Narrazioni  
 
 
 
   
      
 
 
 
   
  eBooks
   
  Brossure
   
  Stampe Fine Art
   
  Education
   
  Free
   
   
   
   
   
   
   

Bellezze di Sardegna

Foto da Wikimedia Commons

     
 
IL CASTELLO DI GALTELLI'
da "Leggende sarde", di Grazia Deledda
3/3

D'improvviso, un
prezioso nipotino
 

La leggenda poi, o la tradizione, che pare recentissima, del nipotino del Barone è questa.

Una notte una donna del villaggio sentì picchiare alla sua porta, e apertala vide un cavaliere magnificamente vestito, che le disse: «Presto, venite con me. Si ha bisogno di voi!».

Essa, che era poverissima e che trovava pochissime occasioni di tentare la fortuna, non si fece pregare. Vestì la sua tunica e seguì il cavaliere, che camminava rapidamente, senza fare il minimo rumore, davanti a lei. Attraversarono il villaggio e uscirono in campagna. La donna, inquieta, chiese:

«Ma per dove mi conduce, monsignore?».

«Venite e non temete di nulla!», rispose lui. La sua voce era così gentile e soave che la donna si rassicurò e continuò a seguirlo in silenzio. Il cavaliere la condusse alle rovine del castello e pigliandola per mano l’introdusse nelle sale sotterranee di cui essa aveva tante volte sentito parlare.

Queste sale erano uno splendore di lusso e di magnificenza. Coperte di arazzi e di cortinaggi di broccato, ammobigliate come deve essere ammobigliato il Paradiso, venivano illuminate da grandi candelabri d’oro e di perle preziose. In una di esse v’era un letto ricchissimo, e su stava coricata una giovine dama pallidissima e bella, in preda a crudeli sofferenze. Un’altra dama, più vecchia, bella e soave anch’essa, l’assisteva, e un giovine cavaliere andava disperatamente da un capo all’altro della sala.

Più tardi, la donna presentava, affondato fra nastri e trine, un bellissimo pargoletto, dicendo alla dama attempata:

«Ecco un grazioso dono, monsignora!...».

Ma la dama, baciato il bambino, sorrise tristemente e rispose: «Ma non è del tuo mondo, buona donna!...».

Finito tutto, il cavaliere vecchio riprese per mano la donna, la condusse fuori e l’accompagnò fino a casa sua. Rimasta sola essa si meravigliò del come non era stata ricompensata da quella strana gente, ma l’indomani mattina, aprendo la porta, trovò sul limitare una gran borsa piena di monete d’oro.

«Per ciò», conchiuse la donna che mi schizzò le leggende del castello di Galtellì, «per ciò ora i discendenti di quella donna sono fra i più ricchi del paese!»

 
 
 
 
 
Indietro
 
 

 
   
HOME  
   
Informativa sulla Privacy    Credits    Contattaci    Registrazione    Experiences-plus    Biblioteche  
shop.experiences.it  
   
Registrati My Account HOME Chi siamo  Prodotti

Carrello

Contatti Privacy Condizioni Area partner Biblioteche