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Il chiostro della Cattedrale di Durham, utilizzato nei film per rappresentare Hogwarts
- Foto da Wikimedia Commons

 
     
 
RAGAZZI AL CINEMA 
Harry Potter e
l'illusionismo
cinematografico
 

Negli ultimi decenni anche il cinema si è messo a fare illusionismo. E’ il caso degli effetti speciali e delle elaborazioni al computer. Ogni immagine proietta una realtà sorprendentemente magica. Ora che ci siamo abituati, “crediamo” a quello che vediamo senza farci tanto caso.

Gli "effetti speciali" - così vengono chiamati dal 1926 quando il termine fu coniato - comprendono tutti i trucchi applicati nel cinema, la cui realizzazione sarebbe, altrimenti, troppo costosa, pericolosa o impossibile. Un mago degli effetti speciali, Eustace Lycett (vincitore di due Oscar per la loro realizzazione) li definì “un'illusione di realtà”. Generalmente vengono individuati come trucchi ottici, ma comprendono molto di più. Esistono infatti effetti ottici, meccanici e digitali (detti anche visivi), oltre che sonori.

Tra gli effetti ottici vi sono, ad esempio, i finti fondali, creati posizionando dopo la ripresa una fotografia panoramica alle spalle degli attori. Gli effetti meccanici, di grande uso e diffusione, anticipano quelli digitali e comprendono numerosissimi trucchi. Partendo dalle finte scenografie e passando per il trucco degli attori (mostri apparenti o invecchiati manualmente), si passa per gli effetti atmosferici (la pioggia, la nebbia, il vento, la neve, le nuvole scure o chiare, ma anche l’effetto notte o il buio stesso), fino ad arrivare agli effetti cruenti, come le esplosioni, le sparatorie, gli incendi e tutti gli altri effetti pirotecnici. Anche l’uso di stuntman o manichini rientra negli effetti speciali. Da annoverare fra gli effetti meccanici anche l’uso di miniature, che divengono grandi, come per esempio i dinosauri.

Dagli anni Novanta, con lo sviluppo della tecnologia informatica, sono apparsi i primi trucchi digitali. Questi originano dal cinema d’animazione e quindi sono elaborazioni al computer. Di costo inferiore, di enormi possibilità e con una sicurezza maggiore di produzione,  gli effetti visivi stanno sostituendo le vecchie tecniche del passato. Il loro uso si è allargato, col passare del tempo, dal cinema alla televisione, al teatro e altre forme di spettacolo.

La loro genesi è molto antica. Se il primo trucco fotografico fu effettuato nel 1856, da Oscar Rejlander, il primo trucco cinematografico fu realizzato  dal regista Alfred Clark, in un suo film, del 1895. Egli girò La prima decapitazione, con la sostituzione dell’attrice con un manichino. La scena fu realizzata con un semplice ferma immagine. Tuttavia, tutti i critici indicano come pioniere e maestro degli effetti speciali, Georges Méliès, regista e illusionista francese dei primi del Novecento. Inventò numerosi trucchi, presenti nei suoi circa 500 cortometraggi. La sua fervida fantasia trasformò il cinema, dove l’apparenza diveniva realtà.

Harry Potter
Magia ed effetti speciali si fondono nella fortunata serie cinematografica di Harry Potter. Il piccolo mago affronta sul grande schermo avventure mirabolanti, fantastiche e molto coinvolgenti. Strabilianti soprattutto per i bambini. Ed è per i bambini che la scrittrice inglese  J. K. Rowling compose, nel 1997, il suo primo libro,
Harry Potter e la pietra filosofale. Il testo ebbe inaspettatamente un enorme consenso, prima in Inghilterra per poi propagarsi nel mondo intero. Nel 1998, vinse il Premio Cento, dedicato alla letteratura per ragazzi. Nello stesso anno, la Warner Bros acquistò, intelligentemente, i diritti cinematografici del libro, Nel 2001, il primo film di Harry Potter uscì nelle sale cinematografiche, raccogliendo un successo mondiale tra i maggiori  della storia di Hollywood.

J. K. Rowling ha composto, tra il 1997 ed il 2007, ben sette volumi su Harry Potter e la sua saga. Se mai ce ne fosse stato bisogno, il cinema ha ampliato enormemente il suo successo di pubblico. La serie di libri, in dieci anni, ha venduto circa 450 milioni di copie. Il contenuto, la magia come dote di un ragazzo, e gli strabilianti effetti speciali, si sono rivelati un mix dal forte impatto popolare, tanto da divenire subito un fenomeno culturale e di costume. Sarà stata una magia?

 
 
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