Nell’incedere apparve veramente dea – Chi l’ha detto?

Questo è un verso dal primo libro dell’Eneide di Virgilio, che inizia con una terribile burrasca, tanto forte da mettere in pericolo la nave di Enea, il quale invoca pietà agli dèi. Finalmente Eolo richiama i suoi venti e i troiani possono prendere terra in quella parte d’Africa, dove la regina Didone sta costruendo la città di Cartagine. Qui Enea riconosce sua madre, Venere, intervenuta presso Zeus, perché i marinai si salvassero dalle acque tempestose. Gli compare nelle vesti di una giovinetta che nel portamento rivela la sua natura divina, perché Vera incessu patuit dea (Nell’incedere apparve veramente dea). Non procede, come i mortali, movendo un piede dopo l’altro, ma come gli dèi, quasi senza toccar terra, come se aleggiasse. Quando Venere scompare, Enea e i compagni sono avvolti da una nube e senza ostacoli riusciranno ad entrare nel palazzo di Didone, che li accoglierà pregandoli di raccontare ogni vicenda patita. Narra Virgilio che tutti tacquero e i loro occhi fissarono il volto di Enea: «Mi chiedi, regina, di rinnovare il ricordo di un inesprimibile dolore, come i Danai distrussero la potenza troiana e lo sventurato regno e quale infelicissima sventura io stesso vidi e di cui fui gran parte…».


Vera incessu patuit dea.

Virgilio (Eneide)

Per il mese di agosto, sotto l’ombrellone, vi proponiamo un gioco, quello della citazione. Ha scritto bene, di recente, Aldo Grasso sul Corriere della Sera: «La citazione è insieme lo strumento e la nota dominante della società della sostituzione: in un’epoca dove tutto è già stato detto e visto non ci resta che procedere nella combinazione di nuove figure, assemblando spezzoni di frasi e sequenze. Trasformando la citazione in stornamento. Uno degli aspetti più seducenti della moderna storia delle idee è la loro perenne mobilità, la loro incessante trasformazione». Noi vorremmo trasformare la semplice citazione nel gioco del “Chi lo ha detto”. Fate la citazione e poi chiedete di contestualizzarne autore e senso. Un tempo questo era un passatempo praticato nei salotti, quest’anno proponetelo in spiaggia. Per farci da guida ci siamo rivolti a Giuseppe Fumagalli, che di libri ne maneggiava quotidianamente, essendo un bibliotecario, il quale amava anche scrivere. Nel nostro caso abbiamo fatto riferimento ad un suo libro: Chi l’ha detto? Come l’autore ha specificato in premessa, «contiene una copiosa scelta di citazioni da classici nazionali e stranieri, da prosatori e poeti e di frasi storiche, ossia di frasi dette in determinate circostanze da personaggi noti, e rimaste famose per ragioni diverse». Noi proviamo a scegliere le citazioni, voi provate a giocare.

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