Andrea Camilleri – Certi momenti

Quasi una vita, momento per momento, quelli più intensi che nel tempo acquistano ancora più vigore e ritornano in tutta la loro vividezza. Tanti incontri qui offerti nella forma del racconto, ognuno dei quali ha una luce, un’atmosfera e dei personaggi indimenticabili che hanno segnato soprattutto la giovinezza e l’adolescenza di Camilleri. Alcuni conosciuti negli anni più maturi, durante la sua carriera di regista teatrale e televisivo, molti altri sconosciuti, che ci riportano ai tempi del fascismo, della guerra, momenti segnati da storie che nei loro risvolti più umani e sinceri acquistano un tratto epico e la magia del ricordo assoluto perché unico nel costituire una tappa, una svolta nella formazione dello scrittore.

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Andrea Camilleri – I tacchini non ringraziano

Lo zoo personale di Andrea Camilleri è fatto di animali e di storie che entreranno nella nostra vita per sempre. Sono ritratti en plein air: impossibile leggerli e vederli senza sentire dentro qualcosa di fortissimo, perché sono pieni di affetto, confondono il confine tra la coscienza umana e quella degli animali e sono sempre a favore di questi ultimi, nel senso di un’armonia della vita solo nel rispetto di tutte le specie viventi. 

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I progressi nella scienza e nella tecnica dell’osservazione astronomica

Agli albori della navigazione, l’oceano inesplorato era considerato pericoloso e ostile. A quei tempi, i marinai navigavano attorno al mondo affidandosi all’osservazione delle stelle e alla loro esperienza. Tuttavia, non potevano dipendere solo dalla loro esperienza nei viaggi alla volta di nuovi continenti attraverso acque sconosciute. Quanto più chiaro diventava il loro intento, tanto aumentava il desiderio di ricchezze. I progressi compiuti nella scienza e nella tecnica dell’osservazione astronomica, oltre a carte nautiche e strumenti di navigazione più precisi, potevano assicurare il buon esito dei lunghi viaggi per mare.

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I PRIMORDI DEI LUNGHI VIAGGI PER MARE

Buffalo Bill – il grande eroe del Far-West

Buffalo Bill, pseudonimo di William Frederick Cody (Le Claire, 26 febbraio 1846 – Denver, 10 gennaio 1917), è stato un attore e cacciatore statunitense. Fu anche soldato, esploratore e impresario teatrale. Anche in Italia erano molto popolari le storie su Buffalo Bill, tanto che l’editore Nerbini di Firenze, negli anni venti e trenta del Novecento, pubblicò diversi volumetti di sue avventure. Quando, nel 1942, l’Italia si trovò in guerra contro gli Stati Uniti, Nerbini rivelò che Buffalo Bill era in realtà un immigrato italiano, tal Domenico Tombini, nato in Romagna, ossia nella regione il cui centro è Forlì, allora nota come “la città del Duce”. Così, le pubblicazioni poterono continuare nonostante la guerra. La cosa era un’invenzione bella e buona, che servì all’editore Nerbini per evitare la censura che sarebbe potuta abbattersi su un eroe “americano” durante la guerra contro gli Stati Uniti.
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BUFFALO BILL LA CORSA ALLA MORTE ATTRAVERSO I CAMPI NEMICI – 1906/1908

Convegno alla Camera dei Deputati su Macroregione e Area dello Stretto

Del Prof. Cosimo Inferrera
Presidente Associazione Europea del Mediterraneo e del Comitato MMO

Il Mediterraneo, considerati i legami storici tra le popolazioni delle due sponde, rappresenta lo spazio ideale per realizzare nuove forme di governance che mettano insieme gli interessi comuni a più regioni attraverso azioni sinergiche: da luogo emblematico di conflitto tra civiltà, può diventare area della cooperazione economica e del dialogo. La Sicilia massimamente per storia, apertura alle diversità, capacità di metabolizzare l’ibridismo culturale si candida ad essere naturale centro di incontro, piattaforma logistica dove allocare servizi di interesse a disposizione delle diverse realtà. Si tratta adesso di promuovere azioni sinergiche da parte degli enti territoriali per favorire opportunità che i nuovi assetti geopolitici nel Mediterraneo possono offrire per dare alla centralità geografica una dimensione politica. Le Macroregioni rappresentano uno strumento idoneo ad agevolare la cooperazione transfrontaliera proiettata in un’ottica di maggiore coesione economica: dunque migliori relazioni tra regioni di confine per più efficaci garanzie di diritti e di iniziative di sviluppo congiunto che riannodino legami socio-culturali. Il convegno del 4 luglio, nella Sala Cenacolo della Camera dei Deputati, prosegue un percorso che coinvolge Associazioni, Sindaci oltre un centinaio di professionisti, di esperti e vuole essere occasione di approfondimento a più voci, con l’auspicio di poter contare in primo luogo sull’adesione dei Presidenti delle Regioni e dei Sindaci delle Città metropolitane, naturali protagonisti di un disegno di sviluppo dell’intero Mezzogiorno, del Mediterraneo e dell’Europa.

Convegno 4 luglio 2019
LE MACROREGIONI EUROPEE DEL MEDITERRANEO E L’AREA DELLO STRETTO
Camera dei Deputati
Vicolo Valdina 3/A, Sala del Cenacolo Roma,
4 Luglio 2019 – ore 9.00
Per partecipare, scrivere a info@vision-gt.eu
Per gli uomini sono obbligatorie giacca e cravatta

PROGRAMMA DEI LAVORI

C’era una volta… il venditore di gelati

di Riccardo Alberto Quattrini

Verso la fine dell’Ottocento i primi del Novecento, grazie all’intuizione di alcune famiglie di gelatai bellunesi, i Pampanin, i Bortolot, i Sagui, fecero la comparsa i primi carretti in legno, spinti a mano. Dentro c’era una camera di metallo stagnato che veniva riempita con un misto di ghiaccio e salamoia per tenere bassa la temperatura. Nella camera stagna venivano immersi i contenitori del gelato…
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ALCUNE FOTO QUA E LA’ SUL WEB

Lo spettacolo della natura a più di due secoli dalla nascita di Charles Darwin

il Museo Regionale di Scienze Naturali di Torino ha inaugurato la quarta e nuova esposizione permanente sullo spettacolo della natura a più di due secoli dalla nascita di Charles Darwin. Il percorso espositivo si sviluppa su una superficie di circa 1.500 metri quadrati, articolato in tre macro-aree.

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LO SPETTACOLO DELLA NATURA

 

George Lakoff – Non pensare all’elefante!

La vera sfida è nelle parole. Una politica diversa, dalle tasse al riscaldamento globale, dalla salute all’istruzione, può nascere solo attraverso parole diverse e da un modo di esprimersi più diretto, non reattivo ma propositivo. Perché Non pensare all’elefante! significa questo: non usare le stesse parole dei tuoi avversari, o finirai con l’evocare le stesse idee, rinforzandole. Questa nuova edizione offre al lettore una guida e numerose applicazioni pratiche, un utilissimo strumento per chiunque abbia a cuore la cosa pubblica e desideri contribuire a un cambiamento, con convinzione e competenza.

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