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Da vari siti della
città si scorgono sull'alto delle circostanti colline i
monasteri di S. Gregorio, Montalto e Basicò, ed in prossimità di
questi spicca una torre ottagona denominata Guelfonia. La rocca
omonima su cui sorge, era fortificata nell'epoca cartaginese, e
nel sito ove oggi trovasi l'edifizio del carcere, era il regio
palazzo in cui verso il 1284 dimorò la regina Costanza. La detta
torre fu edificata dal conte Ruggero, ed in epoche posteriori
diverse volte restaurata.
La falda orientale
della collina su cui sta la torre a cavaliere, è rivestita di
solida muratura con una scarpa molto inclinata, e nel lato
occidentale di robusti ed alti bastioni. Negli antichi tempi
quando si guerreggiava colle fionde e colle frecce, la rocca era
inespugnabile.
Altre opere pubbliche
e monumenti meritevoli di essere osservati, non troviamo da
indicarne ai viaggiatori, i quali, se avranno voglia di
camminare, potranno girovagare per le ridenti circostanti
campagne, che sono veramente deliziose, amene e di rigogliosa
vegetazione. Potranno ascendere sul monte S. Rizzo per la strada
rotabile lunga chil. 9, sino alla vetta da dove si gode una
magnifica veduta, e si scoprono i due mari Jonio e Tirreno.
Per coloro che amano
di visitare chiese ne indichiamo qui appresso talune tra le
principali, degne di riguardo sì per pregi architettonici, che
pei pregevoli quadri che vi si conservano.
Molte chiese vi sono
in città, oltre a venticinque conventi e diciannove monasteri di
donne che dopo la soppressione delle corporazioni religiose sono
stati destinati la maggior parte ad altri usi.
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