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A guisa di un grande anfiteatro sorge Messina alle falde di una catena di montagne, che la custodiscono alle spalle e la liberano dai forti venti del settentrione. ...essa giace in riva al mare, sul quale stende lo storico Braccio di S. Rainero che forma, a guisa di falce, un porto, il più bello dell'Italia

 
 
 
Guide di Messina

VIA PRIMO SETTEMBRE




 

da Guida descrittiva della città di Messina, 1882
 

 
   
 

Di fianco al Duomo, a sinistra, ha prin­cipio la via Primo Settembre. Vi si scorge una lapide che ricorda la memorabile giornata del Primo Settembre 1847.

Percorrendo questa via, a destra s'incontra la piccola Chiesa di Nostra Donna del Graffeo detta Cattolica. In essa trovansi sepolte le ossa del dotto grecista Leonardo Patè morto nel 1658.

La via Primo Settembre è tagliata dalla via Cardines. I quattro angoli sono adorni di vasche, di tritoni e di cavalli marini in marmo

bianco. È chiaro: erano qui quattro fonti: sono lavori eseguiti dal fiorentino Mangani e dal messinese Buceti, sui disegni del romano Cal­cagni.

Più in là trovasi, nella stessa via Primo Settembre, l'edifizio del Seminario e del Palazzo Arcivescovile.

Questo edifizio sorge nel medesimo sito ove prima del 1783, era l'antichissima Cattedrale sotto il titolo di S. Nicolò dell'Arcivescovado.

Davanti il Palazzo Arcivescovile è una piazzetta, dove vedesi la Chiesa di S. Pietro dei Preti.

Qui un tempo era l'Ospedale dei preti poveri; al 1818, però abolita questa franchigia fu tolto. Questa chiesa possiede tre quadri bellissimi: uno delle Anime del Purgatorio di Placido Celi, un altro di S. Eleuterio di Fi­locamo, ed un terzo della Vergine con i santi Pietro e Paolo del celebre Rodriguez. Passato il Palazzo Arcivescovile, dalla via Primo Settembre, voltando a destra per la via Centonze, si va alla via dei Verdi ove trovasi il Convitto S. Angelo dei Rossi.

Di fianco al detto Convitto sorge la chiesa omonima, fondata al 1543 per opera dei po­polani, in contrapposto a quella degli Azzurri, fondata dai nobili. Gli affreschi della volta sono del Campolo. Tra i quadri sono da os­servarsi un S. Michele ed una Vergine.

A pochi passi vedesi la chiesa di S. Caterina di Valverde. Quivi in antico era tempio sacrato a Venere. Al 1330 venne ivi a trasferirsi la Congregazione di S. Caterina, alla quale si unirono i monasteri di S. Croce, di S. Giovanni Battista e della Madonna del Riposo. Al 1783 la chiesa cadde e con essa rovinarono gli af­freschi del Filocamo.

Scendendo di nuovo nella via Primo Set­tembre a destra s'incontra il Tribunale Mili­tare e più in là la Chiesa di S. Giuseppe.

In questo tempio vi sono due bellissime pitture; il quadro della Vergine con S. Giu­seppe all'altare maggiore ch'è opera del Riccio, e l'altro di S. Giuseppe che conduce Gesù, di Polidoro da Caravaggio.


In continuazione di detta via vi si vede: la Dogana, della quale abbiamo altrove parlato; i Magazzini Generali che occupano buona parte della spianata di Terranova, ed in costruzione il Collegio militare. Il fabbricato che chiude la strada Primo Settembre è la stazione ferroviaria. 
   
 
 
 
 
 
 
 
  Brani tratti da: AAVV, Guide di Messina, Ottocento,  Experiences, 2008.
 

 
     
 
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