Hugo Pratt, tra Conrad e Melville – 1/5

 

PITTORI DI CARTA.

Hugo Pratt nacque a Rimini nel 1927, con il nome Hugo Eugenio. Nella sua vita non si è limitato ai fumetti, anche se è per quello che è conosciuto maggiormente, ma ha scritto anche romanzi e saggi. È, con il suo Corto Maltese, tra i fumettisti italiani più conosciuti in ambito internazionale ed è apprezzato e considerato tra i maggiori di tutti i tempi. Suo padre Rolando Pratt, pur romagnolo, era di origine inglese, mentre la madre, Evelina Genero, era figlia del poeta dialettale veneziano Eugenio Genero. Hugo Pratt, pur avendo soggiornato per sei anni in Africa Orientale Italiana, con la famiglia, si legherà maggiormente alla Venezia della madre. La città lagunare, di fatto, gli rimase sempre nel cuore, tanto da divenire la location di ben due fumetti: L’angelo della finestra d’oriente e Favola di Venezia (Sirat Al-Bunduqiyyah).

Il periodo della Seconda guerra mondiale, che segnerà un momento importante della sua generazione, fu anche per lui ricco di avvenimenti e molto “avventuroso”. Con la caduta, nel 1942, dell’Africa Orientale Italiana, l’intera famiglia Pratt fu internata nel campo di concentramento in Francia. dove il padre morì nel 1942. Grazie all’intervento della Croce Rossa, la famiglia fu liberata e poté tornare in patria. A Città di Castello Hugo frequentò, per un breve periodo, un Collegio militare. Quando, nel 1943, fu firmato l’armistizio di Cassibile, entrò nell’esercito della Repubblica sociale, addirittura nel battaglione Lupo della Xª Flottiglia MAS. Ma non vi rimase a lungo. Nell’autunno del 1944 stava per essere fucilato dalle stesse SS, che lo sospettavano di doppio gioco con il nemico. Pratt riuscì a sfuggire, rifugiandosi nell’Italia meridionale, già liberata. Per la sua ottima conoscenza sia dell’italiano che dell’inglese, venne impiegato come interprete dall’esercito alleato fino al termine della guerra.

Hugo Pratt, cresciuto con i romanzi di James Oliver Curwood, Zane Gray e Kenneth Roberts, aveva una buona conoscenza del fumetto americano. Grande era la sua voglia di narrare storie e di rappresentarle graficamente. Così con degli amici, Mario Faustinelli e Alberto Ongaro, fondò a Venezia la rivista “Albo Uragano”, che, nel 1947, si chiamò “Asso di Picche – Comics”, dal nome del personaggio (Asso di Picche) inventato dallo stesso Pratt. Il buon successo dell’albo, che catalizzava giovani autori, gli permise di conoscere e collaborare con Dino Battaglia, Rinaldo D’Ami e Giorgio Bellavitis. La rivista intanto realizzò un buon risultato di vendite soprattutto in Argentina, tanto che Pratt si trasferì (insieme ad un piccolo gruppo di amici collaboratori) nel paese sudamericano, invitato dalla Editorial Abril di Cesare Civita di Buenos Aires, dove risiedette per 13 anni.

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