Il Simbolismo: le innovazioni musicali di Wagner

 

Detto grossolanamente, Richard Wagner fu una specie di cantautore della musica classica di fine Ottocento. Egli, infatti, introdusse nell‘opera lirica la possibilità di comporre sia la musica che la sceneggiatura (il libretto) dell’opera stessa. Il tutto da “autodidatta”. Fu una vera rivoluzione. Ne ottenne: tessitura contrappuntistica, colore e armonia, l’orchestrazione, e l’introduzione del Leitmotiv. Questo poteva essere legato a sentimenti, personaggi o luoghi specifici. Il mix fu tale che Wagner può essere considerato un precursore della musica moderna. Un vero “visionario”. Il suo approccio globale alla composizione (che egli chiamava “opera totale”), gli permise un ampio orizzonte, riassumendo in sé l’insieme delle arti poetiche, visuali, musicali e drammaturgiche (vedi nel Tristano).
A livello delle tematiche librettistiche, egli prese ispirazione dalla tradizione della mitologia norrena, germanica e dei poemi cavallereschi. Wagner fu anche così moderno e precursore da crearsi un proprio teatro, dove rappresentare le sue composizioni, il Festspielhaus di Bayreuth, in cui si svolge, tuttora, ogni anno, un festival a lui dedicato.

Al di là, comunque, delle prospettive, Wagner diede un forte impulso allo sviluppo della musica classica, alla fine del XIX secolo, anche se molti lo ritengono legato al romanticismo. Il suo approccio alla composizione musicale fu così rivoluzionario e così avanzato, che gli costò polemiche e contestazioni, ma anche critiche positive. Il pubblico, infatti, si divise in due: “wagneriani” e “antiwagneriani”. C’è chi fece di più. Il filosofo Nietzsche in un primo tempo sostenne l’opera wagneriana (Wagner come drammaturgo principale del secolo), per poi divenire critico, poi del tutto antiwagneriano. I suoi scritti sono quindi a cavallo delle polemiche sul musicista. È citato liberamente, oggi, in un verso o nell’altro dai commentatori moderni di Wagner.
Il musicista, alla fine della carriera, comunque, ottenne quel successo che il suo genio meritava (1813-1883).

Tra le innovazioni avanguardistiche del tedesco vi è l’uso delle ouverture delle opere liriche, come opere musicali a sé stanti. Le composizioni così, grazie alla creazione di finali da parte dello stesso Wagner divennero vere e proprie sinfonie autonome, e possono essere suonate, indipendentemente dall’opera stessa, da un’orchestra moderna in una versione concertistica. Tra gli esempi, possiamo citare: il preludio del Parsifal e la marcia funebre del Sigfrido. L’innovazione, però, ottenne anche degli insuccessi, come nel preludio del Tristano, a cui viene preferita la versione originale del dramma lirico.

Le composizioni di Wagner non sono semplici opere liriche. Egli cercava l’opera d’arte totale, dove si fondessero più generi: musica, canto, poesia, recitazione e psicologia dei personaggi. Il tutto, per coinvolgere l’immaginazione dello spettatore, in un’esperienza totale, quasi senza soluzione di continuità, atto dopo atto. L’uso nei drammi, di numerosi e continui leitmotiv, che si susseguono, mantengono l’attenzione dello spettatore, viva e personale, in un tentativo di coinvolgimento, quasi freudiano.
Ciononostante, la densità dei componimenti, gli valse l’accusa di essere pesante ed oppressivo. In realtà, i drammi wagneriani non possono essere paragonati alle opere liriche tradizionali. Sono un’esperienza totalmente diversa.

I riferimenti culturali e politici ci fanno riflettere su quanto lui sia un “eroe del suo tempo”. Infatti, nel lavoro di Richard Wagner troviamo collegamenti alla società a lui contemporanea. Sono molteplici e svelano quanto noi dipendiamo dal nostro presente. Nei drammi e nei testi wagneriani ritroviamo spunti filosofici di Feuerbach e Schopenhauer, con atteggiamenti positivistici dal primo, e pessimistici, dal secondo. Vi sono altri riferimenti politici in rapporto alle teorie di Marx, con interventi di Wagner a sostegno di Bakunin, e, viceversa, i suoi miti germanici che ispireranno nella psicanalisi il lavoro di Sigmund Freud e Carl Gustav Jung (tratti dal Parsifal e dal Sigfrido).

ENCICLOPEDIA TRECCANI:  RICHARD WAGNER

VIDEO SU RICHARD WAGNER:
Richard Wagner – Cavalcata delle Valchirie
Richard Wagner – “Tristan und Isolde”, Prelude
The Best of Wagner

 

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