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A guisa di un grande anfiteatro sorge Messina alle falde di una catena di montagne, che la custodiscono alle spalle e la liberano dai forti venti del settentrione. ...essa giace in riva al mare, sul quale stende lo storico Braccio di S. Rainero che forma, a guisa di falce, un porto, il più bello dell'Italia

 
 
 
Guide di Messina

FORTE DON BLASCO




 

di Giuseppe Coglitore, da Storia monumentale-artistica
di Messina
, 1864
 

 
   
 

Di questo forte non sapremmo indicare l’origine e l’antichità, ma ci è lecito argomentare ch’esso abbia veduto sopra di sè passare non pochi secoli e non leggieri avvenimenti.

Una iscrizione, che conservasi tuttavia accomandata al suo cantone sud-est, ci fa credere ch’ei lottò con la potenza del mare da cui fu vinto, sebbene in seguito sia risurto. Ecco la iscrizione: 

D. O. M. 

Regnante Fhilippo Rege invictissimo.
Senatores Bartolomeus Papardo,
D. Almerius De Joanne Baro Sollatii,
Joan­nes De Puteo Baro Gurafi,
Vincentius Celi, D’Andreas Celi, Simon Foti.
Propugnatum hoc contra Mauros

a nostris antiquitus erectum postea Injuria

neptuni dirutum non sine labore
denuo restaurare decreverunt - anno

MDCXXXI. 

Sino al 1848 scorgevasi al sud una pusterla della quale faceasi pensiero valersi in quel tempo per minarlo e far mancare al borbonico soldato un propugnacolo di tirannide.

Da codesto forte D. Blasco stendesi una lunga muraglia fabbricata dal Duca di Usseda vicerè di Sicilia nel 1688, la quale va a congiungersi con la cittadella che fu rizzata come dicemmo dopo le guerre civili de’ Merli e Malvizzi e precisamente secondo il Gallo nel 1681 (64).

   
 
 
 
 
 
 
 
  Brani tratti da: AAVV, Guide di Messina, Ottocento,  Experiences, 2008.
 

 
     
 
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