Le sorelle Giussani e Diabolik 1/2

 

Le sorelle Giussani (Angela e Luciana) fumettiste, in un mondo di uomini, diedero vita a diversi personaggi, ma sono note perché crearono (ed editarono) la serie di Diabolik, che fu il primo fumetto nero italiano stampato nel formato tascabile. Angela, nata a Milano nel 1922, fa da giovane la modella. Quando nel 1946 sposa l’editore Gino Sansoni, entra nel settore editoriale. Inizialmente si occupa di una collana di libri per ragazzi. Poco dopo, fa il grande salto, fondando una casa editrice tutta sua: la Astorina. Pubblica la serie di fumetti, con le avventure di Big Ben Bolt, ma il risultato è fallimentare.

Si narra che un giorno trovò casualmente sul treno un libro, smarrito da qualcuno. Raccontava le avventure di Fantomas, che gli diede l’idea del suo ladro,  Diabolik,  che, infatti, ha molto del Fantomas ritrovato. Al di là della “leggenda”, Angela Giussani, abitando vicino alla stazione milanese Cadorna, aveva modo di osservare i pendolari che l’affollavano ogni mattina. Notò che leggevano qualche libro, aspettando i treni. Riflettendo capì che il formato tascabile era il più funzionale ed agevole, perché, appunto, poteva essere messo velocemente in una tasca. Attraverso un’indagine di mercato scoprì, poi, che i pendolari preferivano leggere in viaggio romanzi gialli. Nacque così l’idea del tascabile con i fumetti di Diabolik. Idea di successo che fu copiata da molti.

Angela si mise al lavoro e, scritta la sceneggiatura, creò il nuovo personaggio a fumetti. Il 1º novembre 1962 uscì la prima storia di Diabolik. Registrò subito un buon numero di copie vendute. Alla tredicesima puntata editata, Angela propose alla sorella Luciana, appena diplomata, di occuparsi, insieme a lei, sia della casa editrice, che della pubblicazione di Diabolik.

Le sorelle Giussani insieme si occuparono del “Re del terrore” (che fu il titolo del primo episodio), trasformandolo in un vero e proprio successo editoriale durato decenni. Alla morte di Angela, avvenuta nel 1987, tutto pesò sulle spalle di Luciana, che nel 1992 si arrese riguardo alla pubblicazione degli albi di Diabolik e, infine, nel 1999 riguardo alla casa editrice che cessò del tutto le sue edizioni. Morì due anni dopo.
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