A Bari un convegno dell’Associazione Europea del Mediterraneo (A.E.M.)

Il 15 ottobre a Bari l’Associazione Europea del Mediterraneo (A.E.M.) presieduta dal prof. Cosimo Inferrera, nella sede dell’Università e-Campus – Piazza Giulio Cesare, 13, Bari – terrà un convegno dal titolo “Mediterraneo per il futuro del Sud” che si aprirà alle 10,30 con i saluti del prof. Enzo Siviero rettore dell’Università e-Campus. Il prof. Cosimo Inferrera introdurrà i lavori, che prevedono la partecipazione di illustri relatori come si può evincere dal programma dell’articolata manifestazione. All’ordine del giorno la preparazione di un incontro con il presidente del Consiglio Giuseppe Conte e con i ministri meridionali Amendola e Provenzano. Temi principali del dibattito saranno: “Il riscatto del Sud” e nella seconda parte della giornata “Collegamenti stabili tra Europa Sicilia e Africa”.

Convegno: “Mediterraneo per il futuro del SUD”
Bari,15 Ottobre 2019 Università e-CAMPUS

Ore 10,30 Saluti

Prof. Enzo Siviero Rettore Università: “e-CAMPUS”
Prof. Cosimo Inferrera Presidente AEM
Prof. Giuseppe Valerio Presidente Aiccre Puglia
Dott. Giuseppe Longo Vicepresidente Consiglio Regionale Puglia
Dott.ssa Simona Ciullo Segretaria regionale MFE
Avv. Vito Lacoppola Assessore Comune di Bari
Dott. Massimo Diodati Presidente Associazioni “Noi per l’arte” Relazioni
Prof. Andrea Piraino segretario generale AEM
Prof. Giuseppe Moggia Università di Bari Dibattito

Modera: Dott.ssa Antonella Daloiso: giornalista

Il riscatto del Sud
Prof. Pasquale Colonna Politecnico Bari
Prof. Antonio Troisi Università di Bari
Prof. Giuseppe Abbati segretario generale Aiccre Puglia
Dott. Rocco Giordano editore Napoli
Dott. Cristina Florenzano ricercatrice Basilicata
Avv. Nicola Cristofaro MFE Puglia

Collegamenti stabili tra Europa Sicilia e Africa
Ing. Giovanni Saccà Esperto CAFI – Responsabile infrastrutture, mobilità e trasporti A.E.M
Ing. Francesco Finocchiaro Settore ricerca infrastrutture, mobilità e trasporti A.E.M – Responsabile ricerca e sviluppo progetto TUNePANIT
Arch. Maria Maccarrone Dibattito A.E.M. – Responsabile ricerca e sviluppo progetto TUNePANIT

Dibattito

Ore 16,30
Conclusioni Prof. Enzo Siviero

IMMAGINE DI APERTURA: Foto di Max Krauß da Pixabay.



Parma – Ond’evitar tegole in testa! Sette secoli di assicurazione

Parma, APE PARMA MUSEO
DALL’11 OTTOBRE 2019 AL 15 GENNAIO 2020
LA MOSTRA
OND’EVITAR TEGOLE IN TESTA!
Sette secoli di assicurazione
Siti internet: www.apeparmamuseo.it; www.storiadelleassicurazioni.com

Manifesto della compagnia svizzera Zürich, Parigi, 1892

L’esposizione ripercorre la storia del fenomeno assicurativo, dal Medioevo a oggi, attraverso 280 pezzi tra manifesti pubblicitari (di autori quali Boccioni, Carboni, Dudovich, Metlicovitz), targhe incendio, preziosi testi antichi, polizze dalla metà del Trecento al Novecento. Tra le curiosità, le polizze per la casa all’Havana di Hemingway, quella di Marilyn Monroe sul rischio d’incidenti automobilistici, stipulata pochi mesi prima della sua morte, o quella sulla vita del cardinal Montini, futuro papa Paolo VI. Tutto il materiale proviene dalla Fondazione Mansutti di Milano, che conserva una collezione, unica al mondo, sulla storia dell’assicurazione.

Dall’11 ottobre 2019 al 15 gennaio 2020, APE Parma Museo, l’innovativo centro culturale e museale ideato e realizzato da Fondazione Monteparma nel cuore della città ducale, ospita la mostra Ond’evitar tegole in testa! Sette secoli di assicurazione che ripercorre le tappe fondamentali del fenomeno assicurativo, dal Medioevo a oggi. L’esposizione, inserita tra le iniziative di Parma 2020 – Capitale Italiana della Cultura, curata da Marina Bonomelli e Claudia Di Battista, organizzata da Fondazione Mansutti in collaborazione con Fondazione Monteparma e Università di Parma (DSEA – Dipartimento Scienze Economiche e Aziendali), col patrocinio del Comune di Parma e della Regione Emilia Romagna e con il sostegno di primari operatori e intermediari assicurativi, presenta 280 pezzi, tra cui 94 manifesti di compagnie italiane e straniere dalla seconda metà dell’Ottocento agli anni ’70 del Novecento, 120 targhe incendio prodotte tra Ottocento e Novecento. E ancora 40 preziosi testi antichi, tra cui il manoscritto quattrocentesco di San Bernardino, e 26 polizze assicurative dalla metà del Trecento al Novecento. Il materiale proviene interamente dalla Fondazione Mansutti di Milano, che conserva una collezione specialistica, unica al mondo, sulla storia dell’assicurazione.

Fondazione Monteparma ha accolto con entusiasmo l’invito del locale Ateneo ad aprire le porte di APE Parma Museo al mondo delle assicurazioni, realizzando un’esposizione di grande interesse, tanto sul versante storico e dell’attualità, quanto su quello artistico e della comunicazione pubblicitaria. Presentando diverse chiavi di lettura, la mostra si rivolge sia a chi segue i temi della storia e dell’economia – per studio, lavoro o interesse personale – sia al grande pubblico che potrà addentrarsi, in modo piacevole e divertente, in un mondo spesso poco conosciuto, ma affascinante come quello dell’assicurazione, partendo dalle sue origini per arrivare ai giorni nostri, fino a prefigurarne gli sviluppi futuri. Fondazione Mansutti si prefigge di diffondere la conoscenza del fenomeno assicurativo illustrando la storia delle sue nobili radici e mettendo a disposizione del pubblico raccolte archivistiche e museali che ne documentano l’evoluzione. Ora, ha vivo il convincimento che questa nuova esposizione – nelle magnifiche sale di APE Parma Museo – potrà superare il successo ottenuto nel 2016 con la mostra “Scacco al rischio” presentata nel Palazzo Sormani a Milano.

Il percorso espositivo si snoda seguendo due temi ben definiti. Nel primo, si analizza lo sviluppo dell’assicurazione, fenomeno socio-economico nato in Italia a metà del Trecento, grazie all’intuizione di mercanti fiorentini e genovesi che portò alla creazione del “contratto assicurativo”. La mostra si apre proprio con la polizza di assicurazione più antica a noi pervenuta, stilata da un notaio genovese il 18 febbraio 1343, proveniente dall’Archivio di Stato di Genova. Nel XIV secolo, il ceto mercantile aveva raggiunto una notevole potenza economica e politica, fino ad allora sconosciuta. Gli scambi commerciali marittimi con l’Estremo Oriente si erano sviluppati a tal punto da ritenere indispensabile trovare il modo di contenere i rischi per non annullare il guadagno ottenuto con viaggi tanto avventurosi. Con il “contratto assicurativo” si trasferiva il rischio della perdita di un carico o della stessa nave ad altri che fossero disposti a prenderlo su di sé al fine di ottenere, a loro volta, un’analoga copertura per le loro spedizioni. Questa pratica si diffuse per tutto il Quattrocento, tanto da diventare vitale per il commercio.

La seconda parte della mostra segue l’evoluzione stilistica della grafica pubblicitaria assicurativa, attraverso manifesti, stampati nell’arco di oltre un secolo, dalla seconda metà dell’Ottocento alla prima metà del secolo scorso. Le compagnie assicurative non rimasero indifferenti a questa nuova forma di comunicazione pubblicitaria al punto che incaricarono alcuni dei più famosi artisti dell’epoca di reclamizzare i loro prodotti. La rassegna propone una ricca e inedita selezione di manifesti, creati da cartellonisti e artisti di talento e fama, quali Umberto Boccioni, Adolf Hohenstein, Marcello Dudovich, Leopoldo Metlicovitz, Federico Seneca, Erberto Carboni e molti altri.

Tra le rarità, si segnala il manoscritto in pergamena originale di San Bernardino da Siena del 1470, De contractibus et usuris, nel quale, pur riconoscendo l’importanza dei commerci e la legittimità del guadagno, si cercava di definire i confini tra la liceità dell’assicurazione e i pericoli dell’usura a essa connessi. Molte sono le curiosità disseminate lungo il percorso espositivo. Tra queste, la polizza che Ernest Hemingway stipulò contro l’incendio e i cicloni, per la sua casa cubana all’Havana, denominata Finca La Vigìa, acquistata nel 1939 per 12.500 dollari, dove scrisse due capolavori della letteratura del Novecento come Per chi suona la campana e Il vecchio e il mare. O ancora quella che Marilyn Monroe stipulò contro il rischio d’incidenti automobilistici pochi mesi prima della sua morte.

Molto singolare è anche la polizza sulla vita sottoscritta nel 1959 da Giovanni Battista Montini, futuro papa Paolo VI, proclamato Santo l’anno scorso, con cui la compagnia, in caso di morte del Cardinale in qualsiasi epoca dovesse avvenire, si impegnava a pagare agli eredi il capitale di un milione di Lire.La rassegna si chiude con uno spazio dedicato al futuro dell’assicurazione, così come lo immagina la Fondazione Mansutti e con un omaggio dell’artista Ugo Nespolo al matematicoJakob Bernoulli e alla legge dei grandi numeri. Accompagna la mostra il volume “I manifesti e l’assicurazione. Cento anni di pubblicità” (Silvana editoriale) illustrato da 130 manifesti della Fondazione Mansutti con in copertina la fantastica immagine del 1924 realizzata dal parmigiano Erberto Carboni per la Compagnia Cremonese.

IMMAGINE DI APERTURAManifesto di Briot per la Amicale des Mobilisés de l’Assurance, Parigi, 1933 (Particolare)