Pensieri spettinati – 21 luglio

 

Per tutto il mese di luglio 2017 Experiences pubblicherà gli aforismi di Stanislaw J. Lec, tratti dai due libri che in Italia prendono come titolo “Pensieri spettinati”, editi da Bompiani nel 2001 e nel 2015. Abbiamo selezionato questi splendidi aforismi fra quelli che compaiono nella pagina di Wikiquote.org

Chi era Stanislaw J. Lec? Possiamo sintetizzare la figura dello scrittore polacco attraverso le parole di L. Kolakowski: «Vi era in lui il desiderio che crea la vera sostanza della ricerca filosofica: denudare tutti gli assunti nascosti delle parole, essere capaci di non risparmiare niente di ciò che nell’innocente banalità è veleno invisibile, vigliaccheria, fuga di fronte al conflitto reale, pigrizia mentale o pigrizia morale».

Per saperne di più è possibile scaricare un PDF tratto dalla prefazione di Pietro Marchesani (NuovoPortico Bompiani, 1984).

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Complicare è da tutti, semplificare è difficile

 

Chi fa impara, chi vede ricorda, chi ascolta dimentica. Uso questo assioma di Bruno Munari, per continuare il discorso intrapreso sul tema dell’apprendimento. Munari sapeva usare un linguaggio chiaro e lineare per spiegare concetti complessi. Sapeva farlo perché interessato a conoscere la natura delle cose, per poi comunicarle nella loro essenzialità. Sorrido pensando che molti davanti ad un capolavoro d’arte contemporanea esclamano con stizza: «Questo potevo farlo anch’io!». Sottolinea Munari che l’espressione rimarca il non voler «dare valore alle cose semplici, perché a quel punto diventano quasi ovvie. In realtà quando la gente dice quella frase intende dire che lo può Rifare, altrimenti lo avrebbe già fatto prima». La semplificazione è frutto di una metodica ricerca. Per i più, complicare fa sembrare tutto più importante; mentre è semplificare l’impegno più difficoltoso. «Per semplificare bisogna togliere e per togliere bisogna sapere cosa togliere, come fa lo scultore quando a colpi di scalpello toglie dal masso di pietra tutto quel materiale che c’è in più della scultura che vuole fare». Togliere, anziché aggiungere, configura il percorso verso l’essenzialità. Questo ha reso immortali Marcel Duchamp o Andy Warhol. La loro opera ha superato i confini del tempo, quando gran parte del lavoro di artisti, oggi sopravvalutati, scomparirà in un batter di ciglia. Con intelligenza è possibile semplificare. L’intelligenza è quel mezzo che tutti abbiamo a disposizione per esplorare il mondo esterno, per raccogliere e relazionare dati; quel mezzo per osservare, attraverso l’immaginazione, ciò che fantasia, invenzione e creatività permetterebbero di ideare, se decidessimo di usarle. «Non è la colla che fa il collage», diceva Duchamp, bensì la facoltà della mente ad unire i ritagli uno all’altro, come in un gioco di pazienza.

Pensieri spettinati – 19 luglio

 

Per tutto il mese di luglio 2017 Experiences pubblicherà gli aforismi di Stanislaw J. Lec, tratti dai due libri che in Italia prendono come titolo “Pensieri spettinati”, editi da Bompiani nel 2001 e nel 2015. Abbiamo selezionato questi splendidi aforismi fra quelli che compaiono nella pagina di Wikiquote.org

Chi era Stanislaw J. Lec? Possiamo sintetizzare la figura dello scrittore polacco attraverso le parole di L. Kolakowski: «Vi era in lui il desiderio che crea la vera sostanza della ricerca filosofica: denudare tutti gli assunti nascosti delle parole, essere capaci di non risparmiare niente di ciò che nell’innocente banalità è veleno invisibile, vigliaccheria, fuga di fronte al conflitto reale, pigrizia mentale o pigrizia morale».

Per saperne di più è possibile scaricare un PDF tratto dalla prefazione di Pietro Marchesani (NuovoPortico Bompiani, 1984).

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Pensieri spettinati – 18 luglio

 

Per tutto il mese di luglio 2017 Experiences pubblicherà gli aforismi di Stanislaw J. Lec, tratti dai due libri che in Italia prendono come titolo “Pensieri spettinati”, editi da Bompiani nel 2001 e nel 2015. Abbiamo selezionato questi splendidi aforismi fra quelli che compaiono nella pagina di Wikiquote.org

Chi era Stanislaw J. Lec? Possiamo sintetizzare la figura dello scrittore polacco attraverso le parole di L. Kolakowski: «Vi era in lui il desiderio che crea la vera sostanza della ricerca filosofica: denudare tutti gli assunti nascosti delle parole, essere capaci di non risparmiare niente di ciò che nell’innocente banalità è veleno invisibile, vigliaccheria, fuga di fronte al conflitto reale, pigrizia mentale o pigrizia morale».

Per saperne di più è possibile scaricare un PDF tratto dalla prefazione di Pietro Marchesani (NuovoPortico Bompiani, 1984).

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Pensieri spettinati – 17 luglio

 

Per tutto il mese di luglio 2017 Experiences pubblicherà gli aforismi di Stanislaw J. Lec, tratti dai due libri che in Italia prendono come titolo “Pensieri spettinati”, editi da Bompiani nel 2001 e nel 2015. Abbiamo selezionato questi splendidi aforismi fra quelli che compaiono nella pagina di Wikiquote.org

Chi era Stanislaw J. Lec? Possiamo sintetizzare la figura dello scrittore polacco attraverso le parole di L. Kolakowski: «Vi era in lui il desiderio che crea la vera sostanza della ricerca filosofica: denudare tutti gli assunti nascosti delle parole, essere capaci di non risparmiare niente di ciò che nell’innocente banalità è veleno invisibile, vigliaccheria, fuga di fronte al conflitto reale, pigrizia mentale o pigrizia morale».

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Pensieri spettinati – 16 luglio

 

Per tutto il mese di luglio 2017 Experiences pubblicherà gli aforismi di Stanislaw J. Lec, tratti dai due libri che in Italia prendono come titolo “Pensieri spettinati”, editi da Bompiani nel 2001 e nel 2015. Abbiamo selezionato questi splendidi aforismi fra quelli che compaiono nella pagina di Wikiquote.org

Chi era Stanislaw J. Lec? Possiamo sintetizzare la figura dello scrittore polacco attraverso le parole di L. Kolakowski: «Vi era in lui il desiderio che crea la vera sostanza della ricerca filosofica: denudare tutti gli assunti nascosti delle parole, essere capaci di non risparmiare niente di ciò che nell’innocente banalità è veleno invisibile, vigliaccheria, fuga di fronte al conflitto reale, pigrizia mentale o pigrizia morale».

Per saperne di più è possibile scaricare un PDF tratto dalla prefazione di Pietro Marchesani (NuovoPortico Bompiani, 1984).

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Pensieri spettinati – 15 luglio

 

Per tutto il mese di luglio 2017 Experiences pubblicherà gli aforismi di Stanislaw J. Lec, tratti dai due libri che in Italia prendono come titolo “Pensieri spettinati”, editi da Bompiani nel 2001 e nel 2015. Abbiamo selezionato questi splendidi aforismi fra quelli che compaiono nella pagina di Wikiquote.org

Chi era Stanislaw J. Lec? Possiamo sintetizzare la figura dello scrittore polacco attraverso le parole di L. Kolakowski: «Vi era in lui il desiderio che crea la vera sostanza della ricerca filosofica: denudare tutti gli assunti nascosti delle parole, essere capaci di non risparmiare niente di ciò che nell’innocente banalità è veleno invisibile, vigliaccheria, fuga di fronte al conflitto reale, pigrizia mentale o pigrizia morale».

Per saperne di più è possibile scaricare un PDF tratto dalla prefazione di Pietro Marchesani (NuovoPortico Bompiani, 1984).

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Pensieri spettinati – 14 luglio

 

Per tutto il mese di luglio 2017 Experiences pubblicherà gli aforismi di Stanislaw J. Lec, tratti dai due libri che in Italia prendono come titolo “Pensieri spettinati”, editi da Bompiani nel 2001 e nel 2015. Abbiamo selezionato questi splendidi aforismi fra quelli che compaiono nella pagina di Wikiquote.org

Chi era Stanislaw J. Lec? Possiamo sintetizzare la figura dello scrittore polacco attraverso le parole di L. Kolakowski: «Vi era in lui il desiderio che crea la vera sostanza della ricerca filosofica: denudare tutti gli assunti nascosti delle parole, essere capaci di non risparmiare niente di ciò che nell’innocente banalità è veleno invisibile, vigliaccheria, fuga di fronte al conflitto reale, pigrizia mentale o pigrizia morale».

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Avere competenze significa vincere sfide

 

Competenze e conoscenze sembrano due termini equivalenti. Anni fa cercavamo un disegnatore per il nostro studio di architettura. La mia domanda era: come si effettua l’esatto rilevamento di uno spazio avendo a disposizione soltanto una rullina. Il rilevamento è analisi, selezione, sintesi di una realtà oggettiva e i grafici dovranno raffigurarne gli aspetti geometrici, costruttivi, d’uso. Ma a me interessava unicamente sapere come quel disegnatore avrebbe riportato su carta i dati metrici dedotti in cantiere, senza misurare angoli, ma soltanto lati. Era una domanda elementare la mia, alla quale su di una ventina di aspiranti rispose solo un geometra fresco di diploma. Gli altri confondevano la trilaterazione con la triangolazione. Alle insufficienti conoscenze geometriche corrispondeva la totale mancanza di competenze. Il concetto di competenza indica come una persona sa utilizzare le proprie risorse per fare fronte a situazioni spesso complesse, senza per forza ricorrere a dispositivi tecnologici. Il sapere disciplinare sarebbe gran cosa, ma è soltanto una parte delle competenze. Alle risorse conoscitive occorre aggiungere, infatti, risorse cognitive. Occorre cioè saper pensare: osservare, confrontare, ragionare, prendere decisioni, prevedere e risolvere in anticipo possibili problemi. Occorrono, in più, risorse personali: alcune innate come tenacia o creatività, altre acquisite con l’esperienza. Su tutte vale l’assunzione di responsabilità: «Non lo so». Esistono, poi, risorse sociali da saper gestire: lavorare in gruppo, considerare il punto di vista altrui, collaborare piuttosto che ostacolare, condividere (non solo social). Una cosa, però, è certa: non esistono competenze senza conoscenze specifiche e non generiche. Paoletto sapeva cosa fosse un rilievo: come rilevare trilaterazioni con una rullina e disegnarle con un semplice compasso.

Fonte immagine: Parphoenix

Pubblicato su 100NOVE n. 27 – 6 luglio 2017

Pensieri spettinati – 12 luglio

 

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Chi era Stanislaw J. Lec? Possiamo sintetizzare la figura dello scrittore polacco attraverso le parole di L. Kolakowski: «Vi era in lui il desiderio che crea la vera sostanza della ricerca filosofica: denudare tutti gli assunti nascosti delle parole, essere capaci di non risparmiare niente di ciò che nell’innocente banalità è veleno invisibile, vigliaccheria, fuga di fronte al conflitto reale, pigrizia mentale o pigrizia morale».

Per saperne di più è possibile scaricare un PDF tratto dalla prefazione di Pietro Marchesani (NuovoPortico Bompiani, 1984).

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