Friedrich Froebel inventore del kindergarten 2/3

 

Il bambino monta e smonta i Gift, questi giocattoli di legno dalla geometria elementare. Ne osserva la forma, i colori, i materiali. Per cui, ad esempio, un cubo di legno può essere scomposto in otto cubi più piccoli oppure in otto prismi rettangolari. Ed ecco allora, che il bambino può con l’immaginazione costruire un castello ed apprendere la storia delle epoche passate.

Nel contempo, però, questo gioco permette di avvicinarsi alla scienza oppure alla matematica, perché in questa operazione di smontaggio è possibile studiare appunto le frazioni. Lo scopo di questi giochi di è, dunque, quello di sviluppare le attitudini del bambino. Di qui nascono, appunto, i doni, studiati come strumenti didattici.

  • Il primo fra i doni è la palla, per sviluppare un gioco elementare. Gli esercizi con la palla possono essere accompagnati da filastrocche, poesie o canzoncine. In questo primo dono si dà molta importanza al colore e alla morbidezza.
  • Il secondo dono è costituito da una sfera, un cubo e un cilindro di legno. In questo caso si dà importanza alla forma. Così mentre la sfera suggerisce l’idea di mobilità, il cubo identifica la quiete e il cilindro manifesta una forma intermedia.
  • Il terzo dono è sempre un cubo, ma in questo caso è suddiviso in otto cubetti più piccoli raccolti in una scatola. Si fornisce l’idea di unità e di pluralità, di unire e separare.
  • Con il quarto dono il gioco si fa sempre più complesso: il cubo si divide in mattoncini.
  • Con il quinto dono il cubo è frazionato in cubetti più piccoli e prismi.
  • Il sesto dono è costituito dal cubo composto da mattoncini interi o divisi a metà.

A queste figure solide si aggiungono anche figure piane, come anelli, bastoncini, triangoli, permettendo di comporre figure e piccoli lavori.

Fonte dell’immagine: Wikipedia