Édouard Manet – Corse a Longchamp

Corse a Longchamp, 1867, Art Institute of Chicago, Chicago

IL DIPINTO

Corse a Longchamp (Les Courses à Longchamp) è un dipinto a olio su tela del pittore francese Édouard Manet, realizzato nel 1867 e conservato all’Art Institute of Chicago. L’opera presenta decise tangenze con l’œuvre di Edgar Degas, altro pittore che si ispirava alla vita quotidiana dei suoi contemporanei mostrando una naturale predilezione per le corse di cavalli, svago divertente eppure caduco nella sua rapidità. I campi da corsa si snodavano lungo il Bois de Boulogne, alla periferia occidentale di Parigi, ed erano un luogo di socializzazione molto alla moda. Non solo il soggetto del dipinto è moderno, bensì anche il suo formato compositivo. Il punto di vista di Manet, infatti, non appartiene alla folla, individuata oltre le staccionate nella sua palpitante festosità, bensì a un personaggio collocato idealmente nel bel mezzo della pista.

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Édouard Manet, ritratto da Henri Fantin-Latour, 1867, Art Institute of Chicago, Chigago, Illinois, Stati Uniti

L’ARTISTA

Édouard Manet (Parigi, 23 gennaio 1832 – Parigi, 30 aprile 1883) è stato un pittore francese, considerato il maggiore interprete della pittura pre-impressionista. Édouard Manet nacque il 23 gennaio 1832 in un lussuoso hôtel particulier al n. 5 di rue des Petits Augustins (l’odierna rue Bonaparte), a Parigi, in una famiglia colta e benestante. Il padre, Auguste Manet (1797-1862), era un alto funzionario del ministero della Giustizia, mentre la madre, Eugénie-Desirée Fournier (1811-1895), era la figlia di un diplomatico di stanza a Stoccolma (i due si erano sposati il 18 gennaio 1831, un anno prima della nascita di Édouard, che fu il loro primogenito). Manet, in ogni caso, avrà anche due fratelli minori, Eugène (1833) e Gustave (1835). Pur abitando praticamente di fronte all’École des Beaux-Arts, tempio dell’arte ufficiale, papà Auguste disprezzava la pittura e fece di tutto per ostacolare la vocazione del figlio. Fu così che, dopo aver studiato per qualche anno all’Institut Poiloup di Vaugirard, nel 1844 il giovane Édouard venne accompagnato al prestigioso collegio Rollin, dove conobbe Antonin Proust. Fra i due nacque subito un’amicizia destinata a perdurare profonda e a dar luogo anche a una feconda passione artistica, coltivata da entrambi con assidue visite al museo del Louvre, che scoprirono grazie a Edouard Fournier. Fournier era uno zio materno di Manet che, resosi conto delle attitudini del nipote, fece di tutto per incoraggiarle: fu in questo modo, in effetti, che il giovane Édouard ampliò i propri orizzonti figurativi, coltivando assiduamente il disegno mediante la copia dei grandi maestri del passato, come Goya, Greco e Velázquez, tra gli autori più autorevoli presenti nel museo spagnolo di Luigi Filippo al Louvre.

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