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A guisa di un grande anfiteatro sorge Messina alle falde di una catena di montagne, che la custodiscono alle spalle e la liberano dai forti venti del settentrione. ...essa giace in riva al mare, sul quale stende lo storico Braccio di S. Rainero che forma, a guisa di falce, un porto, il più bello dell'Italia,

 
 
 
Guide di Messina

LA LANTERNA

Messina, lanterna di S. Raineri nel preterremoto.
di Giuseppe Coglitore, da Storia monumentale-artistica
di Messina
, 1864
 

 
   
 

Sulla vorticosa Cariddi alla parte esteriore del braccio San Rainero, tra la cittadella e il forte del Salvadore, surse in remoti tempi una torre che serviva di faro a’ naviganti; ma nel 1555, essendo Vicerè Giovanni de Vega, venne essa demolita per risorgere più bella a spese di questo nostro comune come attesta il Gallo (65). Essa è di pietre riquadrate e sostiene al sommo il fanale per accendere il quale vuolsi che una donna greca dell’isola di Candia abbia legato alla città un cespite posto nel torrente del nostro villaggio Bordonaro contrada Calorendi (66).

Sull’alto della porta leggesi questa iscrizione : 

D. O. M.
Carolo V Imperante, Hispaniarum

et utriusque Siciliæ rege, Joannes Vega
Prorex, Turrim Calofarum ad exponendas
noctu navigantibus faces, Pub. Imp.

 

Constr: curavit.
Jacobo Spataforo, Nicolao Sollima,

D, Ascanio Marullo, Petro Benedicto,
Hieronymo Romano, Stephano Messenio
 Juratis, Francisco Romano, et Joanne
Jurba Provisoribus - MDLV.
 

Di sotto evvi il seguente distico: 

Me tibi fallacis rapiat discrimina ponti
hæc tibi fax monstret, nocte viator iter.
 

Codesta torre sotto la dominazione borbonica, e quando il popolo commetteva il delitto di chiedere incessante la propria libertà, venne munita trasfigurandosi in fortezza; ma la mano di Dio benedisse quel delitto e null’ostante tanta serie di forti che circuivano la città e la voleano rendere schiava e depressa insieme al resto dell'isola, la libertà si ottenne e quella dinastia venne scancellata dall’album delle famiglie regnanti.
   
 
 
 
 
 
 
 
  Brani tratti da: AAVV, Guide di Messina, Ottocento,  Experiences, 2008.
 

 
     
 
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