Simbolismo: la psicanalisi di Sigmund Freud 2/2

 

Il successo della psicanalisi
Con il nuovo secolo, la marea psicoanalitica si diffuse in vari paesi velocemente. Tanto che, nel 1909, furono invitati negli Stati Uniti oltre a Freud, lo psichiatra svizzero Carl Gustav Jung, l’ungherese Sándor Ferenczi e, poco dopo, lo scienziato, Ernest Jones dall’Inghilterra. Il ciclo delle conferenze che ne presero vita furono denominate le “Cinque conferenze sulla psicoanalisi“. In quella occasione la Clark University insignì Freud del titolo di Dottore.
Nel 1910, al ritorno dagli Stati Uniti, fu organizzato da Jung il Congresso di Norimberga del 30 e 31 marzo, che diede vita ad una organizzazione internazionale coordinatrice di tutte le associazioni psicoanalitiche nazionali nate e quelle in fase di istituzione. Già in quel momento erano stati aperti circoli medici legati alla psicoanalisi, oltre che a Berlino, Vienna e Zurigo anche a Budapest, Bruxelles, negli Stati Uniti, in Russia, Francia, Italia e Australia.
Al Congresso, Freud stesso si dichiarò favorevole all’affidamento della presidenza dell’internazionale della psicoanalisi a Jung (che già allora era considerato il suo successore). Del giornale dell’associazione, lo “Zentralblatt für Psychoanalyse” (Rivista centrale di Psicoanalisi), furono incaricati Adler e Stekel. Alla rivista “ufficiale” si aggiunse in seguito la rivista di psicoanalisi “Imago“, diretta dallo stesso Freud, che pubblicava questioni non direttamente mediche della psicoanalisi.
Nel 1926, compiuti settant’anni, festeggiato da colleghi da ogni parte del mondo, giunto a Berlino per rivedere figli e nipoti, Freud ebbe ad incontrare Einstein e sua moglie. I due geniali scienziati (di scienze diverse) familiarizzarono molto amabilmente.

Nel 1933, grosse nubi nere iniziavano a coprire l’Europa. Adolf Hitler giunge, in quell’anno, al potere, la questione ebrea comincia a scottare e molti libri iniziano ad essere messi all’indice e bruciati, tra questi proprio quelli di Freud. A partire dal 1938, con l’annessione dell’Austria da parte nazista, lo scienziato ebreo è minacciato, tanto che sua figlia Anna è arrestata dalla Gestapo. Rilasciata, Freud e la sua famiglia partono, immediatamente, per la Gran Bretagna (alcuni ritengono che a permettergli la partenza fu l’intervento personale di Benito Mussolini). A Londra prende abitazione vicino al centro di psicoanalisi, dove, dopo la guerra, lavorerà sua figlia Anna.
In quell’anno, in una intervista della BBC, Freud ammette che la strada per la Psicoanalisi è ancora lunga. Una ventina di giorni dopo l’inizio della seconda guerra mondiale (nel 1939), Freud muore: come se non volesse assistere alla notte dell’inconscio umano che travaglierà il mondo.

ENCICLOPEDIA TRECCANI:  SIGMUND FREUD

VIDEO SU SIGMUND FREUD:
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visionari Sigmund Freud .Umberto Galimberti e Corrado Augias
PSICOTERAPIA – Sigmund Freud

In copertina – Ritratto fotografico di Sigmund Freud – estratta da Wikimedia Commens

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