Non è il ritratto di Madame Matisse, ma la caricatura demente di un ritratto!

The Green Line, esposto allo Statens Museum for Kunst di Copenhagen, in Danimarca, è stato dipinto da Henri Matisse ed è noto anche come il Ritratto di Madame Matisse, Amélie Noellie Matisse-Parayre. È, senza dubbio, uno dei capolavori che caratterizzeranno il primo Novecento. Questo piccolo quadro (40,5 x 32,5 cm) si contraddistingue, infatti, per i forti contrasti cromatici. La striscia verde, che dà nome al quadro, divide il viso della donna in due distinte metà: una caratterizzata da colori freddi e l’altra da colori una caldi. L’espediente contribuisce a dare una certa prospettiva volumetrica, senza però utilizzare l’ombreggiatura tradizionale, ma al contrario impiegando una stesura ad effetto piatto, che rende il ritratto molto simile ad una maschera astratta. Il dipinto non è, quindi, una restituzione naturalistica della moglie. L’artista non tenta di dipingere nel modo più accurato possibile ciò che è puramente visibile, alla ricerca di elaborare un ritratto psicologico. Il pittore è interessato, piuttosto, a manifestare in modo differente gli effetti di luce, ombra e volume.

Il quadro è stato probabilmente eseguito tra settembre e ottobre del 1905, quando tornò a Parigi dopo una estate trascorsa nel villaggio di pescatori di Collioure, nel sud della Francia. In compagnia del suo amico André Derain, provò a sperimentare in che modo liberare il colore dalla sua funzione descrittiva, lasciandolo agire come una forza autonoma e svincolata dalla realtà visiva. Per questo motivo il dipinto è oggi considerato un capolavoro, in quanto mostra una forza espressiva graffiante. Quando, infatti, fu esposto a Parigi nel 1906, non fece che confermare che le sue creazioni erano selvagge e primitive, tanto che l’opera fu definita non un ritratto ma “la caricatura demente di un ritratto”. Il 1905 è per Henri Matisse l’anno della sua grande svolta artistica. Al Salon d’Automne di quell’anno, presentò altri due dei suoi quadri più famosi: Finestra aperta e Donna con il cappello. La nuova produzione esprimeva, in verità, una grande forza visiva attraverso colori violenti e dissonanti. Per questo le sue opere vennero etichettate in modo derisorio come le creazioni di Les Fauves ovvero delle Bestie selvagge. Al gruppo dei Fauves si unirono artisti come André Derain, Georges Braque, Raoul Dufy e Maurice de Vlaminck.

LEGGI SUL SITO DEL MUSEO – Ritratto di Madame Matisse. La striscia verde, 1905

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