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Di figura quadrata
sopra un'aria di M.i 11,600 sorge il maestoso
edifizio dell'ospedale costruito nel 1605 sui disegni di
Sferrandino e Carrara, architetti messinesi. L'architettura è
semplice e ben si addice al carattere di edifizi di simil fatta.
Spaziose e ben ventilate sono le sale, diligentemente
distribuiti gli accessori. Comprendonsi anche in esso edifizio,
il sifilicomio, l'educandario delle trovatelIe, locale pei
projetti.
Da recente è stato
tutto restaurato e compita la facciata dal lato di oriente.
Spiace che non siasi date alla nuova cornice le dovute
proporzioni secondo le buone regole d'arte, di modochè non
armonizza colla massa, nè il suo carattere sta con quello dell'edifizio.
Nel giardinetto del
cortile vegetano diverse piante medicinali, e supplisce in
piccolissime proporzioni alla ingiustificabile mancanza di un
confacente orto botanico. L'ira spagnuola che annullò ogni
argomento di civiltà distrusse l'antico orto botanico dopo la
rivoluzione del 1674. E sino a quando non sorgerà un emulo di
Pietro Castelli che lo aveva reso celebre, Messina che è dotata
di un'Università, che possiede un magnifico teatro, che spende
ingenti somme in opere di lusso, ricca e popolosa, soffre ancora
l'onta di non averne uno confacente al suo stato, e come lo
reclama il progresso.
L'annua rendita di
questa grande opera di beneficenza ascende a lire 150,000.
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