Storia dell’Arte moderna: John Constable

 

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A differenza di William Turner, che viaggiò molto, John Constable rimase sempre in Inghilterra, dove non fu mai considerato quanto i suoi meriti avrebbero richiesto. Nonostante vendesse più in Francia che in madrepatria, scriveva ad un amico: «Preferisco essere povero in Inghilterra che ricco all’estero». Schivo da ogni ostentazione, si considerava un “pittore naturalista” e, a forte ragione, è oggi indicato come il maggiore paesaggista inglese, unitamente a Turner. Le sue opere più importanti ritraggono i luoghi della propria esistenza, in particolare il Suffolk e Hampstead. Della sua terra d’origine restituisce la naturalezza dei cambiamenti climatici, le vibrazioni della luce. Lontano dalla pittura di maniera, annotava: «Quando mi siedo per fare uno schizzo dalla natura, la prima cosa che cerco di fare è dimenticare di avere visto delle pitture». Si allontanò dai metodi tradizionali, lavorando su di una pennellata svelta e incisiva, che aprirà la strada alla pittura della scuola di Barbizon e più tardi ancora alla rivoluzione impressionista.

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ENCICLOPEDIA ITALIANA – 1931

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