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Di ben'intesa
architettura è la grandiosa fabbrica del
MONTE DI
PIETÀ
che siegue
poco appresso decorato di elegante facciata di dorica
architettura. Attraversato un interno vestibolo, s'incontra la
scala marmorea, architettura di D. Antonino Basili, e del Cav.
D. Placido Campolo Pittore ed Architetto Messinese, inalzata
nell'occasione della seconda festa secolare accaduta nel 1741.
La statua dell'Abbondanza, collocata nel fonte al primo ripiano
di essa scala, è scultura d'Ignazio Buceti, sul modello del
citato Cav. Campolo. La chiesa tutta intorno è circondata di
portici, che formano tante gallerie, nelle quali sono custoditi
i ritratti de' Nobili Confratelli. Essa è tutta dipinta a fresco
da Filippo Tancredi Messinese, ma i quadroni delle pareti sono
stati pessimamente ritocchi. Sono ammirabili sopra ogni altro le
pitture della tribuna nelle quali superò se stesso; nella volta
vi dipinse l'Ascensione, nel muro di faccia la Deposizione, e
ne' due laterali, la pietra d'Oreb, e la caduta della Manna.
Il quadro della Pietà
all'altare maggiore, è una delle più belle tavole di Deodato
Guinaccia.
Laterale all'altare
maggiore sono due cappelle una dedicata a S. Basilio, dipinta a
fresco dal citato Cav. Campolo Messinese, e nell'altra si
conserva il bel quadro di G. Cristo che porta la croce, mezza
figura, quadro unico di Jacopo Vigneri Messinese.
Contiguo a questa
chiesa vi é il conservatorio di S. Maria Maddalena, all'altare
della cui chiesa sta collocata una stupenda tavola, creduta di
Polidoro rappresentante la deposizione dalla croce. |