E là dove una volta sorgeva il Vaudeville, oggi sorge, fontana di luce, il Paramount

Dopo vari anni dalle precedenti pubblicazioni, torna in libreria “Souvenirs” di Alberto Savinio per la Piccola Biblioteca Adelphi. Queste cronache di uno spaesamento esistenziale sono state pubblicate per la prima volta nel 1945 con Nuove Edizioni Italiane, e riproposte da Sellerio nel 1976. Savinio, fratello minore del pittore Giorgio de Chirico, passeggiando in una Parigi mutata da quella conosciuta negli anni precedenti, compone una sorta di atlante di usi e costumi ormai lontani. L’articolo che proponiamo è di Lavinia Torti, dottoranda in culture letterarie e filologiche all’Università di Bologna, e compare sul sito web “Il Tascabile”.

LEGGI SU “IL TASCABILE” Parigi è nuda
ALBERTO SAVINIO SU WIKIPEDIA

IMMAGINE DI APERTURA  Foto di Gerhard Bögner da Pixabay

La Taverna Trafalgar fa rivivere la Greenwich del XIX secolo

La Taverna Trafalgar sorge con grazia dalle acque del Tamigi nel sito del patrimonio mondiale marittimo di Greenwich. Progettata nel 1837 dall’architetto Joseph Kay, uno dei membri del Royal Institute of British Architects, conserva l’essenza di Greenwich del XIX secolo. In quell’epoca il locale era frequentato dai luminari dei circoli letterari, artistici e politici di Londra. Tra questi frequentatori si ricordano Charles Dickens, JMW Turner, Isambard Kingdom Brunel, William Gladstone e Tom Cribb e molti altri ancora. Vale la pena di leggere ulteriori notizie su questo storico locale soprattutto riguardanti le opere di arredamento storico, che ancora oggi permettono di accogliere fino a tarda notte ogni sorta di pubblico .

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IMMAGINE DI APERTURA: una veduta interna del locale

Antonio Colonna – Dalla curiosità l’amore e dall’amore la passione

Il Maestro Orafo Antonio Colonna

Visitiamo virtualmente il laboratorio del Maestro Orafo Antonio Colonna, ad Altamura (Bari), specializzato nel Design del Gioiello. La sua è un’opera che si ispira a quel made in Italy che ha reso famosi in tutto il mondo i nostri artisti. I gioielli che realizza permettono alle persone di raccontare storie vere e autentiche. Per questo Antonio Colonna si è dedicato alla realizzazione di gioielli su misura. Accompagna i propri ospiti e mostra loro i segreti del suo raffinato mestiere, coinvolgendoli nelle varie fasi di ideazione ed esecuzione della creazione artistica. Strumenti tecnologici e digitali si affiancano alle antiche tecniche dell’arte orafa italiana. Così descrive il suo lavoro, svolto con passione: «La mia è una bottega artigianale, con strumentazioni di alta tecnologia proprie di una grande azienda. Interpreto ricordi, idee e storie dei miei clienti, permettendo loro di vivere esperienze uniche e creative nel mio laboratorio».

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IMMAGINE DI APERTURA tratta dal sito web dell’artista Antonio Colonna

The Main Museum – Identità di marchio e design espositivo

Use All Five” è uno studio di design e tecnologia di Los Angeles, nella West Coast. Qui si sviluppano progetti inerenti alle identità visive e alle esperienze, utilizzando le valenze degli spazi attrezzati con schermi. In questa pagina di BLOGROLL prendiamo in visione l’identità sperimentale del marchio e le linee guida del museo principale di Los Angeles. Questa collaborazione era diretta a lanciare la nuova identità visiva dell’istituzione, riflettendo il bilinguismo di Los Angeles e l’obiettivo del museo di essere inclusivo per la comunità locale. Il museo principale è stato rappresentato come un luogo di sperimentazione, abbracciando il suo spirito sperimentale. Il logo ridisegnato utilizza due caratteri tipografici, Dala Moa di Commercial Type e Danzza di Heavyweight, con un certo trattamento personalizzato alla forma della lettera “M” a fini di leggibilità. I caratteri tipografici si presentano fluidi nel loro uso. Questa ed altre innovazioni si possono seguire nella pagina di Behance da raggiungere cliccando sull’apposito link.

BEHANCE: The Main Museum Brand Identity and Exhibition Design

IMMAGINE DI APERTURA: Foto di Bernhard Lang, AERIAL VIEWS ROMA 2019

Il fotografo Bernhard Lang: New Project AERIAL VIEWS ROMA

Il fotografo Bernhard Lang è nato nel 1970 a Crailsheim, nel sud della Germania. Dal 1993 vive a Monaco. Dal 2000 ha lavorato come fotografo freelance e dal 2010 si è occupato principalmente di fotografia di persone e di pubblicità per vari clienti internazionali. Dal 2010 il fotografo Bernhard Lang sta lavorando al progetto “Aerial Views”. Scatta foto aeree da porte aperte di elicotteri o altri piccoli velivoli. Il progetto Aerial Views ha ricevuto numerosi riconoscimenti, come il 1 ° posto alla Sony World Photography 2015, il 1 ° posto agli International Photography Awards (ipa) 2015 ed è stato nominato per il Prix Pictet 2016. Lang ha pubblicato lavori su Times Magazin, The Washington Post, The Guardian, CNN e Wired e ha prodotto contenuti artistici per Apple, Aston Martin, Carnival Cruiseline, Akris. Le immagini di Lang ci liberano dai vincoli della gravità e ci permettono di dare uno sguardo più distaccato al mondo, interessato a indagare attraverso il suo lavoro, lo strano equilibrio tra bellezza e distruzione e la continua lotta per la simbiosi tra il genere umano e la terra in cui abitiamo.

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IMMAGINE DI APERTURA: Foto di Bernhard Lang, AERIAL VIEWS ROMA 2019

Musen Design: L’arte è integrata nella vita

Il team di lavoro

Al fine di rendere unico ogni spazio, questo gruppo di designer cinesi aspira a dare ad ogni pezzo una storia unica. La maggiore speranza è che ciascun proprietario possa sentire ogni angolo dello spazio, come esclusivo della propria vita. Per questo motivo le innovazioni proposte si staccano dal quadro tradizionale e trovano un equilibrio tra praticità ed estetica. Così facendo ogni spazio diviene sostanzialmente uno diverso dall’altro. All’insegna dell’essenzialità.

IL WEBSITE DEL GRUPPO
BEHANCE

IMMAGINE DI APERTURA  TRATTA DA BEHANCE

Cambiamenti climatici – Effetto Greta Thunberg

Anna Meldolesi, giornalista scientifica, svolge una breve analisi sul carisma dell’attivista svedese, intervistando per “Il Tascabile” l’esperto di leadership John Antonakis. «Quali sono gli ingredienti del suo carisma? Non rischia di bruciarsi troppo in fretta?». John Antonakis, che insegna comportamento organizzativo alla facoltà di economia di Losanna, risponde: «È molto inusuale che delle persone tanto giovani riescano a ottenere attenzione e potere in questa misura. Credo siano efficaci come portavoce di movimenti sociali perché rappresentano il futuro della società, incarnano le questioni di cui sono promotrici». Leggiamo per intero l’articolo e, chi come noi è allarmato per lo stato di salute del pianeta, avrà modo di approfondire il tema.
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IMMAGINE DI APERTURA di cocoparisienne da Pixabay 

Una parola al giorno, servita al mattino insieme al caffè

Dalla qualità  delle parole che conosciamo dipende la qualità  dei pensieri che facciamo

Il vocabolario italiano contiene centinaia di migliaia di voci, ma per comunicare con noi stessi e con gli altri utilizziamo un numero di parole che di rado supera le settemila. Un numero decisamente ampliabile; e tante di quelle che crediamo di conoscere le intendiamo solo superficialmente, o passivamente, senza saperle usare – tantomeno in maniera viva e creativa. Una parola al giorno nasce a Firenze nel 2010, dall’idea di due giovani poco più che ventenni, con l’intento di riscoprire parole belle e poco conosciute, parole che usiamo nel quotidiano ma di cui ignoriamo il potenziale originale, parole, insomma, che ci permettano di arricchire di sfumature la tavolozza di colori che abbiamo a disposizione per comunicare.
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IMMAGINE DI APERTURA: Foto di rawpixel da Pixabay 

Marco Di Bella – La Maison Particulière di Theo Van Doesburg

LA MAISON PARTICULIÈRE DI THEO VAN DOESBURG
UN APRROCCIO MULTIMEDIALE – VIDEO

Lo studio parte da un approfondimento sulla lezione olandese De Stijl, movimento moderno e d’avanguardia del primo Novecento, considerato come il collegamento tra le avanguardie pre-1914, Cubismo e Futurismo, e il modernismo dell’astrazione geometrica e International Style del post-1918. Appare opportuno specificare sin da subito come “De Stijl” (Lo Stile) fu il nome della rivista fondata nel 1917 e utilizzata per la promozione degli ideali di Neoplasticismo, ideali teorizzati dall’olandese Theo Van Doesburg, e sposati dagli altri collaboratori attraverso vari Manifesti. Con De Stijl, quindi, si definisce più in senso generale, il nome del gruppo (all’inizio prettamente olandese, successivamente più internazionale), costituito sia da artisti che da architetti che esprimono stilisticamente il Neoplasticismo, in arte con le composizioni, e in architettura con le varie costruzioni. Il De Stijl è un esempio di convergenze tra il mondo delle arti visive e quello dell’architettura. Fondatore delle teorie sul Neoplasticismo fu Theo Van Doesburg, personalità poliedrica (pittore, scultore, scrittore, critico e teorico, regista ecc.) quanto emblematica.

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IMMAGINE DI APERTURA – Analisi architettoniche di Marco Di Bella

Podcast: nascita ed esplosione di un nuovo fenomeno di massa

«Ultimamente è molto facile trovare qualcuno che parla di “podcast”, ma basta fermarsi a chiedere “scusa, cosa intendi tu per podcast?” che ci si ritrova davanti a una moltitudine di risposte che rende molto difficile capire di che cosa si stia parlando. Per andare alla ricerca di un significato di questo termine, partiamo dalla sua esistenza materiale, fisica, che ci consente almeno di riconoscerlo e individuarlo all’interno del panorama dei mezzi di comunicazione»…
COS’È UN PODCAST ? VOGLIAMO SAPERLO ANCHE NOI, PERCIÒ CONTINUIAMO LA LETTURA SU IL TASCABILE