Pompei: lo scavo di Civita Giuliana porta alla luce un carro cerimoniale

Il ministro della cultura Dario Franceschini continua a stupire. Appena riconfermato nel nuovo governo Draghi, eccolo baciato dalla fortuna con una nuova scoperta a nord di Pompei. Ha fatto a tempo ad annunciare l’incarico di un giovane direttore come Zuchtriegel per il Parco Archeologico e gli Dei pompeiani si sono manifestati grati a quanti operano con dedizione per la cultura italiana e in particolar modo del Meridione. «Si tratta di una scoperta di grande valore scientifico – ha commentato il ministro – Un plauso e un ringraziamento al Parco Archeologico di Pompei, alla Procura di Torre Annunziata e ai Carabinieri del nucleo Tutela Patrimonio Culturale per la collaborazione che ha scongiurato che reperti così straordinari fossero trafugati e illecitamente immessi sul mercato».

Lo straordinario rinvenimento, emerso quasi integro dallo scavo della villa suburbana in località Civita Giuliana, oltre le mura della città antica, è un grande carro cerimoniale a quattro ruote. È stato rinvenuto nel porticato antistante la stalla, dove nel 2018 erano emersi i resti di tre cavalli. Il reperto mantiene ancora, in ottimo stato di conservazione, i suoi elementi in ferro, le bellissime decorazioni in bronzo e stagno, i resti lignei mineralizzati, le impronte degli elementi organici.

«È una scoperta straordinaria per l’avanzamento della conoscenza del mondo antico. – dichiara Massimo Osanna, Direttore uscente del Parco archeologico – A Pompei sono stati ritrovati in passato veicoli per il trasporto, come quello della casa del Menandro, o i due carri rinvenuti a Villa Arianna, ma niente di simile al carro di Civita Giuliana. Si tratta infatti di un carro cerimoniale, probabilmente il Pilentum noto dalle fonti, utilizzato non per gli usi quotidiani o i trasporti agricoli, ma per accompagnare momenti festivi della comunità, parate e processioni».

Intervento del Ministro Franceschini
Gli scavi riportano alla luce il grande carro cerimoniale

IMMAGINE DI APERTURA Uno dei piccoli medaglioni in stagno che riproducono amorini impegnati in varie attività – Foto di Luigi Spina

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