Grattacieli, un problema agli inizi 1/2

 

Se non puoi allargarti orizzontalmente, puoi espanderti verso l’alto. È il concetto alla base del moderno grattacielo. Innumerevoli piani uno sull’altro, sostanzialmente danno vita ad una torre moderna. Il nucleo centrale in resistente acciaio (oppure in calcestruzzo), generalmente, porta scale, servizi ed ascensori. Questo dà resistenza statica e, in caso di terremoti e forti venti, permette oscillazioni di tutta la struttura, rendendola flessibile. Il nostro termine, grattacielo, è uguale in significato a quello inglese, skyscraper (“gratta il cielo”). L’espressione nasce in Inghilterra, nel XVIII secolo, per denominare gli altissimi alberi dei grossi galeoni militari.

Con l’invenzione dell’ascensore la fantasia andò alle stelle. Il futurismo agli inizi del Novecento, ne è la prova. A New York (a Manhattan) si fece di più: si iniziò a costruire grattacieli, sempre più alti. Di conseguenza, si sviluppò una grande concorrenza tra chi voleva realizzare l’edificio più alto del mondo. Ingenti furono i finanziamenti, ed una “folla” di architetti, ingegneri ed operai, si misero all’opera, edificio dopo edificio. Come se non esistesse il traguardo, in pochi decenni, si superarono i 100 piani (come nell’Empire State Building). Essendo un settore innovativo, si incontrò, però, qualche difficoltà.

Un problema a New York
Nel 1915, al termine della costruzione del grattacelo dell’Equitable Building (che era alto 164 metri, ma che aveva una pianta molto grande), si scoprì un grosso difetto: nel basso, la città soffocava e non passava luce, neanche in pieno giorno. Non si poteva “distruggere” l’isola di Manhattan. Il consiglio comunale emanò una direttiva dove si istituzionalizzava tre possibili forme, che evitavano l’inconveniente riscontrato. I modelli erano: a campanile, a ziqqurat e a plaza (a piazza). La tipologia a campanile (1), prevedeva l’occupazione dell’intero lotto, ma con una altezza non superiore ai 15-17 piani. Quindi era regola l’elevazione della parte centrale della costruzione: il “campanile”, che poteva elevarsi per infiniti metri. La forma a ziqqurat (2) prevedeva un progressivo arretramento, come nelle piramidi babilonesi ed orientali in genere. Nell’ultimo modello (3), invece, la costruzione veniva posta nel centro esatto del lotto, con un’ampia piazza che lo circondava. I grattacieli successivi rispettarono le regole architettoniche poste, dando vita alla moderna Manhattan.

 

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