Io dico gatto al gatto e imbroglione a Rolet – Chi l’ha detto?

Questo modo di dire fa riferimento a un episodio buffo nella vita del poeta francese Nicolas Boileau: «J’appelle un chat un chat, et Rolet un fripon» (Satire I, v. 52), che letteralmente significa Io chiamo gatto un gatto e Rolet un briccone. Per giustificare le sue frecciate in rima Boileau diceva di parlare per dire il vero, non per odio verso altri, né per disprezzo. Una volta, però, gli capitò una curiosa avventura, proprio a causa del verso citato. Charles Rollet, al quale egli dava così francamente del furfante, era procuratore al Parlamento, uomo universalmente odiato ma molto fiero, per cui Boileau non aveva il coraggio di attaccarlo a viso aperto. Per sviare il risentimento del potente uomo di Stato, mentre nell’edizione originale delle satire aveva sostituito un altro nome, lo ristabilì nella seconda, ma fece stampare di contro a questo verso, sotto forma di nota a margine, C’est un hôtelier du pays Blaisois (È un albergatore della regione di Blais). Ma disgrazia volle che per l’appunto vicino a Blais ci fosse un albergatore che si chiamava esattamente Rolet, il quale naturalmente non accettò di buon grado il “complimento” fattogli da Boileau, e voleva bastonare il poeta, che a gran fatica dovette accomodare la seccante faccenda.


J’appelle un chat un chat, et Rolet un fripon.

— Nicolas Boileau

Per il mese di agosto, sotto l’ombrellone, vi proponiamo un gioco, quello della citazione. Ha scritto bene, di recente, Aldo Grasso sul Corriere della Sera: «La citazione è insieme lo strumento e la nota dominante della società della sostituzione: in un’epoca dove tutto è già stato detto e visto non ci resta che procedere nella combinazione di nuove figure, assemblando spezzoni di frasi e sequenze. Trasformando la citazione in stornamento. Uno degli aspetti più seducenti della moderna storia delle idee è la loro perenne mobilità, la loro incessante trasformazione». Noi vorremmo trasformare la semplice citazione nel gioco del “Chi lo ha detto”. Fate la citazione e poi chiedete di contestualizzarne autore e senso. Un tempo questo era un passatempo praticato nei salotti, quest’anno proponetelo in spiaggia. Per farci da guida ci siamo rivolti a Giuseppe Fumagalli, che di libri ne maneggiava quotidianamente, essendo un bibliotecario, il quale amava anche scrivere. Nel nostro caso abbiamo fatto riferimento ad un suo libro: Chi l’ha detto? Come l’autore ha specificato in premessa, «contiene una copiosa scelta di citazioni da classici nazionali e stranieri, da prosatori e poeti e di frasi storiche, ossia di frasi dette in determinate circostanze da personaggi noti, e rimaste famose per ragioni diverse». Noi proviamo a scegliere le citazioni, voi provate a giocare.

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