I musei dell’Università di Palermo fanno sistema

 

«Il sistema museale dell’Ateneo dell’Università degli Studi di Palermo – scrive nella premessa di questo libro Roberto Lagalla – va inteso come parte di quel palinsesto dinamico, culturale e antropologico, che si estende e abbraccia il Complesso monumentale dello Steri, il trecentesco palazzo dei Chiaromonte sede del Rettorato, e quanto in esso vive, costituendo, appunto, un organismo vivo e pulsante. E tale nucleo, già ricco, oltre che della sua gloria architettonica, dei suoi affreschi, dei suoi graffiti, e della sua mirabile opera di restauro, di tele settecentesche, incisioni, e opere pittoriche poste nella transizione tra Ottocento e Novecento, ampliando così un arco disteso tra modernità e contemporaneità, toccando, peraltro, uno dei suoi apici con la notissima “Vucciria” di Guttuso, s’irraggia sul nostro territorio dei saperi. Tale cardine, infatti, si estende nei vari siti disseminati nel tessuto urbano, naturale, geologico della nostra città corroborando, in tal modo, il mosaico ampio della visione culturale e pedagogica che l’Università pone come uno dei suoi fondamentali obiettivi».

PER OTTIMIZZARE LA LETTURA, UTILIZZATE TUTTO SCHERMO CON IL TASTO FULLSCREEN