Pisa, Museo della grafica: “Disegnava il Caravaggio?” – Conferenza di Alessandro Zuccari

Il Museo della Grafica (Comune di Pisa, Università di Pisa) 

è lieto di invitarvi alla conferenza

a cura di Alessandro Zuccari (Università La Sapienza, Roma – Accademia dei Lincei)

Giovedì 21 marzo, ore 16:00

Per maggiori informazioni Cliccare il logo

Museo della Grafica – Lungarno Galilei, 9 – Pisa
Tel. 050/2216060 (62-67-59-70)
E-mail: museodellagrafica@adm.unipi.it
www.museodellagrafica.sma.unipi.it

Genova, Palazzo ducale: La finalissima del X campionato mondiale di pesto genovese al mortaio

Il Campionato è una grande gara, una festa, una genuina manifestazione di orgoglio della cultura ligure che fra pochi giorni si proporrà alla città e al mondo con lo stesso entusiasmo di 23 anni fa. Tutte le informazioni sui 100 della sfida, le eliminatorie in Italia e all’estero, gli eventi collegati e nuovi input per buongustai, curiosi e operatori del settore. 

I 100 finalisti della X edizione del campionato Mondiale di Pesto al Mortaio sono uomini al 65% e donne al 35 e hanno una età media di 51 anni. Il più giovane è uno studente romano di 23 anni. La concorrente più anziana è una veterana genovese del Campionato (compresa l’edizione digitale del 2021) che quest’anno compie 90 anni.

La selezione è avvenuta come sempre seguendo i tempi di iscrizione e inserendo di diritto i vincitori di gare eliminatorie che sono state 24, di cui 13 in Italia e 11 all’estero alcune delle quali al seguito del Comune di Genova nelle tappe di Ocean Race. I paesi toccati da questa edizione sono stati Francia, Inghilterra, Spagna, Olanda, Stati Uniti, Brasile, Niger e il Sudafrica, con l’intento di promuovere l’immagine di Genova, la sua cultura e i suoi prodotti, in particolare per difendere l’identità e la qualità del pesto originale. La metà delle gare disputate in Italia si sono avute in Liguria sia nelle piccole delegazioni che nelle grandi occasioni di visibilità come il Festival di Sanremo.  Sono già in programma due importanti eliminatorie a Milano ad aprile e a Parigi a maggio valide per la prossima edizione del 2026.

La vincitrice

Nei 100 della X finalissima come sempre accade data la natura del Campionato tutte le professioni sono rappresentate: artigiani impiegati manager imprenditori e consulenti, professori e studenti, casalinghe e pensionati, cuochi e ristoratori, ingegneri ricercatori e tecnici, giornalisti e medici a cui si aggiungono quest’anno un regista una attrice una receptionist e una persona che si è qualificata come “maestro di casa”. I liguri sono 55 e il resto degli italiani 25. Sono di provenienza straniera 20 persone che in questa edizione provengono per nascita o residenza da Stati Uniti, Giappone, Francia, Spagna, Inghilterra, Olanda, Germania, Sudafrica, Brasile, Malta e Svizzera.

Il concorrente più lontano arriva da Itajaì una cittadina nel Sud del Brasile che è stata tappa di Ocean Race e con i suoi 9.846 chilometri sulle spalle per arrivare a Genova batte di poco il concorrente proveniente da Tokio aggiudicandosi la targa che l’Associazione “A Compagna” riconosce a chi arriva al campionato da più lontano.  Il concorrente più vicino abita in Via Cairoli poco distante da Palazzo Ducale!

La giuria è formata da 30 chef gastronomi opinion leader e giornalisti provenienti da tutta Italia, selezionati per esperienza, competenza e attivismo nel mondo del food. Quest’anno in particolare la X finalissima accoglie fra i giudici una delegazione della scuola Alma ritenuta il più autorevole centro di formazione della Cucina e dell’Ospitalità Italiana a livello internazionale.

L’evento sarà condotto da Roberto Panizza Direttore del Campionato coadiuvato da Marisa Passera storica conduttrice di Radio Deejay.

Partecipanti all’opera

Gli altri eventi della giornata sono:

Il Campionato dei Bambini organizzato dal Consorzio del Basilico Genovese DOP non competitivo cui partecipano in 40 (2 per mortaio) seguiti da 6 giudici di poco più adulti

Il Coro Lollipop con 20 coristi di tutte le età guidati dalla cantautrice Antonella Serà, direttrice della scuola di musica genovese “A.L.C.A.demia” che interpreteranno l’Inno del Campionato Mondiale scritto dai Buio Pesto.

La consegna della targa A’Compagna per il concorrente che arriva da più lontano che, come da tradizione, verrà consegnata al momento della proclamazione dei 10 finalisti.

5 Corner informativi di consorzi e associazioni liguri nel settore del food collocati nella Sala del Minor Consiglio: Il Consorzio del Basilico Genovese DOP, il Consorzio dell’Olio Extravergine di Oliva della Riviera Ligure DOP, la Cooperativa dell’Aglio di Vessalico, il Presidio Slow Food della Liguria, l’Enoteca Regionale.

Il Pesto Talk, il “Salotto del Campionato”, piccola area attrezzata per ricevere commenti, interviste, riflessioni sul Pesto, sulla cultura ligure dell’alimentazione e sul Campionato del Mondo.

Il Pesto Party, che si terrà su invito dalle ore 20 alle 22 circa con una decina di ristoranti di “Genova Liguria Gourmet” che proporranno i loro piatti in degustazione con vini liguri e l’esibizione musicale de “i Cugini della Corte”

“Fuori Campionato”: giovedì 21 e venerdì 22 marzo

“Essenza di botanica. Viaggio nei profumi, dalla tavola al verde pubblico”. Enrica Roccotiello dell’Università di Genova con visita guidata all’orto botanico (giovedì 21 marzo ore 15,30-17.00 presso Orto botanico Corso Dogali 1M)  

“Meraviglie al microscopio di una foglia di basilico”. Laura Cornara dell’Università di Genova (venerdì 22 marzo ore 11,30/12 presso Regione Liguria Sala Trasparenza P.zza De Ferrari 1)

Il Fuori Campionato prosegue nel pomeriggio di venerdì dalle 15 alle 16,30, sempre in Sala Trasparenza, con:

“Pesto Genovese Revealed” presentazione del libro di Craig Wales, viaggiatore e fotografo

“What makes a good pesto al mortaio? Insights from participant questionnaires from 2022 pesto championship” ricerca scientifica coordinata da Ben Thuriaux analista e ricercatore

 “Il Pesto che non esiste” conversazione di Roberto Panizza (Associazione Culturale Palatifini) sulle prospettive di mercato, la competizione dei non pesti e la qualità del Pesto

“Pesto&Genovese” Sergio Di Paolo (Associazione Culturale Palatifini) ricerca sull’immagine e la comunicazione del Pesto Genovese nel mondo

Ancora in Sala Trasparenza, alle 16,30: “Pesto Last Minute” brevi lezioni e dimostrazioni per come si produce il vero Pesto Genovese al mortaio

“Un’ora nel Centro Storico, tra curiosità e botteghe”, itinerario turistico gratuito nei caruggi del Centro Storico Genovese, a cura di Confartigianato Liguria (appuntamento venerdì 22 marzo ore 17.15 presso Palazzo Ducale)

La Settimana del Pesto dei Ristoratori Liguri, che aderiscono alla promozione della cucina tradizionale in collaborazione con Ascom, Confesercenti e Genova Liguria Gourmet.

“Vetrine in gara”, concorso a tema di addobbo delle vetrine, sul Pesto e il Campionato in collaborazione con Ascom e Confesercenti. Il negozio vincente verrà premiato durante il Pesto Party.

Wiki Loves Pesto Genovese 2024 concorso fotografico (Regolamento e bando di concorso sulla pagina ufficiale di “Wiki Loves Pesto Genovese 2024” (conclusione il 31 marzo)

I partecipanti esultano

Il campionato mondiale di pesto genovese al mortaio – commenta il Presidente della Camera di Commercio Luigi Attanasio – è un marchio della Camera di Commercio di Genova che è diventato il portabandiera di Genova e del suo territorio durante tutte le tappe della Ocean Race e poi ancora durante la Clia Cruise Week. Un risultato non banale, che lega il nostro prodotto più famoso al suo territorio d’origine e agli ingredienti certificati a partire dal basilico DOP, di cui la Liguria ha prodotto nel 2023 ben 829.000 bouquet, il 56% dei quali in provincia di Genova”

Prosegue l’Assessore allo Sviluppo Economico della Regione Liguria Alessio Piana: “Una manifestazione che, come Regione, non abbiamo mai smesso di sostenere, nemmeno negli anni della pandemia, e che continuiamo oggi, a 17 anni di distanza dalla prima edizione, a valorizzare. Ringrazio Camera di Commercio e l’associazione culturale Palatifini per aver saputo creare, in questi anni, un momento di partecipazione della cittadinanza e condivisione di uno dei tesori della nostra cucina. Il pesto, infatti, nell’immaginario collettivo è un richiamo iconico di tutto quello che di ‘buono’ la Liguria può offrire per arricchire le tavole. E di come, partendo da materie semplici, siamo riusciti a farci conoscere in tutto il mondo”.

“Chi fa il pesto più buono del mondo? –  commenta l’Assessore al commercio del Comune di Genova Paola Bordilli – La domanda solletica quell’orgoglio genovese che tutti condividiamo quando si tratta di rivendicare la paternità di questo straordinario prodotto tipico della nostra tradizione gastronomica.  Con i nostri ingredienti autentici e genuini grazie al Campionato preserviamo la nostra identità culturale ed economica e riusciamo a dare voce e immagine all’intero territorio ligure e alle sue eccellenze. Un lavoro di sinergia pubblico privato che negli anni è sempre più cresciuto e va tutelato e valorizzato”

Chiude il Direttore del Campionato Roberto Panizza: “Quasi vent’anni di lavoro sul Campionato mondiale di pesto al mortaio hanno cambiato la percezione che il mondo ha della nostra salsa. La strada è ancora lunga ma pensiamo di avere supportato attivamente questa crescita: quando abbiamo iniziato trovar il pesto in molti ristoranti di fascia medio alta era quasi impossibile, mentre oggi anche i locali più prestigiosi lo propongono ai clienti. Il lavoro del campionato per promuovere la tradizione del pesto e la sua ricetta è quindi a buon punto e siamo attrezzati per affrontare i prossimi vent’anni.”



Melina Cavallaro 
Uff. stampa & Promozione FREE TRADE Roma 
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FAI: nuovi siti per rivelare il volto Liberty di Catania e il patrimonio dell’hinterland etneo

Teatro Sangiorgi, prospetto – FAI 2024 a Catania
Giornate FAI di Primavera | Sabato 23 e domenica 24 marzo 2024
Palazzi e atelier, teatri e musei, sono già online location e info sulle visite. I Ciceroni trasformeranno ogni tappa in un’esperienza originale a ritroso nel tempo.

Le Giornate FAI di Primavera 2024 si snodano sotto il sole della Catania Nord-Est, tra i palazzi di città edificati dalla borghesia. Sul fil rouge degli anni ruggenti del Liberty e del Gothic revival, saranno percorse le vie abitate dalla classe dirigente che tra il XIX e il XX secolo emerse con spirito imprenditoriale e si impose sulla vecchia nobiltà sedimentata nelle sfarzose ville gattopardesche del centro storico.

Sabato 23 e domenica 24 marzo il Fondo per l’Ambiente Italiano aprirà eccezionalmente le porte di prestigiose residenze, fondazioni, atelier, musei per accogliere il vasto pubblico che è già in attesa di vivere un’esperienza originale a ritroso nel tempo. L’evento diffuso propone numerosi siti e la loro esplorazione sarà valorizzata da centinaia di Apprendisti Ciceroni

Saranno coinvolti nelle tappe anche i volontari del gruppo Fai Ponte tra culture della Delegazione di Catania, così da ampliare l’accesso alla scoperta della città anche in lingue diverse dall’italiano. Online, nel sito web di FAI sono già visibili tutte le location, gli orari e la durata delle visite, inoltre è indicata l’accessibilità per i visitatori in carrozzina di ogni sito.

Dal sepolcro romano custodito nella Villa Modica all’Istituto Ardizzone Gioeni, da Villa Zinagali Tetto al giardino dell’Atelier Mendola, il FAI a Catania mostrerà i tesori architettonici di un periodo di grande sviluppo economico e di una veloce evoluzione culturale. Con le visite alla Fondazione Brodback, al Museo del Cinema, al Teatro Sangiorgi, al Conservatorio Vincenzo Bellini, all’Istituto Nautico sarà palese l’investimento sull’intrattenimento e sulle vie della navigazione di quel tempo, gli Apprendisti Ciceroni tra i reperti storici riveleranno il carattere dinamico ed intraprendente che Catania assunse agli inizi del Novecento grazie ai numerosi imprenditori che ridisegnarono il volto borghese della città. Nell’espansione urbana a nord-est si conservano tutt’oggi espressioni dell’Art Déco per proseguire fra RazionalismoEclettismo, fino alle sfumature degli anni Sessanta e in parte anche degli anni Novanta. Nei due giorni i visitatori potranno immergersi anche in alcune luoghi dell’hinterland etneo: Bronte per visitare il Castello Nelson, ad Acireale per varcare la soglia del Palazzo Patanè Pennisi e per ammirare le chiese barocche, sono in programma anche passeggiate a Vizzini sulla Via dei Baroni, a Giarre per immergersi nella dimora di Don Marcantonio, a Misterbianco per ammirare le opere esposte nel Museo del Carnevale.

Numerose le collaborazioni del FAI sul territorio con partner istituzionali, tra questi la Città Metropolitana di Catania, il Comune di Catania, l’Università di Catania, l’Istituto per ciechi Tommaso Ardizzone Gioeni, l’Associazione Guide Turistiche di Catania, i comuni di Bronte, di Vizzini, di Misterbianco, le Pro Loco di Misterbianco e di Vizzini, l’Associazione Skené, il Circolo Verga e Sicilia Antica di Vizzini.

In ogni sito i visitatori avranno l’opportunità di iscrizione al FAI, incentivati da volontari e delegati. «Potenziare il supporto al Fondo Ambiente – spiega Maria Licatacapo delegazione FAI Catania – significa contribuire alla conoscenza e alla tutela di un prezioso patrimonio comune che vanta siti eterogenei di elevata importanza architettonica e culturale. Le nuove tappe incluse a Catania nelle Giornate FAI di Primavera 2024 offrono uno sguardo intenso sugli stili, le architetture, le mode e gli eventi più importanti che si sono succeduti nella storia più recente della città. Ma danno anche l’opportunità di passeggiate fuori porta alla scoperta dei tesori dell’hinterland etneo».

Atelier Mendola – FAI 2024 a Catania

Il sostegno dei visitatori, in tutti i siti, potrà concretizzarsi con un contributo o con l’iscrizione che riserva ai soci diversi benefit, dall’accesso gratuito ai siti FAI dislocati in tutta Italia alla condivisione di contenuti e agli sconti su prodotti e servizi dei numerosi partner.

«Con grande entusiasmo e voglia di mostrare la bellezza della nostra città in ogni sua forma, il gruppo giovani partecipa alle giornate FAI di primavera a Catania – afferma Enrica Oliveri, capogruppo giovani della delegazione catanese – Attraverso la nostra presenza attiva e il coinvolgimento degli apprendisti ciceroni, primo approccio vivace che si può avere col FAI, abbiamo l’opportunità di celebrare e preservare il patrimonio culturale e storico della nostra città. Durante le giornate e non solo, contribuiamo a sensibilizzare l’importanza della conservazione del nostro passato per le generazioni future. Siamo grati per l’opportunità che i diversi siti aperti in Città ci daranno e guardiamo avanti per continuare a promuovere la conservazione del nostro patrimonio insieme alla comunità».

«Ho potuto constatare che c’è una grande aspettativa – aggiunge Maria Teresa Di Blasi, storica volontaria FAI – I luoghi che sono stati scelti rientrano nella tematica del liberty che tanto successo sta riscuotendo a livello regionale e nazionale”

«Il gruppo Fai Ponte della Delegazione di Catania, al momento primo in Sicilia – afferma il capo gruppo Gabriella Catalano – è la proposta della Fondazione in cui il patrimonio artistico, storico, culturale diventa strumento per favorire l’integrazione tra persone di diversa provenienza».


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Da Catania a Torino: tutti i vincitori di CarlottaXArchitettura 2024, premiato il design che rispetta la storia e l’ambiente

PH premio A

È “The Gold inside” il progetto vincitore del Premio Internazionale CarlottaXArchitettura 2024, che si è svolto domenica 17 marzo all’Auditorium Vivaldi di Torino, nel suo percorso itinerante partito da Catania quattro anni fa, il giorno del compleanno di Carlotta Reitano, l’architetta etnea scomparsa prematuramente (già presidente della Fondazione APPC di Catania), a cui è dedicata l’iniziativa.

Si tratta di un edificio del 900, che si trova nel cuore di Ravenna – firmato da Piraccini+Potente Architettura – dove esistente e nuovo si fondono per dare vita a un’espressione unica di design. «Un esempio luminoso di come l’architettura possa rispettare storia e ambiente, riducendo a zero le emissioni in atmosfera e guidando il cammino verso un futuro sostenibile», come scritto nelle motivazioni dalla giuria presieduta dall’arch. Benedetta Tagliabue (EMBT Barcellona) e formata da Andrea Viganò (Calvi/Ceschia/Viganò Architetti associati), Lilia Cannarella (Consigliere nazionale CNA), Sebastian Carlo Greco e Eleonora Bonanno (Ordine e Fondazione Architetti Catania), Maria Cristina Milanese (Ordine Architetti Torino).

Premiati

«L’intervento di rigenerazione – hanno spiegato i vincitori del Premio Stefano Piraccini e Margherita Potente – si pone l’obiettivo di evidenziare la stratificazione storica: da una parte esprimere la contemporaneità del nuovo edificio sotto l’aspetto compositivo e tecnologico, dall’altra mantenere la testimonianza del passato, conservando le facciate preesistenti, che mantengono in questo modo l’allineamento dei fronti dell’aggregato urbano, trasformandosi in un diaframma che cinge l’intero perimetro del lotto. Le facciate costituiscono una corte con forte carattere di introspezione, tipologia che trova riscontro sia nei palazzi delle città storiche, sia nei lotti gotici. Il colore fà riferimento alla tradizione del mosaico bizantino tipica di Ravenna, dove l’impiego della foglia d’ora contraddistingue i mosaici di chiese e basiliche presenti nella città. In questo modo l’edificio appare come tessera d’oro incastonata nel panorama urbano della città». Altri cinque i riconoscimenti assegnati durante la cerimonia: il Premio “Catania” a Marialaura CalogeroMatteo PennisiGraziano Testa (progetto UFO: una foresta occulta); il Premio “Torino” a Q&A Studio (Barraco, un locale brasiliano a Shanghai); il premio riservato ai giovani progettisti è stato assegnato a Grazzini, Tonazzini, Colombo per la realizzazione del Padiglione Arginvecchio. Menzione per categoria “Restauro” a Sandra Giannini, Santiago Gomes e Paolo Maccario (Casa Caligaris a Torino), mentre per il “Design” è salito sul palco Tomasi Cavalli con il suo progetto “Matrice”.

«Possiamo dire con grande entusiasmo che questo Premio è cresciuto in pochissimo tempo: sia per quantità (oltre 110 candidature) che per qualità dei progetti ricevuti – ha affermato Alessandro Amaro, presidente dell’associazione socioculturale CarlottaX – Grazie a chi lo supporta con grande spirito collaborativo, nel ricordo di mia moglie, Carlotta, che ha sempre creduto nella rete, nelle sinergie virtuose, nei giovani e nella passione per l’architettura con la sua accezione più creativa del termine. Avere la Tagliabue in giuria ha significato creare un ponte con una visione internazionale all’avanguardia, che ha consentito di guardare i progetti con sguardo orientato al futuro». Il Premio – interamente finanziato dalla famiglia Amaro – è promosso dall’associazione CarlottaX in collaborazione con Ordine e Fondazione degli Architetti PPC della provincia di CataniaOrdine degli Architetti PPC della provincia di Torino e Comune di Catania. «Ringraziamo il CNAPPC – conclude Amaro – per il patrocinio e la concessione della piattaforma concorsi AWN».


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AI Act e Intelligence Economica: a Tor Vergata con Cesintes e Ai Open Mind sugli impatti dell’AI Act per il Sistema-Paese

AI Act e Intelligence Economica
 
Prime riflessioni sull’impatto per il Sistema-Paese nell’incontro chiusosi a Tor Vergata.
Dalla teoria alla pratica: necessità di criteri e standard per l’applicabilità dell’AI

A Roma CeSIntES/Università di Roma Tor Vergata e Ai Open Mind,  con il Patrocinio di UNINFO, hanno organizzato il momento di studio “AI ACT e Intelligence Economica. Impatti per il Sistema-Paese”, dove si sono affrontati con un approccio tecnico temi quali: Normazione tecnica e Ai Act; Innovazione normativa EU AI Act ed impatti di sistema; EU Ai Act e Corporate Intelligence; EU, Ai Act ed impatti nella standardizzazione; Ai come fenomeno di intelligence economica. L’obiettivo era quello di offrire un primo contributo allo sforzo di riorganizzazione che il Paese dovrà affrontare nel recepire tempestivamente le nuove regole che deriveranno dall’adozione dell’AI Act, con criteri applicativi oggettivi, protocolli, standard, sistemi di certificazione di processo e professionali dedicati. L’iniziativa aveva il supporto dei Media Partner di Ai Open Mind: Agenzia di Stampa DIRECittà Nuova,  Dirittodellinformazione.itMedia Duemila.

Ne è nato un incontro ricco di spunti e con interventi mirati che, nelle poche ore a disposizione, sono riusciti a dare una panoramica generale dello European Artificial Intelligence Actcon una chiave di lettura di Intelligence Economica e quindi in termini di competitività e sicurezza economica, per le aziende e per il Sistema-Paese, e di standardizzazione come strumento a supporto della coerenza e della sicurezza dei processi di AI. Senza gli standard, infatti, non sarà possibile guardare al futuro e attualizzare i principi europei dell’AI Act, articolati nei suoi titoli e articoli specifici. Sarà un passo importante per passare dalla teoria alla pratica, dalla legge ai modelli tecnici di qualità.

Partendo dalla posizione di privilegio che l’AI Act ci ha fornito, si dovranno infatti seguire la congiunzione ed il coordinamento di norme e standard applicativi efficaci, per valorizzare la capacità di ricerca e innovazione che ci contraddistingue, ed anticipare le grandi forze sovrane e multinazionali, che possono godere di una leva finanziaria decisamente più importante a supporto delle proprie industrie e della propria tecnologia. 

L’applicabilità dell’AI sarà, in particolare, articolata a seconda delle classi di rischio nei contesti considerati, come: riconoscimento biometrico, infrastrutture digitali, istruzione, occupazione, servizi pubblici e privati. Le attività di standardizzazione per l’AI in Italia sono portate avanti, in conformità all’ottica Europea legislativa e tecnologica, dal Comitato Tecnico UNI CT 533 con il supporto di UNINFO-Ente federato UNI per l’informatica. In tale ambito è possibile contribuire – come si auspica – da parte di esperti di Amministrazioni, Imprese e Università alla definizione per l’AI di linee guida nazionali nei vari settori tecnologici, economico/sociali e di monitoraggio, distinguendo i punti di vista di governance, management, processi, servizi e prodotti.

Ci si deve porre l’obbiettivo di anticipare l’innovazione e di far esplodere il concetto di approccio “by design” nel rispetto della sicurezza e dei diritti fondamentali delle persone fisiche, fortemente sollecitati dai sistemi AI ad alto rischio.

Altra necessità emersa dal confronto, quella dello sviluppo di competenze ed expertise trasversali a supporto di un processo tecnologico quanto normativo, operativo quanto etico. 

Su tutto, però, la priorità di una governance umana del processo con pensiero fisso al “pulsante rosso” che l’uomo deve sempre avere per fermare la tecnologia quando qualche limite viene superato.

Questi gli esiti, in sintesi, della discussione portata avanti, da Francesco FARINA (Direttore Esecutivo CeSIntES e Direttore Didattico Accademia Cybersicurezza Lazio, che ha anche moderato l’incontro, Domenico SQUILLACE, Presidente Uninfo, Santo MIRABELLI (Direttore Divisione Information Technology della Polizia Postale e delle Comunicazioni e componente Tavolo di Lavoro Europol su ‘Strategia per l’Intelligenza Artificiale a supporto delle Forze di Polizia),  Alessandro ROSSI (Comitato tecnico CeSIntES) e Domenico NATALE (Uninfo – Esperto ISO,CEN, UNI).


Ufficio Stampa AI OPEN MIND
Diana Daneluz
e-mail: ufficiostampa.aiopenmind@gmail.com

Lavoro: occupabilità delle persone con disabilità e svantaggio sociale. Al via il Progetto Accademia OL3D

La data del 26 marzo 2024 è una data importante da mettere in agenda. Perché la conferenza stampa di presentazione del Progetto Accademia OL3D di Abili Oltre APS realizzato con il contributo della Fondazione Prosolidar  e la partnership di AICA (Associazione Italiana per l’Informatica ed il Calcolo Automatico). – Roma, Emeroteca del Ministero della Cultura, Via del Collegio Romano n. 27, martedì 26 marzo alle 11.00, con il Patrocinio e la partecipazione dell’Assessorato alla Scuola, Formazione e Lavoro di Roma Capitale – rappresenta l’esito di un lungo e complesso cammino che l’Associazione ha percorso con determinazione nell’obiettivo fondamentale di favorire l’occupabilità “qualificata” – la novità è in questo aggettivo – delle Persone con disabilità e con svantaggio sociale. E perché questo è un obiettivo condivisibile e da promuovere. 

Tre azioni, un obiettivo ambizioso | Il Progetto – che partito il 1° marzo scorso durerà per questo primo avvio fino al 31 dicembre 2024 –, si articolerà lungo tre direttrici, rivolte esclusivamente a persone con disabilità appartenenti alle categorie protette e a persone con fragilità sociale  disoccupate di età compresa tra i 18 e i 35 anni: erogare formazione nell’area delle competenze digitali configurata sui bisogni professionali di aziende pubbliche e private ed attestata da certificazione ICDL; orientare al lavoro digitale presso gli Istituti Secondari di Secondo Grado; agevolare l’inserimento lavorativo attraverso segnalazione per l’assunzione anche  ai sensi della legislazione sul lavoro protetto. 

Un Progetto di cui far parlare | La conferenza stampa del 26 marzo rientra nella campagna di promozione del Progetto e di reclutamento per le partecipanti e i partecipanti che durerà fino al 15 maggio 2024. Moderata da Elisabetta Salvatorelli Relazioni esterne di Abili Oltre APS, vedrà la partecipazione dell’Assessora alla Scuola, Formazione e Lavoro Roma Capitale, Claudia Pratelli, che ha dato il Patrocinio all’iniziativa di presentazione e contribuirà concretamente al Progetto verso il quale ha manifestato grande interesse. Previsti gli interventi di: Marino D’Angelo, presidente di Abili Oltre APS, motore dell’iniziativa; Giancarlo Durante, presidente della Fondazione Prosolidar che pure fornirà il suo assist all’iniziativa; Lidia Gattini, Direttore editoriale di Zai.net, mensile realizzato da studentesse e studenti delle scuole medie superiori con il coordinamento di giornalisti tutor, edito a Mandragola Editrice e distribuito in tutte le scuole superiori italiane. Zai.net e Radio Zai.net sono Media Partner del Progetto OL3D; Serena Cecconi, Presidente di Ability Garden partner del progetto per le attività di inclusione lavorativa; Antonio Piva, presidente di AICA (Associazione Italiana per l’Informatica e il Calcolo Automatico) di cui Abili Oltre APS è tra l’altro Test Center qualificato, che ha sottoscritto un accordo di collaborazione con Abili Oltre che riguarda anche il progetto Accademia OL3D.

Perché OL3D | Il lavoro è un diritto per tutte e tutti ed è fondamentale per la piena realizzazione di donne e uomini e per la loro autonomia. Il bacino di giovani con disabilità certificata che dopo la fine del percorso educativo scolastico rischiano di finire in un limbo di attesa e di possibile emarginazione è invece vastissimo. Il digitale è, anche qui, un’opportunità. Sia perché facilita ed efficienta l’espletamento di molte mansioni e attività sia perché per alcune forme di disabilità chi ne è affetto ha delle skills naturali in più, a valle sempre di una formazione specifica e specializzata. Un’opportunità, quindi, da cogliere.


Comunicazione OL3D
info: abilioltre@gmail.com | www.ol3d.it
Da Diana Daneluz dianadaneluz410@gmail.com

Monterotondo (Roma): Performance ‘Non è imperativo quello che il corpo urla come fatale’ | Rassegna Anticorpi



Non è imperativo quello che il corpo urla come fatale
Performance con Ferdinando Mazzitelli e Francesca Perniola

A cura di
Roberta Melasecca, Michela Becchis

Coordinamento artistico
Elena Bellantoni

Consulenza
Lisa Rosamilia, Giuliana Silvestrini

24 marzo 2024 ore 16.30 | Monterotondo (RM)
Partenza da Parco del Cigno

Domenica 24 marzo 2024 alle ore 16.30, all’interno di ANTICORPI – RASSEGNA culturale di lotta alle molestie agli stereotipi e alla violenza di genere promossa, organizzata e finanziata dal Comune di Monterotondo per la delega alle Pari opportunità della consigliera Alessandra Clementini, l’Associazione Culturale blowart presenta la Performance Non è imperativo quello che il corpo urla come fatale con Ferdinando Mazzitelli e Francesca Perniola, a cura di Michela Becchis e Roberta Melasecca, con il coordinamento artistico di Elena Bellantoni e la consulenza di Lisa Rosamilia e Giuliana Silvestrini. 

La Rassegna, ideata proprio per per contrastare gli stereotipi di genere e cercare insieme gli “anticorpi” alle molestie e alla violenza, intende scoprire e riscoprire le figure femminili che hanno lottato per l’affermazione e l’emancipazione di tutte le donne: dal 4 marzo al 25 aprile 2024 tante le iniziative – cinema, teatro, danza, performance, reading, mostre, musica, storia e formazione – proposte da numerose associazioni che lavorano sul territorio di Monterotondo. 

Il progetto Non è imperativo quello che il corpo urla come fatale nasce per approfondire, dunque, due figure di artiste, scomparse in giovane età, Chiara Fumai e Pippa Bacca, alle quali sarà data voce e corpo attraverso la voce e il corpo di due altri giovani artisti, Ferdinando Mazzitelli e Francesca Perniola, i quali presenteranno una performance itinerante nelle strade del centro storico, una sorta di percorso-viaggio, come quello svolto dalle due artiste nel corso della loro vita. 

Chiara Fumai e Pippa Bacca, due donne, due artiste: antieroine che hanno dismesso gli abiti del silenzio, mosse da un bisogno ancestrale che fonde l’unico essere in se stesse, dando vita e voce a figure di donne ai margini, dimenticate o contestate, proprie alter ego che spezzano la cultura androcentrica. Due donne assolutamente diverse, due artiste con percorsi di vita e di lavoro senza alcun elemento apparente comune. Chiara Fumai. Pippa Bacca. Unite solo da un destino, anche quello totalmente differente ma dominato da ciò che il corpo urla come fatale, quale “scelta”, per chi preferisce “esito”, di una ricerca coerente, rigorosa, inevitabile. Chiara Fumai e Pippa Bacca. Due artiste che hanno mostrato come l’arte sia il luogo del cambiamento, della consapevolezza, della coerenza, portando al centro della narrazione “le femmine dominatrici, decise, sicure di sé, indecenti, violente, egoiste, indipendenti, orgogliose, avventurose, sciolte, strafottenti…“, così come enunciate dalla voce di Chiara Fumai nello SCUM manifesto (1968) di Valerie Solanas, scrittrice e attivista statunitense. Due donne, due artiste che hanno raccontato l’essenza femminile spostando il punto di vista lateralmente per permettere di guardare quello che mai siamo soliti osservare. Il progetto Non è imperativo quello che il corpo urla come fatale apre uno sguardo, dunque, su queste due figure di donne, di artiste, le quali, attraverso la loro vita e la loro morte, in giovane età, hanno aperto un varco su di un luogo di confine. E come Chiara e Pippa si sono servite l’una di personaggi di donne vissute nell’ottocento e primo novecento – spiritiste e medium, socialiste anarchiche, femministe o attiviste – l’altra di altre se stessa con le quali intraprendere i continui meccanismi di trasformazione dell’essere donna nella società contemporanea, nello stesso modo il progetto le vuole raccontare attraverso il corpo e la voce di altri due artisti che proveranno a “ricercare” nella complessità di Chiara e Pippa quegli elementi necessari per comprendere scelte, sistemi, processi e percorsi di riconoscimento e autorappresentazione. “Perciò la mia testa sa che non è imperativo quello che il corpo urla come fatale. È solo una questione di disciplina. Tutto passa, anche la vita” (da Senza di Anna Segre)

Chiara Fumai, laurea in Architettura al Politecnico di Milano, studi al Corso Superiore di Arti Visive della Fondazione Ratti di Como e al Dutch Art Institute di Arnhem, Premio Lum 2011, Premio Furla 2013, presente nel 2012 a dOCUMENTA (13) di Kassel, nel 2016 alla 16esima Quadriennale di Roma, nel 2017 XIV Premio New York, studia approfonditamente e con dura disciplina figure femminili di un passato vicino. Nelle sue performance invoca donne di epoche differenti, unite da un desiderio di rivalsa, dalla necessità di sottrarsi all’oppressione maschile: Carla Lonzi con il suo Secondo Manifesto di Rivolta Femminile ‘io dico io’; Eusapia Palladino, spiritista e medium; Zalumma Agra, strega circense; Ulrike Meinhof giornalista, terrorista e rivoluzionaria tedesca. E ancora nel progetto per la Fondazione Querini Stampalia di Venezia, Chiara è la guida di una apparente visita guidata alle collezioni, durante la quale racconta le storie delle donne ritratte nei dipinti – sottolineando la loro esclusione dalla narrazione dell’arte, definita proprio dall’assenza di informazioni biografiche sul loro conto, diversamente dai pari di genere maschile – interrompendo spesso la narrazione mediante messaggi scanditi nella lingua dei segni, per esprimere l’indicibile, la violenza. Chiara muore a 39 anni nel 2017, a Bari, suicida nella galleria Doppelgaenger: Chiara decide di varcare la soglia, utilizzando questa volta il suo stesso spirito.

Pippa Bacca, nome d’arte di Giuseppina Pasqualino di Marineo, nipote di Piero Manzoni, sviluppa i suoi studi ed inizia la carriera artistica a Milano, già giovanissima nel 1997 con il suo Manifesto-scherzo per la prima del Teatro alla Scala per poi proseguire con mostre ed azioni performative durante le quali rappresentava allegoricamente i suoi cinque alter ego oppure trasformava oggetti in altri oggetti attraverso collage e foto. Il suo principale progetto è stato “Sposa in viaggio”: attraversare in autostop, insieme all’artista Silvia Moro, undici paesi dilaniati dalla guerra, tra cui Slovenia, Croazia, Bosnia, Bulgaria, Turchia, Siria, Libano, Giordania e Israele, raccontando il mondo femminile ed indossando un abito da sposa che si sporca e si consuma. Ogni dettaglio dell’abito era stato appositamente progettato e studiato con precise simbologie, di purezza, innocenza, pace e armonia. Pippa Bacca venne uccisa a 33 anni nel 2008, a Instanbul, dopo aver attraversato Slovenia, Croazia, Bosnia e Bulgaria, immergendosi profondamente nelle culture che toccava, cosciente di quanto e di quello che stava percorrendo, con quella disciplina imperante di chi ha compiuto una scelta precisa e coerente. 

Ferdinando Mazzitelli, nato a Santeramo In Colle (BA) nel 2001, si diploma presso il Liceo Artistico C. Levi – E. Duni con indirizzo Architettura nel 2020. Attualmente frequenta il corso triennale di pittura presso l’Accademia di Belle Arti de L’Aquila ABAQ. Nel 2023 viene selezionato per il 74° Premio Michetti nella categoria “Premio Michetti Giovani”. La sua ricerca si incentra sull’analisi di tematiche sociali legate al corpo e alla sua percezione nello spazio e in vari contesti. Partendo dall’esperienza personale, indaga corpi non rispondenti a standard di genere attraverso la performance, la pittura, la fotografia, il video.

Francesca Perniola, nata a Bari, classe 1987. Vive e pratica a San Giovanni Teatino (CH). Studia Pittura presso l’Accademia di Belle Arti dell’Aquila, dove sperimenta da subito diversi linguaggi, guidata da interessi trasversali e da una particolare attenzione verso il video e la performance. Membro del collettivo YAW, nel 2022 partecipa alla residenza artistica Arte Scienze e Spiritualità a cura di Serena Ciccone. Nel 2022 partecipa a Performative02, al progetto a cura di Elena Bellantoni con gli studenti dell’Accademia di Belle Arti L’Aquila (ABAQ) per una performance collettiva e relazionale negli spazi del MAXXI. Nel 2023 partecipa alla residenza d’artista Memoria e Progetto, a cura di Andrea Aquilanti, Maurizio Coccia, Enzo De Leonibus, Franco Fiorillo con l’installazione Non mi resta che essere casa. Interessata alla scrittura e alle pratiche curatoriali, è Contributor per Exibart e nel 2023 cura la mostra IMPURO|Sostare nell’insoluto presso la Galleria YAG/garage (PE) con il collettivo 1|10. La personale attitudine verso l’indagine interiore conduce la sua ricerca ad affrontare tematiche legate ai concetti di identità e alterità, in particolare il femminile e i suoi condizionamenti, vita e morte, metamorfosi e conservazione, eros e phobos. 



ANTICORPI
Rassegna culturale di lotta alle molestie
agli stereotipi e alla violenza di genere
Promossa e organizzata e finanziata dal Comune di Monterotondo per la delega alle Pari opportunità della consigliera Alessandra Clementini
4 marzo – 25 aprile 2024
Non è imperativo quello che il corpo urla come fatale
Performance con Ferdinando Mazzitelli e Francesca Perniola
Promossa dall’associazione culturale blowart
Ideazione di Roberta Melasecca
A cura di Roberta Melasecca e Michela Becchis
Coordinamento artistico di Elena Bellantoni
Consulenza di Lisa Rosamilia e Giuliana Silvestrini
24 marzo 2024 ore 16.30 | Monterotondo (RM)
Partenza da Parco del Cigno

Associazione culturale blowart
Roberta Melasecca
associazioneblowart@gmail.com – tel. 3494945612
https://associazioneblowart.wordpress.com/

Comunicazione
Roberta Melasecca
roberta.melasecca@gmail.cominfo@melaseccapressofice.it

La città di Alessandria si tinge di blues

Il 5 e 6 aprile i musicisti che saranno i protagonisti dell’ALE SOUND FESTIVAL adAlessandria avranno un prestigioso denominatore comune: il Blues. Questo genere musicale sarà la declinazione principale della manifestazione che si terrà presso il Teatro Ambra di Alessandria (D.L.F. Alessandria) con la direzione artistica di Gabriel Delta, famoso musicista sedotto in gioventù dal blues di B.B. King a Buenos Aires, trasferitosi in Italia e attivo nella scena nazionale ed internazionale ormai da diversi anni.  

Due giornate straordinarie, con artisti di livello internazionale, che porteranno sul palco un piccolo gioiello per gli amanti della musica, quella tradizione afroamericana che dal gospel e dagli spiritual è arrivata fino ad oggi, influenzando idoli rock come i Maneskin, Bruce Springsteen o Lady Gaga.

MAX PRANDI  
Da anni Max Prandi porta in giro per il mondo la musica che ama, il blues e i suoi
derivati, riproponendo in chiave minimalista i classici del genere e omaggiando i grandi maestri da John Lee Hooker a Otis Redding da Muddy Waters a Johnny Cash.

DARIO LOMBARDO & ANDREA SCAGLIARINI  
Dal 1978  hanno  approfondito ed affinato la conoscenza dei linguaggi del Blues attraverso le rispettive collaborazioni con molti musicisti statunitensi, primo fra tutti Phil Guy.
Nel loro spettacolo potremo ascoltare sia i ruvidi classici del Delta e del Piedmont Blues che  le più sofisticate atmosfere Folk Blues e Ragtime affiancate alla rilettura acustica di classici del Blues contemporaneo, della Soul Music e di alcuni dei brani originali.

PAOLO ERCOLI TRIO
Una formazione molto duttile che vede Paolo Ercoli destreggiarsi al Dobro, chitarra e mandolino, Rino Garzia al basso e Gino Carravieri alla batteria, proponendo uno spettacolo originale e atipico, quantomeno con queste sonorità strumentali che vanno dal Funky-Jazz-Blues al Country.

ATTILIO MALAMBRI
Attilio Malambri, in arte Little Til, cantante e pianista milanese, classe 2001, propone all’ascoltatore un vero e proprio tuffo nel passato  che parte dagli albori del jazz tradizionale di New Orleans e passa per il blues di Chicago, il country languido e malinconico alla Jimmie Rodgers o qualche storia strappalacrime alla Hank Williams.

MARCO PANDOLFI  
Pur essendo uno degli armonicisti blues italiani più richiesti, da diversi anni si esibisce soprattutto suonando chitarra e armonica insieme. È stato invitato a suonare in importanti festival in Europa e negli Stati Uniti, dove ha anche avuto l’occasione di registrare in Pennsylvania, Mississippi, Texas, California e Arizona. Ha collaborato con alcuni dei più grandi musicisti blues a livello mondiale: Paul Oscher, Richard Ray Farrell, Bob Margolin, Willie King, Bob Corritore, David Lee Durham, Greg Izor, Harvey Brooks, Preston Hubbard, Tom Walbank.

GNOLA BLUES BAND  
Maurizio “Gnola” Glielmo, artista dai lunghi e prestigiosi trascorsi nella scena del blues italiano. Per anni a fianco del leggendario Fabio Treves calca i palchi dei più importanti festival italiani e internazionali.
Maurizio Glielmo da così vita alla sua Gnola Blues Band che nasce ufficialmente nel 1989 con l’obbiettivo iniziale di percorrere inizialmente gli itinerari più classici del blues sino a fondere gli elementi della tradizione in interessanti composizioni originali.

L’Ale Sound Festival sarà presentato da Massimo Ferro 
Inizio concerti ore 21 
Teatro Ambra c/o DLF Viale Brigata Ravenna8 15121 Alessandria
La stagione 2023-24 del Teatro Ambra, Ambrabramadimusicaeteatro, nasce dalla sinergia tra il D.L.F. Alessandria-Asti e l’Associazione Commedia Community/Teatro della Juta, con il prezioso sostegno della Regione Piemonte e la collaborazione del Comune di Alessandria. 
BIGLIETTERIA ALE SOUND FESTIVAL Biglietto intero €15
Biglietto ridotto €13 (Soci DLF, Soci Unitre Alessandria, Over 65, Under 12) 
FESTIVAL PASS PER ENTRAMBE LE SERATE € 25 
BIGLIETTI ON LINE su Dyticket.it al link: 
https://www.diyticket.it/festivals/555/ale-sound-festival
Info, prenotazioni e biglietteria Teatro Ambra, Tel. 0131 252079 
Segreteria Da lunedì a Venerdì, 9:00 – 12:30 16:00 – 18:00 segreteria@dlfal.itwww.dlfal.it


Ufficio Stampa A-Z Press
Antonio Boschi
info@a-zpress.com

Mike Sponza, da oggi disponibile l’intera serie video delle Gold Mountain Sessions

YOUTUBE PLAYLIST VIDEO

MIKE SPONZA,
DA OGGI 
DISPONIBILE L’INTERA 
SERIE  VIDEO DELLE
GOLD MOUNTAIN SESSIONS

Da oggi venerdì 15 marzo Mike Sponza – musicista triestino alla continua ricerca di una evoluzione sonora – pubblica l’intera playlist dei video delle Gold Mountain Sessions, una serie di riprese e audio di altissima qualità che lo vedono all’opera con la sua formazione al completo, una vera e proprio assaggio di quello che con la sua band propone nelle esibizioni live!

Questo progetto, al quale Mike crede e lavora da tempo, rappresenta la vera essenza di una lunga ed importante carriera musicale che lo ha visto protagonista sui principali palchi di tutta Europa, e che porterà sui palchi dei festival dell’estate 2024 .

10 video, 10 istantanee per fissare l’energia di un concerto in un’ambientazione da studio televisivo.

Mike Sponza si esibisce con il suo ottetto, al completo, formazione perfetta per rendere al meglio le sue composizioni.

Una produzione audio-video hi-tech di altissimo livello con soluzioni tecniche state-of-the-art, seguita in ogni passo dall’etichetta svizzera Epops Music insieme agli allestimenti Mister X, azienda già collaboratrice di Elton John, Peter Gabriel e Aerosmith e da Davide Linzi, sound engineer italiano già al fianco di Negrita, Blanco e Alcatraz.

Tutto questo e molto altro ancora sono le Gold Mountain Sessions.

Ad accompagnare il band-leader in questo sontuoso progetto troviamo le vocalist Alexia Pillepich e Nicole Pellicani, la storica sezione ritmica che comprende il basso di Roby Maffioli e la batteria di Moreno ButtinarMichele Bonivento al pianoforte e organo Hammond, Giorgio Ruzzier alla tromba assieme ad Angelo Chiocca al sax tenore colorano ulteriormente il sound della Mike Sponza Band.

Chitarrista, cantante, compositore, bandleader, Mike Sponza vanta una carriera pluridecennale e collaborazioni internazionali. Ma soprattutto con i suoi progetti ‘Continental Shuffle’ e ‘Kakanic Blues’, è diventato uno degli esponenti di punta di quello che potremmo definire blues europeo. I suoi ultimi due album ‘Ergo Sum‘ e ‘Made In The Sixties’, prodotti agli Abbey Road Studios di Londra lo confermano prolifico autore e raffinato artista del contemporary blues. Grande appassionato di auto storiche e di arte, Sponza da anni cura la propria immagine ed il proprio sound in modo molto personale, regalando al suo pubblico un blues anticonvenzionale, con spettacoli di sempre altissimo valore ed intensità. 

Web: www.mikesponza.it
Facebook: www.facebook.com/mikesponzaofficial 
Instagram: https://www.instagram.com/mikesponza69/
YouTube: www.youtube.com/@mikesponza8769 
Spotify: https://open.spotify.com/intl-it/artist/5FY9a7qpmUzFzlhkMmo9KI


Ufficio Stampa A-Z Press
info@a-zpress.com

Pisa, Museo della grafica: “L’arte incontra la botanica, acquerelli di Elena Zito”

Il Museo della Grafica (Comune di Pisa, Università di Pisa)  è lieto di invitarvi all’inaugurazione della mostra:

acquerelli di Elena Zito

Mercoledì 20 marzo, ore 17:00

Per maggiori informazioni Cliccare il logo

Museo della Grafica – Lungarno Galilei, 9 – Pisa
Tel. 050/2216060 (62-66-67)
E-mail: museodellagrafica@adm.unipi.it
www.museodellagrafica.sma.unipi.it