Ceramiche italiane dal medioevo ai giorni nostri: Guida alle collezioni

 

Sin dal Medioevo Faenza si distinse come centro ceramico di primaria importanza, tanto da legare il proprio nome alla tipologia che nei secoli maggiormente la contraddistinse, la maiolica per l’appunto, conosciuta dalla seconda metà del ‘500 in tutta Europa con il termine faÏence. In epoca medievale gli artefici faentini svilupparono una brillante fase “arcaica” con la produzione di maioliche (perlopiù boccali, ma anche albarelli, versatoi, ciotole, coppe, ecc.) dipinte nella caratteristica bicromia bruno manganese e verde “ramina” (più raramente blu) con un ricco repertorio decorativo di motivi zoomorfi, fitomorfi, epigrafici e araldici, questi ultimi spesso riferiti a famiglie e personaggi illustri della città. 

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