3 dicembre 2019
Relazione alla Commissione per le petizioni
Presentazione della candidatura dell’Avv. Giuseppe Fortunato quale Mediatore Europeo
dell’Avv. Giuseppe Fortunato, Ombudsman
Sono molto lieto di essere in questa audizione della Commissione per le petizioni, aperta per l’occasione a tutti i parlamentari europei, a presentare la mia candidatura quale Mediatore Europeo. È la terza volta che ho questa grande opportunità, nell’ambito di un percorso di vita, di competenze acquisite e di esperienze maturate, incentrato proprio sulla specifica figura di Difensore Civico.
Il mio intervento introduttivo consiste in una brevissima necessaria premessa sulla figura di Difensore Civico alla luce della mia esperienza su tale campo e in tre parti:
a) in primo luogo, mirando a presentare la mia persona, tramite gli studi specifici, le competenze specifiche e le concrete attività svolte;
b) in secondo luogo, illustrando alcuni risultati concreti della mia azione quale Difensore Civico;
c) in terzo luogo, indicando le prime linee fondamentali dell’azione del nuovo Mediatore Europeo, soprattutto in relazione alle grandi potenzialità, ben poco utilizzate, di questo ruolo fondamentale nel contesto dell’Unione Europea, sapendo che non mancherà occasione di approfondire questi punti nella successiva discussione.
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La brevissima premessa sulla figura del Difensore Civico è
necessaria perché orienta ogni considerazione, valutazione, scelta.
Guardando nel cuore della normativa, che cos’è questa figura
di Difensore Civico? E’ l’Amico competente del Cittadino, è l’Intermediario
istituzionale che favorisce i buoni rapporti fra Cittadino e Pubbliche
Amministrazioni, è il Promotore di Giustizia sostanziale nella Pubbliche
Amministrazioni.
Tutti i poteri pubblici, ciascuno con la sua specificità,
devono essere al servizio del Cittadino e, quindi, ogni atto, così come ogni
comportamento, della Pubblica Amministrazione deve essere sempre celere,
gentile, efficiente, efficace, giusto e, salvo esigenze specifiche,
trasparente. Il Difensore Civico deve essere, quindi, capace di risolvere
concretamente il caso di maladministration sottoposto dal Cittadino oppure
comunque individuato e spingere la Pubblica Amministrazione al suo
miglioramento. Il Difensore Civico, con il suo operato, innanzitutto trasforma,
nel caso specifico, il disagio, l’insoddisfazione, il dolore del Cittadino in
un sorriso ma deve anche sapere fare di più, andando alle radici del problema nelle
pubbliche amministrazioni per evitare che analoga situazione dolorosa si
ripresenti e costruendo così una Pubblica Amministrazione più trasparente, più
celere, più gentile, più efficiente, più efficace, più giusta.
Il Difensore Civico deve saper fronteggiare vittoriosamente
le resistenze burocratiche che spesso si nascondono dietro interpretazioni di
norme e saper far maturare effettive soluzioni.
Per svolgere proficuamente tale funzione di Difensore Civico
è indispensabile, quindi, un’alta competenza giuridica, specificamente di
pubbliche amministrazioni, riconoscendo le patologie di atti amministrativi, di
attività non conformi a leggi e comunque non corrette e le soluzioni
effettivamente percorribili. Senza competenze giuridiche si rischia, come è avvenuto
in più casi, di aprire sulle vicende inchieste lunghe senza un esito positivo,
creando frustrazione e senso di impotenza. Inoltre, le competenze giuridiche
sono necessarie ma non bastano perché solo l’avere maturato la concreta
esperienza all’interno delle Pubbliche Amministrazione può farne capire le
dinamiche pratiche e indirizzarle a un benessere duraturo.
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a) Da questa breve necessaria premessa possono essere tratte
le chiare ragioni per cui ho deciso di candidarmi, ancora una volta, quale
Mediatore Europeo, poiché i Cittadini europei non hanno visto ancora in Europa
realizzarsi le grandi e giustificate aspettative per questo ruolo.
Non ho necessità di spiegare perché voglio ricoprire questa
funzione di Mediatore dato che la ho svolta e la svolgo in altro Ente mentre il
mio desiderio di svolgerlo in Europa è in linea con l’impegno da me sempre
profuso per gli specifici aspetti internazionali della Difesa Civica.
Ho maturato, in tanti anni, specifica esperienza e
competenza di Difensore Civico: sono stato già Difensore Civico della Campania
dal giugno 1999 al novembre 2004 e sono ora nuovamente Difensore Civico della
Campania dal luglio 2018. Sono stato Presidente dell’Associazione Nazionale dei
Difensori Civici Italiani e ho sempre curato gli aspetti internazionali. Sono
stato il Presidente di due reti internazionali di Difensori Civici: lo
Sportello Unico Internazionale della Difesa Civica (fra i Difensori Civici dei
Paesi del Consiglio d’Europa) e The International Ombudsman (con Ombudsman di
tutto il mondo).
Dal 2005 al 2012 sono stato Garante per la protezione dei
dati personali e sono stato Coordinatore del Laboratorio Privacy Sviluppo, un
organismo internazionale cui hanno preso parte 25 Autorità Garanti per la
protezione dei dati personali, occupandosi degli aspetti più innovativi
correlati alla dignità, alla libertà e all’identità della persona e al suo
sviluppo.
Sono avvocato, più volte specializzato presso l’Università
italiane, ho svolto corsi e stage all’estero, anche presso questo Parlamento
Europeo e presso Istituti internazionali di questa città di Bruxelles, ho
svolto ricerche e docenze universitarie e presso Istituti pubblici, sempre
spinto ad occuparmi del rapporto fra Cittadini e pubblica amministrazione
Nelle mie attività professionali nella Pubblica
Amministrazione sono stato Capo dell’Ufficio Legale e Legislativo della Vice
Presidenza del Consiglio dei Ministri in Palazzo Chigi, Direttore di Sezioni
Giuridizionali della Giurisdizione Amministrativa, Amministratore di strutture
sanitarie e ospedaliere.
Sono stato Direttore di Master rivolti a laureati e
professionisti; ho selezionato e formato dirigenti della pubblica
amministrazione; ho soprattutto approfondito nella mia vita e nei miei libri il
tema dei diritti del Cittadino e delle sue garanzie. Ho lanciato il tema della
Civicrazia, la democrazia compiuta in cui i diritti sono concretamente
garantiti. Il Difensore Civico è un formidabile strumento soprattutto per
realizzare pienamente il corretto rapporto e dialogo fra Cittadini e
Istituzioni. La mia convinzione è che non basta rispettare la legalità ma
bisogna saper combattere quotidianamente per la legalità e un Difensore Civico
ha il dovere di far rispettare le leggi e far garantire i diritti, non soltanto
contrastando ma dimostrando di sapere sconfiggere effettivamente la
maladministration.
b) Vengo allora ai
risultati nei miei ruoli di Difensore Civico. A un Difensore Civico occorre
chiedere concreti risultati, non l’elenco di casi trattati né proclami. Essere un Difensore Civico è un’attività
anche ben distinta da quella di un giudice amministrativo che giudica la
pubblica amministrazione e dà ragione o torto in sentenza mentre il Difensore
Civico cerca le modalità di evitare l’ingiustizia, mirando a ogni possibile positiva
soluzione, anche creativa, e procedendo ad estendere il suo intervento anche
fuori dal caso specifico, intervenendo alla radice sulla fonte
dell’ingiustizia.
Voglio fare rapidamente venti esempi per fare capire uno stile gentile con tutti ma chiaro e deciso contro i soprusi per garantire i diritti.
1. Ho chiaramente dimostrato, anche senza
ricoprire il ruolo di Difensore Civico, che so “domare la belva selvaggia”
della Pubblica Amministrazione quando essa non rispetta le regole. Il futuro del funzionamento dei pubblici
servizi e di ogni istituto pubblico è molto correlato al fatto che le scelte
dei nominati siano affidate ai più competenti nello specifico campo e non ai
più raccomandati.
Non è facile
intervenire in questo campo delle nomine perché significa contrastare metodi.
Io l’ho fatto, innanzitutto, allorquando la Regione Campania voleva nominare un
Difensore Civico regionale fuori dalle procedure legalmente sancite. Non ci è
riuscita perché ho saputo difendere l’indipendenza di quest’Autorità
indipendente del Difensore Civico e il rispetto della legge, anche avendo
ottenuto otto consecutive pronunce giudiziarie.
2. Divenuto Difensore Civico della Regione Campania, non ho
esitato a contestare quando il Consiglio regionale ha nominato il Garante dei
Disabili e anche qui ho avuto ragione, come hanno poi evidenziato quattro
consecutive pronunce giudiziarie. Ciò ha prodotto una maggiore attenzione verso
la qualità dei nominati e alla motivazione delle scelte. In ogni parte d’Europa
si contrastano le scelte dei più capaci e dei più meritevoli e il Difensore
Civico è un baluardo per le buone scelte.
3. Ho trasmesso miei inviti
a tutti i Comuni per la costituzione dei Comitati Unici di Garanzia (un
organismo di tutela comunale, anche per la pari opportunità per le donne) e per
quanto riguarda l’adeguamento a normative quale quella del regolamento europeo
per la protezione dei dati personali.
Con il continuo impegno, con i solleciti e le informazioni, i Comuni si
sono adeguati, inviando al Difensore Civico le relative delibere attuative
della normativa.
4. Naturalmente ho fatto attuare la normativa della Difesa
Civica. Per quanto riguarda la Città metropolitana di Napoli (ove il Difensore
Civico metropolitano di Napoli era previsto dalla legge e dallo Statuto ma
mancava da quattro anni) il mio invito quale Difensore Civico campano ha
prodotto un avviso pubblico per la nomina. Poi la Città metropolitana di Napoli
indugiava e rinviava la nomina, cosicché è stato necessario il mio ulteriore
intervento per la nomina del Difensore Civico, sulla base di una stretta
comparazione dei curricula dei candidati, evitando anche in questo caso scelte
sbagliate.
5. La mia continua attività persuasiva del Difensore Civico
campano ha prodotto un forte innalzamento della presenza delle donne nelle
giunte delle amministrazioni locali (ai fini del rispetto della legge).
6. In moltissimi casi ho fatto cessare un duraturo silenzio
di pubbliche amministrazioni. La nuova prospettazione del ricorrente, dopo che
l’amministrazione aveva spesso rotto il persistente silenzio, e la
sottolineatura specifica di alcuni aspetti hanno sempre arricchito il confronto
da cui sono emerse soluzioni, utilizzando fino in fondo i miei poteri. In
alcuni casi grovigli burocratici causano danni enormi perché non si riesce ad
avere necessarie autorizzazioni e come Difensore Civico ho posto fine a tali
vicende.
7. Manifesti orridamente lesivi della dignità delle donne
sono stati affissi da tre Comuni. Essi sono stati subito defissi su intervento
pronto del Difensore Civico. Ho costituita anche uno specifico Comitato di
Esperte contro la pubblicità offensiva della dignità delle donne. Le pubbliche
amministrazioni non possono essere moltiplicatori dell’orrido. La lotta alla
violenza sessuale e alle molestie può avvalersi ora anche di queste concrete
vittorie.
8. Nell’esercizio di prerogative in materia di accesso agli
atti, la dichiarazione di illegittimità di diniego, sovente tacito, ha permesso
l’accesso rapido a atti indebitamente negati a tanti Cittadini. La trasparenza
è la migliore garanzia che non vi siano interferenze illecite nei procedimenti
amministrativi.
9. Un buon risultato è stato quello per i boschi e gli
incendi estivi, richiamando precisamente l’attenzione dei Sindaci, indicando
precisamente che cosa fare, facendo circolare le migliori pratiche. Ottimo il
successo iniziale. Poi l’azione di tutela è proseguita positivamente. Prevenire
è meglio che curare. Dare alle pubbliche amministrazioni suggerimenti concreti
e precisi avvertimenti impedisce errori.
10. L’abusivismo speculativo in Campania, convivente spesso
con le organizzazioni criminali (e in Campania opera la camorra), ha subito con
i miei interventi rilevanti sconfitte. Le difese da parte di pubbliche
amministrazioni di opere speculative abusive sono censurabili sotto molti
profili.
11. I diritti dei
diversamente abili non possono rimanere sulla carta. Ho ottenuto l’abbattimento
di decine di barriere architettoniche.
12. Il punto più importante del mio sperimentato metodo di
Difensore Civico è: “affrontare il caso specifico, risolvere le situazioni
analoghe, costruire modelli duraturi”. Vediamo, come esempio, come sono stati
da me affrontati alcuni casi nel mondo della scuola.
Da singoli casi specifici sono nate profonde trasformazioni.
Una denuncia al Difensore Civico deve, infatti, portare alla risoluzione del
caso concreto ma anche alla necessaria innovativa nuova regola di civiltà.
Dalla posizione del Mediatore Europeo tale metodo sarebbe un acceleratore
formidabile.
Un importante risultato, ad esempio, è stata la comunicazione
preventiva delle bocciature ai genitori dei ragazzi bocciati prima della
pubblicazione (mentre, prima che fossi Difensore Civico, si erano verificati
anche casi di suicidi di ragazzi che avevano appreso la brutta notizia della
bocciatura solo dagli affissi quadri scolastici degli esiti annuali). E’
bastato un ricorso in un caso per cambiare la regola, a favore di tutti.
13. Sempre nel mondo della scuola, un ulteriore risultato è
stato il limite di peso per i libri da portare da tutti gli scolari a seguito
della giusta lamentela di un solo ragazzo.
14. Ancora nel mondo della scuola, il trasmettere le pagelle
anche ai genitori separati non conviventi (pagelle prima date solo ai genitori
affidatari conviventi) è stata un’altra mia realizzazione concreta. Ricordo
Stefano che era il giovane padre che, tramite la denuncia al Difensore Civico,
risolse la sua situazione ma anche la situazione di tutti i padri e tutte le
madri nella stessa situazione di genitore separato non convivente.
15. Queste ed altre situazioni specifiche affrontate sono
divenute in Italia regole nazionali a seguito dell’azione del Difensore Civico
La ragazza di nome
Antonella che si rivolse a me come Difensore Civico per lamentarsi contro l’uso
del cellulare di inservienti per ragioni personali in ospedale dinanzi a suo
padre malato oltre a ricevere le scuse della direzione dell’ospedale ha
ottenuto che fosse costruito il segnale di divieto di uso cellulare nelle
camere di malati gravi per tanti ospedali.
Ora continuamente controllo con esito positivo il nuovo
corso con le regole giuste ma prima dei miei interventi come Difensore Civico
la situazione era ingiusta e senza regole.
16. La forte intimazione che ho fatto verso gli Enti gestori
di Parco di attivare i poteri di scioglimento dei consigli di amministrazione
se non approvavano subito i dovuti regolamenti per la partecipazione dei
Cittadini li hanno portati a emanare le normative in materia di partecipazione.
17. Anche in alcuni Comuni sono riuscito a ottenere il
mancante dovuto regolamento obbligatorio per la partecipazione dei Cittadini.
Legge e statuto lo prescrivono. Le associazioni li
richiedono.
18. Enti distinti litigano e i Cittadini spesso non sanno
che fare. Li ho convocati subito in esami congiunti allo stesso tavolo e talora
in poco tempo si smette un ping pong decennale di carte. Il Difensore Civico
deve sapere trovare una soluzione, evitando ritardi.
19. A Somma Vesuviana il mio Commissario ad acta ha fatto
con buon senso un ottimo lavoro sull’edilizia e per la giustizia urbanistica.
Servirà non solo per Somma Vesuviana ma come esempio. Un’opera deturpante non
può restare.
20. Una grave malattia di taluna burocrazia è la sordità.
Talvolta una mancanza di ascolto può creare un ritardo in qualcosa che sembra
piccola cosa ma che crea gravi problemi. Sconfitta, ad esempio, dal Difensore
Civico la sordità nel Comune capoluogo di Benevento. I Cittadini per dovute
certificazioni stavano aspettando da mesi e quel semplice certificato non
faceva completare una pratica importante, danneggiando le vite, fino all’esito
positivo per l’intervento del Difensore Civico campano.
Esposti questi venti punti come esempi di come voglio agire,
non posso mancare di evidenziare in questa sede come il Difensore Civico
campano ha favorito l’attuazione di iniziative dell’Unione Europea quale la
Macroregione Mediterranea. In Europa sono state approvate le strategie di
quattro Macroregioni.
L’Assemblea della Macroregione Mediterranea, dopo un ritardo
di nove anni per incapacità delle pubbliche amministrazioni locali a cogliere
tale rilevante opportunità dell’Unione Europea, si è rivolta unanimemente il 9
novembre 2018 al Difensore Civico campano quale Pubblica Amministrazione
procedente. Accogliendo tale legittima e fondata unanime richiesta è stato
quindi emanato dal Difensore Civico il decreto n. 9 del 12 novembre 2018,
pubblicato sul BURC n. 89 del 29 novembre 2018.
In questa rilevante
azione partecipata e dalle concomitanti esperienze per la partecipazione e per
le positive iniziative dell’Unione Europea vedo forte l’impegno di tanti
Cittadini ad agire in prima persona per costruire, dal basso, una pubblica
amministrazione nuova, pienamente del Cittadino e, quindi, a servizio del
Cittadino. L’azione della società civile mi fa ben sperare e certamente il
Difensore Civico in ogni parte d’Europa (e in particolare il Mediatore Europeo)
è il formidabile alleato in tale percorso di costruzione di un positivo legame
fra l’Europa e i Cittadini.
c) Concludo allora con alcune ulteriori linee circa
l’auspicato futuro del Mediatore Europeo.
Riconosco ogni impegno di chi ha svolto negli anni questa
funzione di Mediatore Europeo ma, per
spirito di chiarezza e verità, pur rispettando il lavoro svolto, cinque punti
mi convincono che è oggi opportuno un salto di qualità. Mi limito a questi
cinque punti perché è evidente (e non avrei bisogno di aggiungere altro) che il
mio programma di attività è soprattutto l’applicazione in chiave europea dei
risultati, principi e metodi di lavoro già adottati e indicati. Non avrei
bisogno di aggiungere altro
1. Troppo poche sono le denunce al Mediatore Europeo,
neppure 2200 all’anno. L’Istituto del Mediatore Europeo non è conosciuto.
Probabilmente perché non risultano modifiche strutturali derivanti dall’azione
del Mediatore Europeo e il fatto che le tre distinte conosciute principali
campagne contro tre distinte persone,
diversamente da quanto da me evidenziato, sono state
infruttuose.
2. Di queste denunce meno di 900 sono nel mandato del
Mediatore Europeo. Per la maggior parte delle denunce il Mediatore Europeo,
quindi, si limita a trasmettere la denuncia ad altra autorità e spesso al
Difensore Civico Nazionale (e spesso inutilmente perché il denunciante si era
già contestualmente rivolto).
Appare a questo punto necessario chiedere alle istituzioni
europee di indicare in ogni procedimento e in ogni atto la possibilità di
rivolgersi al Mediatore Europeo.
3. Non bisogna affermare che gli standard della pubblica
amministrazione della Commissione Europea sono buoni. Questo giudizio del
Mediatore Europeo nella sua relazione non è fondato su alcun dato. Gli standard
della Commissione Europea vanno innalzati in trasparenza, in celerità, in
efficacia e in giustizia. Questo frettoloso giudizio non ha motivazioni perché
lo scarso numero di denunce non deriva da un’alta qualità della Pubblica
Amministrazione della Commissione Europea bensì dalla poco conoscenza della
figura del Mediatore Europeo e anche dalla poco fiducia nella sua azione visto
il fallimento delle sue tre campagne.
4. Occorre un’azione molto incisiva del Mediatore Europeo
circa le Agenzie Europee. Non bastano oggi azioni singole ma il Mediatore
Europeo deve energicamente rendere trasparenti le loro procedure.
5. Occorre creare una fattiva quotidiana cooperazione del
Mediatore Europeo con i parlamentari europei. Non bisogna limitarsi a documenti
e incontri. Bisogna dire forte che spesso i parlamentari europei sono
ostacolati nella loro piena funzione di rappresentanti eletti rispetto alle
situazioni che evidenziano. Nelle interrogazioni dei parlamentari europei vi
sono molti spunti di concreto intervento per il Mediatore Europeo. Se eletto
Mediatore Europeo, a fianco alla procedura ordinaria per le denunce, tratterò
d’ufficio ogni interrogazione come denuncia, giungendo alla massima trasparenza
sui fatti indicati e al concreto risultato del buon andamento della pubblica
amministrazione.
Ho la certezza che il Mediatore Europeo dovrà aiutare con competenza, con esperienza, con entusiasmo, con indipendenza i Cittadini e i parlamentari europei, loro rappresentanti, per un potere pubblico europeo che aiuti tutti a una vita migliore. Sono lieto di poter approfondire con Voi questi e altri aspetti e rispondere alla Vostre domande. Grazie.
IMMAGINE DI APERTURA: Foto di 3D Animation Production Company da Pixabay