Il British Museum nel XX secolo 5/5

 

Durante la prima guerra mondiale, a causa del pericolo di bombardamenti, alcune collezioni vennero spostate altrove per sicurezza. Alla fine della guerra. Le collezioni ritornarono alla sede centrale. Furono constatati su alcuni pezzi segni di deterioramento. Nel maggio 1920, venne allestito un piccolo laboratorio di restauro. Da temporaneo divenne permanente nel 1931. Quello del British fu il primo laboratorio di conservazione in assoluto al mondo. Nella ricerca continua di spazio furono ricostruiti gli archivi e realizzati nuovi piani a mezzanino. Nel 1931 fu realizzata una galleria apposita per le Sculture del Partenone, finanziata dal commerciante d’arte Sir Joseph Duveen e progettata dall’architetto americano John Russell Pope. Su suggerimento di questo venne modificata la tinteggiatura delle gallerie, passando dal rosso cupo, d’epoca vittoriana, a tinte pastello, più chiare e moderne.

A partire dall’agosto del 1939, con la nuova guerra alle porte, iniziò una grande operazione di traslazione delle opere più preziose del museo. Furono utilizzate case di campagna, la stazione della metropolitana di Aldwych e la National Library of Wales. Il British Museum, come tutta Londra, venne pesantemente bombardata. Ebbe i suoi danni maggiori proprio nella galleria Duveen, costruita da poco. Dopo la seconda guerra mondiale, gli edifici furono ristrutturati e le collezioni tornarono al proprio posto nel museo. Venne ricostruita, nel 1959, la danneggiata Sala delle monete e delle medaglie. Nel 1962, nella Galleria Duveen, ristrutturata, ritornarono i fregi del Partenone, spostati durante la guerra.

A partire dalla fine degli anni Sessanta, furono introdotte innovazioni rivolte soprattutto al pubblico. Tra le quali: la fondazione dell’associazione “Amici del British Museum” (nel 1968); l’attivazione di un Servizio educativo (Education Service), nel 1970; la creazione di una casa editrice (nel 1973). Inoltre, con la nuova legge del 1963 si resero più semplici, amministrativamente, le donazioni al museo. Nel 1972 fu stabilita la costruzione della British Library, con l’edificazione di una nuova ala ad essa dedicata o di una nuova sede ex novo. Il governo suggerì la zona di St. Pancras. Al museo, vero e proprio, sarebbero rimaste le sezioni riguardanti i reperti storici, i dipinti, le etnografie, le monete e le banconote antiche, le collezioni di medaglie.

Si completò lo spostamento della British Library a St. Pancras solo nel 1998. Nel 2000, fu presentata al pubblico la Queen Elizabeth Great court, la più grande piazza coperta europea. Nel 1997 era stata inaugurata la Weston Gallery of Roman Britain, sui reperti britannici d’epoca romana: quindi, una sezione esclusiva.
Nel 1953, il museo ha celebrato il proprio bicentenario. Tra le esposizioni temporanee vi fu quella sui “Tesori di Tutankhamun“, del 1972. La più visitata mostra d’Inghilterra: 1.694.117 estimatori.

 

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