Blocchi educativi ABC – 2/3

 

La produzione dei cubi cessò quando nel 1955 l’azienda produttrice chiuse i battenti. Tuttavia, nel 1983 William Bultman, che si ricordava dei Blocchi ABC con cui aveva giocato da bambino, fondò la fabbrica Uncle Goose Toys. La ditta che si proponeva come scopo di produrre giocattoli in grado di sviluppare le capacità motorie e le abilità matematiche e linguistiche dei bambini in età prescolare. Bultman iniziò la produzione, impegnandosi a dare un contributo all’economia locale stabilendo la propria fabbrica a Grand Rapids, in Michigan.

L’azione promozionale puntò sul sentimento della nostalgia che questi avrebbero evocato. La nuova azienda prende appunto il nome di Uncle Goose, che vuol dire zio oca. Nel presentarsi al pubblico parla di cosmogonia cioè di “mito” volendo fornire un’interpretazione sull’origine del particolare mondo che questo gioco educativo ha concretizzato. Lo fa con ironia come ironico è il marchio. Perché Zio Goose sembra a un amico un po’ eccentrico, quasi uscito da un vecchio racconto del 19º secolo, quando l’azienda fu inventata, per fabbricare a mano i classici blocchi dell’alfabeto in legno. Cappello a cilindro, farfallino, tanto da sembrare un gentiluomo della classe aristocratica, in realtà con divertimento richiama la moda di un’epoca passata.

Questi prodotti si lavorano ancora mano, come nell’immaginario fa ancora babbo Natale. L’azienda lo fa richiamandosi all’etica del lavoro e alla maestria degli “elfi” del Midwest in epoca ottocentesca. Realizzare ancora a mano i blocchi sembrerebbe una cosa improbabile da fare oggi e forse anche fuori moda. In effetti questo giocattolo è ormai diventato un’icona, tuttavia potrebbe estinguersi. «Ma non possiamo neanche immaginare di vivere in un mondo senza blocchi alfabeto».

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