Caleidoscopio

 

L’editore che si rivolge al lettore è R. Streglio di Torino, nel 1904. Lo fa con humor, dal momento che introduce un libro di racconti umoristici, intitolato “Caleidoscopio” di I.M. Palmarini. Il problema morale per noi che vi proponiamo questa lettura spiritosa, ma così veritiera, è che noi il libro lo abbiamo scaricato gratuitamente da Internet, essendo ormai decaduti i diritti d’autore. Eppure, a ben riflettere, vedete come il problema della vendita di un libro si presentava anche in tempi per noi tanto lontani. Solo che allora, centotredici anni fa, i libri li compravano e poi, tanto desiderosi di leggerli, se li passavano di mano in mano. Oggi rimarrebbero nel magazzino del povero editore. Forse è per questo che hanno inventato l’On demand?

 

UN MOMENTO
(Dialogo fra il lettore e l’editore)
— Caro lettore prima di leggere questo libro devi farmi una solenne promessa.

— Cioè?

— Giura sugli avi tuoi, che non presterai questo libro!

— Toh, e perché?…

— Te lo spiego subito. Quando si presta un libro si commettono due cattive azioni: la prima verso sé stesso privandosene… per sempre! libro prestato, libro donato. L’altra verso il prossimo; difatti quando presti un libro di amena lettura — romanzo, versi, novelle, ecc. — tu commetti un furto.

— Oh, oh, un furto?…

— Né più, né meno: un furto! Per la semplice ragione che la persona a cui avrai prestato il libro, non spenderà più la lira, o le due lire, per comprarlo, e in tal modo tu sei causa che tutta una categoria di lavoratori: autore, editore, stampatore, legatore, libraio, ecc. siano privati di quella minima parte di compenso sul quale hanno diritto; mentre forse chi risparmia la spesa modesta del libro, spende cento lire in un capriccio…

Puoi calcolare che in Italia un libro di cui si vendano 1000 copie, ha sicuramente 5000 lettori. Ora se tutti avessero comprato il volume — e costano così poco in Italia! — non 1000 ma 5000 copie se ne sarebbero vendute. Ora giudica tu che altra vita, che altro incoraggiamento ne verrebbe alla nostra letteratura, la quale vive anch’essa… dell’aiuto del pubblico.

Vedi, basterebbe che non si prestassero libri per sentire subito un soffio di vita rigogliosa nella nostra letteratura… Sei persuaso?

— Per bacco, hai ragione!

— Dunque, giuri?

— Parola d’onore, non lo presterò!

— Grazie!

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