La
freschezza della comicità di Goldoni, cosi lontana dal lazzo banale, dal
comico gratuito (e a volte volgare) della commedia dell' Arte, così come è
esente dalla sovrapposizione della cultura letteraria teatrale ( La moda
filosofica del tempo della sensiblerie, evolverà verso la commedia
lacrimosa) non richiede sforzi di fantasia, ma semplice naturalezza che
lascia ampia varietà di sviluppo senza, per questo, richiedere complessità
d'azione. E' questa condotta propria del carattere semplice e pulito di
Goldoni, una dote nativa come l'ingenuità. A volte i suoi personaggi volgono
a caricatura (vedi Arlecchino servo di due padroni) come in un omaggio alla
Commedia dell'Arte, ma questa non è mai grottesca e pesante. I suoi
personaggi, presi dalla realtà, hanno una propria dignità e legittimità, che
li rende umani. Goldoni riporta le caricature stesse, il loro umorismo,
l'arguzia, la comicità scanzonata, entro modi di garbo civile.
Alla sua
fantasia Goldoni richiede:
Novità d'argomento,
Varietà di sviluppo,
ed un finale inaspettato che la coerenza consente.
Nelle
commedie di Goldoni è la logica a muovere l'azione. Il gioco dialettico non
è mai astratto. L'intreccio e il continuo dibattito tra i personaggi,
"mediocremente fecondo d'accidenti ",è strumentale ai possibili sviluppi.
Goldoni crea i suoi personaggi con il loro carattere naturale, poi li fa
agire conseguentemente nell'arco dello svolgimento della commedia. Il "fine
inaspettato ma ben originato
dalla naturale condotta " corona il componimento nella sua azione logica.
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