Pochi passi lungi da
questa chiesa ( S. Gregorio ), s'incontra quella de' Barbieri
sotto titolo di
S. M.
DELL'ALTO BASSO
nella quale
gelosamente si custodisce la tavola del pennello di Polidoro
Caldara da Caravaggio rappresentante la Natività del Signore.
Quest'opera incomparabile fa restare sorpreso a chi ha l’anima
formata per il bello e di cui meglio è tacere, perché non
basterebbe un intiero volume a volerne spiegare particolarmente
le sue bellezze: essa costò la vita a quel divino maestro.
Il monistero di
S. MARIA DI
BASICÒ
è vicino a
questa chiesa: non essendo mio istituto di parlare
dell'antichità, e prerogative di tali luoghi, mi restringo
soltanto a fare osservare all'intelligente viaggiatore i
monumenti d'arte, che nella chiesa si ammirano.
La prima tavola
dirincontro la porta rappresentante la Natività è di Deodato
Guinaccia primo degnissimo allievo di Polidoro. Il quadro de'
Magi è riguardato come capo lavoro di Francesco Comandè. La
Resurrezione all'altare maggiore è anche un opera ragguardevole
del Rodriquez. La S. Chiara è de' Filocami, l'Immacolata, e la
venuta dello Spirito Santo sono dello Scilla, le due tele
laterali all’altare maggiore rappresentanti l'Assunta e l'Ascenzione
sono di Matteo Maggio: ma chi non resta sorpreso da meraviglia
in osservare la gran volta, e la cupola egregiamente dipinte dal
nostro Giovanni Tuccari? Esse son condotte con tal bravura,
vaghezza di colorito, unione, ed accordo, che sembrano tutte
create in un punto. |