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Imbandiamo la nostra tavola con i piatti più usuali ai tempi di Pellegrina Vitello.
 
 
 
 
 
Domina nocturna
A cura di Rosa Manuli

 

 

POLLI ALLO SPIEDO “ROSTITI” SULLE BRACI

Ingredienti: un pollo dal peso di 1,2 kg pulito ovvero decapitato, spiumato e svuotato. Erbe aromatiche: origano, rosmarino, mentuccia, prezzemolo. Lardo,olio, sale, pepe.

 Fiammeggiare il pollo per eliminare del tutto le piccole piume ed eventualmente tirare con una pinzetta la base cartilaginea delle penne. Per preparare il pollo arrosto si può procedere con  diverse  modalità: cotto intero allo spiedo, come spesso è rappresentato nella iconografia del cinquecento; in una teglia in forno e grigliato.

Nel primo caso si mette all’interno del pollo, salato e pepato,del lardo e le erbe aromatiche tritate. Dopo averlo legato si infila nello spiedo, facendolo passare attraverso il suo asse maggiore. Durante la  cottura, che richiede circa un’ora, si spennella con un mazzo di rami di origano intrisi di olio.

Il pollo arrosto può essere cotto anche in forno, sempre per circa un’ora; inizialmente a 180 gradi, rigirandolo almeno due volte per cuocerlo in maniera uniforme. Gli ultimi dieci minuti si aumenta la temperatura per dorare la superficie, irrorando spesso la carne con il fondo di cottura.

Il pollo può essere anche arrostito sulla griglia, tagliato a metà o in pezzi e schiacciato con un batticarne e posto a marinare per un’ora in olio, sale e pepe. Si pone il preparato sulla griglia, rivoltandolo spesso, per circa 45 minuti. In questo caso si può gustare il pollo con una semplice quanto gustosa salsa,  dalla incerta etimologia chiamata “zogghiu”. Si ottiene pestando nel mortaio 2 spicchi d’aglio, 50g di foglie di menta, 50g di foglie di prezzemolo, mezzo bicchiere di olio di oliva, un quarto di bicchiere di aceto, sale e pepe, fino ad ottenere una consistenza semi fluida.

 Il pollo è un alimento da sempre presente sulla tavola del signore e del contadino. In passato, prima di essere cucinato,veniva lessato, allo scopo di rendere le sue carni più tenere.
 

AGGLASSATO

Ingredienti: 1 kg di polpa della carne preferita, 500g di cipolle, rosmarino, salvia, chiodi di garofano, 1 bicchiere di vino bianco secco, olio di oliva e strutto, sale e pepe.

Relativamente al tipo di carne da utilizzare, per ottenere un sapore più delicato, si consiglia un pezzo unico di lacerto. Ottime sono anche le carni di maiale e di vitello, l’agnello ed il capretto vanno utilizzati tagliati a pezzi.

Legare la carne con dello spago e rosolarla in un tegame con poco olio e strutto. Quando comincerà a dorarsi, aggiungere la cipolla affettata sottilmente e le spezie coprendo il tutto con acqua calda. Salare e pepare. Si lascia cuocere a fiamma moderata per circa 1 ora e mezza, fino a quando l’acqua non sarà completamente evaporata. Estrarre la carne dal recipiente e versare il bicchiere di vino, rimestando il composto con un cucchiaio di legno affinché non si attacchi. Quando anche il vino si è completamente consumato, la carne viene rimessa nel tegame, portando a bollore il sugo di cottura.

Prelevare nuovamente la carne, porla in un recipiente per lasciarla intiepidire e passare al setaccio il fondo di cottura.

Slegare ed affettare la carne, metterla nuovamente nel tegame per essere servita calda.

La ricetta richiama alla mente la “genovese” di matrice napoletana. Gli abitanti della città partenopea erano soliti recarsi al porto, dove c’erano i trattori genovesi che facevano cuocere la carne, immersa completamente nella cipolla, per l’intera mattinata.
 

INSALATA DI ERBE SPONTANEE

Le erbe spontanee vengono lavate, tagliate, lessate in acqua e condite con olio, limone sale e pepe.
 

INSALATA DI PURCIDDANA

Le foglie di questa erba spontanea sono piccole , tenere e carnose. Lavata accuratamente e spezzata con le mani o tagliata, si condisce con olio, sale e qualche goccia di aceto.
 

INSALATA DI PASTINACA

Si tratta di una insalata, ricavata dalle grosse radici commestibili ( vedi l'immagine ), di una erbacea , Pastinaca sativa, simile alla carota. Tenera è mangiata cruda, pelata, affettata finemente e condita con olio, sale e pepe. Al contrario viene lessata e condita con aggiunta di aceto o succo di limone.

   
 
   
   
 
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