Galleppini, il fumettista di Tex 2/6

 

Galleppini (lo pseudonimo è Galep), molto più giovane di Bonelli, era nato nel 1917 a Castel di Pari, in provincia di Grosseto, era un fumettista molto prolifico, anche se il suo nome viene comunemente associato al personaggio di Tex Willer, da lui creato. Insieme a Bonelli, continuò per quarant’anni a disegnare questo storico personaggio del fumetto, smettendo solo nel 1994.

Nato da genitori sardi, Galep inizia a lavorare come collaboratore a produzioni animate, per poi passare, nel 1936, a fumettista con il giornale Mondo Fanciullo, e, successivamente, per l’Arnoldo Mondadori Editore. Per la casa editrice milanese realizzerà i disegni di due storie, Pino il Mozzo e La perla del mar d’Oman (su sceneggiature di Federico Pedrocchi). Nel 1940, passa alla Casa Editrice Nerbini, di Firenze (città dove si trasferì) che pubblicava il giornale per ragazzi “L’Avventuroso”. Per essa compone sia la sceneggiatura che i disegni delle storie La leggenda dei RugiLa conquista dell’Atlantico, e I conquistatori di oceani.

Nel periodo della guerra, Galep sospende il lavoro di fumettista, per dedicarsi alla pittura. Torna in circolazione nel 1947, con la ripresa dell’Italia intera. Collabora con la Casa Editrice Universo, che pubblica gli Albi dell’Intrepido e con la casa editrice Nerbini, per la quale crea la riduzione a fumetti del Pinocchio di Carlo Collodi. Ma è un anno speciale e di grande impegno: trasforma in fumetti dei classici della letteratura, come I Promessi Sposi, I Tre MoschettieriLa maschera di ferroLe Mille e una Notte, e Le avventure del barone di Münchhausen.
L’anno successivo, il 1948, Tea Bonelli lo chiama per le Edizioni Audace (che diverrà la Sergio Bonelli Editore). Compito: realizzare la parte grafica di due personaggi, Occhio Cupo e Tex Willer, ideati da Gian Luigi Bonelli (come abbiamo visto, capo della casa editrice). Per realizzare questi fumetti, da Cagliari si trasferisce prima a Milano, a casa della Bonelli, e poi in Liguria.

 

 

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