasi di formazione del progetto, e d’altra parte debba porsi la questione della possibile variazione d’uso, che quasi sempre (o sempre) è connessa con il tema di un rapporto con la contemporaneità di edifici che in genere hanno almeno 50 anni di vita. Si tratta pertanto di confrontarsi con un sistema costruttivo moderno, fatto per lo più di strutture intelaiate, e quindi in continuità con gli attuali modi di costruzione: anche se quasi sempre si pone comunque il problema delle tecniche, divenute obsolete, e/o dei materiali, per lo più fuori commercio. Si tratta di scegliere un uso, nel caso di variazioni, che sia compatibile con la qualità degli spazi esistenti. Si tratta di mantenere, fatte proprie queste premesse, il carattere dell’edificio da restaurare, pur apportando le necessarie modifiche. Si tratta, infine, così come per ogni tipo di restauro, di elaborare un progetto, sia pure di carattere particolare, in grado di mettere in luce le qualità migliori dell’edificio sul quale si interviene, attraverso un progetto che abbia tutti i caratteri della contemporaneità. In questo senso, non c’è una sostanziale differenza tra restauro e progetto, in quanto ogni progetto si trova davanti a vincoli di varia natura, su cui bisogna scegliere».

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IMMAGINE DI APERTURA – Copertina del Quaderno   

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