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A guisa di un grande anfiteatro sorge Messina alle falde di una catena di montagne, che la custodiscono alle spalle e la liberano dai forti venti del settentrione. ...essa giace in riva al mare, sul quale stende lo storico Braccio di S. Rainero che forma, a guisa di falce, un porto, il più bello dell'Italia

 
 
 
Guide di Messina

GRANDE OSPEDALE




 

di Giuseppe Martinez, da Guida manuale di Messina, 1874
 

 
   
 

Di figura quadrata sopra un'aria di M.i 11,600 sorge il maestoso edifizio dell'ospedale costruito nel 1605 sui disegni di Sferrandino e Carrara, architetti messinesi. L'architettura è semplice e ben si addice al carattere di edifizi di simil fatta. Spaziose e ben ventilate sono le sale, diligentemente distribuiti gli accessori. Comprendonsi anche in esso edifizio, il sifilicomio, l'educandario delle trovatelIe, locale pei projetti.

Da recente è stato tutto restaurato e compita la facciata dal lato di oriente. Spiace che non siasi date alla nuova cornice le dovute proporzioni secondo le buone regole d'arte, di modochè non armonizza colla massa, nè il suo carattere sta con quello dell'edifizio.

Nel giardinetto del cortile vegetano diverse piante medicinali, e supplisce in piccolissime proporzioni alla ingiustificabile mancanza di un confacente orto botanico. L'ira spagnuola che annullò ogni argomento di civiltà distrusse l'antico orto botanico dopo la rivoluzione del 1674. E sino a quando non sorgerà un emulo di Pietro Castelli che lo aveva reso celebre, Messina che è dotata di un'Università, che possiede un magnifico teatro, che spende ingenti somme in opere di lusso, ricca e popolosa, soffre ancora l'onta di non averne uno confacente al suo stato, e come lo reclama il progresso.

L'annua rendita di questa grande opera di beneficenza ascende a lire 150,000.

   
 
 
 
 
 
 
 
  Brani tratti da: AAVV, Guide di Messina, Ottocento,  Experiences, 2008.
 

 
     
 
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