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Sommario
del Minisito

 
 

  

   Gennaio 1909
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A guisa di un grande anfiteatro sorge Messina alle falde di una catena di montagne, che la custodiscono alle spalle e la liberano dai forti venti del settentrione. ...essa giace in riva al mare, sul quale stende lo storico Braccio di S. Rainero che forma, a guisa di falce, un porto, il più bello dell'Italia

 
 
 
Guide di Messina

UNIVERSITA' DEGLI STUDI

Messina, Università, porta antica
di Giuseppe Martinez, da Guida manuale di Messina, 1874
 

 
   
 

Per la via rimpetto al prospetto del Duomo si va all'Università già edifizio dei PP. Gesuiti, sorto nel 1548 che fu molto danneggiato dai terremoti del 1783. Per effetto della rivoluzione del 1674 Messina ebbe tolta l'antica rinomata Università, la quale era situata con apposito edifizio nel largo dell'Ospedale, e fu invertito per maggiore disprezzo ad uso di forni militari che tutt'ora si conservano al medesimo uso, ed invece venne sostituito un collegio sotto la direzione dei Gesuiti. Nel 1838 Ferdinando II Borbone ridonava a Messina l'Università che Carlo le avea con vilipendio tolta.

Nel medesimo edifizio si comprendono: la biblioteca pubblica con num. 20,000 volumi e qualche prezioso manoscritto; il museo dove si conservano dei buoni quadri perloppiù di scuola messinese, tra cui il Davidde e l'Amalacita dello Scilla, la Vergine col Bambino dipinto a tempra dagli Antonii, il Presepe di Polidoro da Caravaggio, la strage degl'innocenti del Rodriquez, la vedova di Naim del Menniti, la trasfigurazione di Cristo del Catalano, e diversi altri, che fatti restaurare con male usato prestigio, hanno perduto quel bello che difficilmente possono ridonare i restauratori.

Nei nostri giorni è invasa nel Consiglio municipale la smania di acquistare molti quadri di patrii pittori viventi che si conservano nel palazzo di città. Per non destare suscettibilità lasciamo all'osservatore di giudicare dei loro pregi; diciamo però che non tutti meritavano di essere acquistati, e lo sciupio del danaro non potrebbe altrimenti giustificarsi che col motto incoraggiamento. Ottimo pensiero è l'incoraggiamento; ma agli artisti in generale, e non solo ai pittori.

Le collezioni di vasi greco-siculi, di conchiliologia e di numismatica non sono molto ricche; ma tra le monete ve ne sono delle rare, cioè, dell'epoca greca con una falce quando la città si chiamava Zancla, con la M quando prese il nome di Messene, con il castello turrito dell'epoca del dominio mamertino, e con la croce dei tempi posteriori. Ci duole dirlo, il museo oggi è in istato di abbandono, ed i compianti professori Carmelo La Farina, che lo proponeva nel 1806, e priore Cianciolo cassinese che lo favoreggiava, non sono stati ancora rimpiazzati.

   
 
 
 
 
 
 
 
  Brani tratti da: AAVV, Guide di Messina, Ottocento,  Experiences, 2008.
 

 
     
 
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